Emergono alcuni altri dettagli dalle indagini dei Carabinieri del Salernitano che spiegherebbero i motivi per cui un coetaneo di Antonio Pascuzzo è stato fermato nella nottata proprio per l’omicidio del 18enne scomparso da Buonabitacolo una settimana fa: «gli inquirenti sono risaliti al 18enne dopo aver ascoltato una cinquantina di giovani del Vallo di Diano nei giorni scorsi durante la fase delle ricerche di Pascuzzo», ha spiegato il Corriere della Sera con le ultimissime dal luogo della tragedia. Stando poi alle indagini prodotte dalla Compagnia di Sala Consilina e coordinate dalla Procura di Lagonegro (Potenza) dietro al delitto pare vi siano motivi di spaccio di sostanze stupefacenti. Ancora però non è chiaro né confermato nulla, per cui va registrata come una possibile pista privilegiata per ora nulla più; ciò che invece sembra confermato è che Antonio possa essere stato ucciso in un luogo diverso dal ritrovamento e poi addirittura trascinato lì con un tentato occultamento di cadavere. Il principale sospettato dell’assassinio resta dunque il coetaneo dello stesso paese, fermato dai carabinieri dopo essere stato interrogato per tutta la notte scorsa ma di conferme si attendono dalle prossime info stampa nel corso della giornata, al massimo domani. (agg. di Niccolò Magnani) CLICCA QUI PER LA CONFESSIONE DEL COETANEO ARRESTATO
FERMATO UN COETANEO
È anche lui di Buonabitacolo ed è anche lui un 18enne: è stato fermato in nottata un ragazzo che potrebbe essere responsabili della morte e dell’omicidio di Antonio Alexander Pascuzzo, trovato purtroppo ieri senza vita dopo una settimana di ricerche per la scomparsa nel nulla dopo essere uscito di casa. Il cadavere ritrovato nel pomeriggio di ieri conta circa 6 coltellate nel petto: accanto, ritrovata anche la bicicletta con la quale il ragazzo si era allontanato da casa lo scorso 6 aprile. Domani verrà effettuata l’autopsia completa per valutare per cosa sia effettivamente morto e soprattutto quando: nel frattempo, i carabinieri di Sala Consilina hanno fermato un suo coetaneo del paesino in provincia di Salerno con a suo carico – pare dalle prime informazioni – gravi indizi che lo collocherebbero in serio pericolo di accusa per omicidio volontario. Per ora i pm ancora non hanno avanzato alcuna formulazione ufficiale e si attendono i primi rilievi e riscontri dalla Procura di Lagonegro.
LA SCOMPARSA E IL TRAGICO RITROVAMENTO
Antonio Alexander Pascuzzo, il 18enne di Buonabitacolo scomparso da una settimana, è stato trovato morto dai volontari della Protezione civile. Il corpo senza vita è stato individuato nei pressi del fiume Peglio, in una scarpata, come riportato da ottopagine. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Sala Consilina, presente anche il padre del ragazzo. Proprio ieri sera gli abitanti di Buonabitacolo avevano organizzato una fiaccolata per pregare per il ritorno a casa del giovane. Le ricerche non si erano mai fermate: da giorni i carabinieri del posto, i vigili del fuoco di Salerno e quelli di Sala Consilina, era impegnati insieme alla Protezione civile e molti volontari. Poi il tragico epilogo. Ora si indaga per capire cosa sia successo e per chiarire le cause della morte di Antonio Alexander Pascuzzo. Del giovane si erano perse le tracce il 6 aprile scorso: era uscito dalla casa dello zio, dove viveva con il padre, dicendo di andare a comprare le sigarette, poi più nessuna notizia. Prima di andare via però avrebbe ricevuto una telefonata. Inoltre, il cellulare del ragazzo avrebbe squillato due volte a vuoto la sera della sparizione, poi risultava spento.
ANTONIO PASCUZZO TROVATO MORTO: LE RICERCHE
Del caso di Antonio Alexander Pascuzzo si era occupata anche la trasmissione La Vita in Diretta, che aveva fatto tappa proprio a Buonabitacolo. Il padre del ragazzo è intervenuto nei giorni scorsi ai microfoni del programma condotto da Marco Liorni e Francesca Fialdini per confermare che suo figlio quella sera stava benissimo, un aspetto che ha trovato conferma nelle parole di un amico, ascoltato dagli inquirenti. «Era sorridente come sempre». Alcuni indizi sul caso sono stati forniti dagli amici del 18enne: hanno segnalato infatti alcuni elementi, come lo stato di WhatsApp cambiato il giovedì precedente prima di non collegarsi più. Due emoticon preoccupanti: una faccia triste e una bara. Il 6 marzo scorso poi aveva pubblicato uno status sulla sua pagina Facebook: «Penso che non merito più di vivere», scritto in spagnolo. Accorato l’appello della fidanzata di Antonio Alexander Pascuzzo: «Qualunque cosa sia successa torna a casa».