Si trova in gravi condizioni l’uomo che era a bordo dell’auto guidata dall’egiziano 29enne che, all’alba di oggi, ha perso il controllo della sua vettura colpendo altre dieci auto e un palo della luce prima di terminare la sua corsa. Proprio il ferito, suo amico, è stato abbandonato sul sedile del passeggero del mezzo incidentato, senza prestargli soccorso. Ad inchiodarlo alle sue responsabilità, come spiega LaPresse, sarebbero state le telecamere della zona ma anche alcuni testimoni presenti al momento del drammatico incidente. Quando la polizia si è recata presso l’abitazione del giovane egiziano, lo ha trovato a letto, mentre dormiva, con in tasca ancora le chiavi dell’auto coinvolta nell’incidente. Una volta portato in ospedale per gli accertamenti si sarebbe rifiutato di sottoporsi al test dell’alcol e questo la direbbe lunga sullo stato in cui si trovava al momento dello schianto. L’amico, invece, si trova attualmente in coma ricoverato al Niguarda dopo essere stato condotto in codice rosso. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ORA PIANTONATO IN OSPEDALE
Erano passate da poco le cinque quando un egiziano ha causato un incidente stradale che ha danneggiato dieci auto in sosta e ferito gravemente un connazionale che ora è ricoverato in prognosi riservata al Niguarda. Ha perso il controllo dell’auto, è finito contro gli altri veicoli e poi contro un palo della luce, quindi ha terminato la sua corsa dall’altra parte della strada. Paura in via Tartini a Milano, ma non per il conducente, che è tornato a casa a dormire lasciando l’amico che era con lui in macchina gravemente ferito a bordo del mezzo. Non ha neppure chiamato i soccorsi. L’uomo, un cittadino egiziano di 29 anni, è stato rintracciato in un appartamento a poca distanza dal luogo dell’incidente. Gli agenti sono riusciti a risalire a lui grazie ad alcune testimonianze, alla targa del veicolo a lui intestato e alle riprese delle immagini delle telecamere di sicurezza della dona. Bloccato dalla polizia, è stato trasferito in ospedale per gli accertamenti etilometrici. Dovranno chiarire se fosse sotto effetto di alcol o altre sostanze. I risultati potrebbero aggravare le accuse a suo carico che si aggiungerebbero a quella di omissione di soccorso. Ora, come riportato da Milano Today, è piantonato in ospedale. (agg. di Silvana Palazzo)
INCIDENTE MILANO: EGIZIANO FINISCE CONTRO 10 AUTO
È stato fermato dopo una mattinata di piena follia nella zona nord di Milano, in via Tartini (Dergano-Affori): un egiziano ha perso attorno alle 5.15 il controllo della sua auto e ha sbandato pericolosamente per diversi metri. Ha sbattuto contro 10 auto in sosta, distruggendole e schiantarsi poi contro un palo della luca. Non solo, dopo aver combinato un mezzo disastro nel quartiere, ha lasciato l’auto distrutta nella corsia di marcia opposta e se n’è andato a casa senza neanche chiamare l’ambulanza. Già, avrebbe dovuto farlo visto che in macchina sul sedile del passeggero si trovava un suo amico dei 25 anni trovato senza sensi e ora in coma all’ospedale Niguarda. Anche lui egiziano, ora è in pericolo di vita e non si sa ancora bene se dovuto all’incidente catastrofico o se le sue condizioni erano pregresse allo schianto. La fuga dell’autista 29enne egiziana è scattata subito dopo l’incidente, con l’arrivo nella sua abitazione nella zona: i primi testimoni e le immagini delle telecamere sono state subito visionate dalle Forze dell’Ordine, con i primi riscontri subito positivi.
LA FUGA E L’ARRESTO
La fuga infatti è durata qualche ora, quando poi tramite la targa dell’auto carambolata su altre dieci vetture, le immagini delle telecamere e i dettagli forniti dai testimoni, si è arrivati a riconoscere il 29enne autista spericolata, bloccato e arrestato nella sua stessa abitazione. La Fia Croma sulla quale viaggiavano i due amici egiziani andava a folle velocità e forse per questo il passeggero ha riportato ferite molto gravi che lo tengono, come dicevamo in precedenza, ancora in coma all’ospedale Niguarda. L’autista ha riportato solo lievi ferite ed è stato portato in ospedale per i test etilometrici dai quali dipenderà la gravità delle accuse a suo carico, che potrebbero aggiungersi alla denuncia per omissione di soccorso, spiega l’Ansa. La vettura invece, a differenza di quanto detto subito dalle prime informazioni raccolte, non risulterebbe rubata ma registrata regolarmente proprio all’autista coinvolto nel maxi incidente.