Si è concluso in modo drammatico il giallo sulla scomparsa del giovane Antonio Alexander Pascuzzo, 19enne del quale si erano perse le tracce nei giorni scorsi dalla provincia di Salerno. Una sparizione, la sua, che sin da subito aveva destato grande preoccupazione e che è culminata con il ritrovamento del cadavere, nella giornata di sabato, riportante sette ferite mortali. La pista dell’omicidio aveva portato poco dopo alla cattura del presunto assassino, un giovane 18enne apprendista macellaio di Buonabitacolo, il quale dopo un intenso interrogatorio durato un’intera notte, alla fine aveva confessato il delitto del coetaneo, avvenuto per una questione di droga. Dopo la sua confessione, gli inquirenti sono riusciti anche a fare totale chiarezza sulla dinamica dell’omicidio, chiudendo definitivamente il cerchio. Ora il 18enne arrestato si trova nel carcere di Potenza a disposizione dell’autorità giudiziaria, e si accinge a dover rispondere delle accuse di omicidio volontario con occultamento di cadavere, pluriaggravato dai futili motivi e crudeltà, e di rapina aggravata. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



ARMA DEL DELITTO È STILETTO PER DISOSSARE CARNE

È stato trovato nel pomeriggio di ieri il cadavere di Antonio Alexander Pascuzzo, il 19enne scomparso il 6 aprile scorso dopo essersi allontanato dalla propria abitazione. L’attività investigativa dei carabinieri di Sala Consilina, guidati dal capitano Davide Acquaviva, è stata serrata e tempestiva. Ha portato infatti al fermo nella notte di Karol Lapenta, 18enne incensurato, apprendista macellaio. È ritenuto responsabile dell’omicidio volontario con occultamento di cadavere, pluriaggravato dai futili motivi e crudeltà e della rapina aggravata. Come riportato da Il Mattino, è già stata ricostruita la dinamica del delitto, inoltre sono stati raccolti numerosi elementi indiziari e di reità a carico del fermato che tra l’altro a seguito dell’interrogatorio ha ammesso le sue responsabilità sull’omicidio. Il delitto è avvenuto la sera stessa della scomparsa, mediante un coltello: 7 fendenti letali nella zona toracica e dorsale. Dopo l’efferato delitto, l’omicida ha trascinato per circa 50 metri il corpo esanime di Antonio Alexander Pascuzzo, poi lo ha gettato da un dislivello di 5 metri circa sul greto del corso d’acqua dove è stato rinvenuto. La pista della droga è stata portata avanti da subito: Antonio, tempo fa, era stato sorpreso con 30 grammi di marijuana e aveva patteggiato 4 mesi. È stata trovata anche l’arma del delitto. Come riportato da Ondanews, il giovane è stato ucciso con uno stiletto usato per disossare la carne, con una lama di circa 20 centimetri. (agg. di Silvana Palazzo)



CONFESSA IL KILLER DI ANTONIO PASCUZZO

La scomparsa di Antonio Alexander Pascuzzo aveva tenuto con il fiato sospeso tutta Italia, anche per via della grande risonanza mediatica che era stato dato al caso. A distanza di una settimana, la drammatica svolta. Il suo corpo è stato ritrovato senza vita, vittima di un terribile omicidio. Solo nella notte era stato fermato un suo soetaneo, appena maggiorenne come la vittima, che al culmine di un fitto interrogatorio ha confessato. E’ lui, dunque, il killer del ragazzo di Buonabitacolo, in provincia di Salerno, ucciso per motivi di droga con sette coltellate tra il torace e la schiena. Stando a quanto riferisce Il Tempo, lo avrebbe fatto per potersi impossessare di un modesto quantitativo di marjuana in possesso di Alexander. L’assassino reo confesso è un giovane macellaio incensurato e che ora dovrà rispondere delle accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere, pluriaggravato dai futili motivi e crudeltà e di rapina aggravata. Ora il killer si trova nel carcere di Potenza in attesa di ulteriori dettagli sul caso che saranno resi noti il prossimo martedì 17 aprile in occasione della conferenza stampa che sarà tenuta dai carabinieri. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



“UCCISO PER DROGA”

Era sparito da casa mentre doveva andare a comprare le sigarette: è stato ritrovato una settimana dopo con 6 coltellate nel petto e un coetaneo ora arrestato e reo confesso. La storia di Antonio Alexander Pascuzzo, 18enne originario di Buonabitacolo in provincia di Salerno, finisce nel peggiore dei modi con una tragedia immane che da qualche ora ha trovato la sua “risoluzione”: il 18enne fermato nella notte e accusato di poter avere legami con la vittima ha confessato dopo un lunghissimo interrogatorio. «L’ho per un quantitativo di marjuana che aveva con sé»: si conferma così la pista che gli inquirenti avevano battuto nelle ultime 48 ore arrivando proprio al ragazzo fermato, dopo diversi interrogatori degli amici e conoscenti di Antonio. Si chiama Karol Lapenta ed ha la stessa età di Pascusso: viveva anche lui nello stesso paese e faceva l’apprendista macellaio. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri del Salernitano, Antonio è uscito di casa la sera del 6 aprile in sella alla bici ed è stato ucciso in un luogo distante da quello del rinvenimento del cadavere: Karol l’avrebbe colpito più volte dopo aver probabilmente discusso e litigato per motivi di spaccio di sostanze stupefacenti.

IL TENTATO OCCULTAMENTO DEL CADAVERE

«L’ho ucciso per la droga, per una dose di marjuana»: questo avrebbe detto il reo confesso coetaneo di Antonio e per questo lo avrebbe colpito per più volte e poi, resosi conto dell’orrore compiuto, ha tentato di occultare il cadavere e nascondere le prove. La bici di Pascuzzo infatti è stata nascosto sotto un cumulo di materiale di rifiuto, ma è stata comunque trovata dopo una settimana vicino al corpo della vittima: dopo l’efferato delitto, Lapenta ha trascinato per circa 50 metri il corpo esanime del ragazzo salernitano. Non solo, l’ha poi gettato da un dislivello di circa 5 metri sul getto d’acqua dove poi è stato rinvenuto: domani mattina ci sarà anche l’autopsia che confermerà il tutto, ma intanto dopo la confessione pare che il caso sia risolto e addirittura ritrovata l’arma del delitto. Sui motivi dell’omicidio invece ancora bisognerà indagare, anche se nulla purtroppo potrà riportare indietro alla famiglia e agli amici la vita del 18enne brutalmente accoltellato.