STRISCIA DI GAZA, ISRAELE DISTRUGGE UN TUNNEL DI HAMAS
«Si tratta di un grande successo di intelligence nonchè operativo»: così ha commentato il ministro della Difesa d’Israele, Avigdor Lieberman dopo l’operazione che ha portato alla individuazione e distruzione del tunnel di Hamas scoperto sulla Striscia di Gaza solo qualche giorno fa. L’esercito di Tel Aviv ha scoperto e subito distrutto quel condotto che andava da Jabalya nel nord della Striscia arrivava vicino al kibbutz di Nahal Oz, in pieno territorio dello stato ebraico: secondo Lieberman l’intera operazione ha messo fine ad un «tunnel del terrore che metteva in pericolo la vita di centinaia di famiglie israeliane e tra questi donne e bambini». Era molto lungo e di alta qualità sia come scavi che come praticità nell’utilizzo, ma non è certo il primo tunnel che Israele scopre tra le fila dei nemici ribelli alla presenza dello Stato d’Israele a Gaza: «era molto lungo ed era collegato con una rete di altri tunnel militari all’interno della Striscia». È un grande successo per Tel Aviv che dopo l’ennesimo giorno di manifestazioni sulla Striscia venerdì scorso ha risposto colpo su colpo ai palestinesi che protestavano contro i soprusi dello stato ebraico; «nella costruzione di quel tunnel erano stati investiti milioni di dollari, fondi che potevano essere utilizzati per alleviare le sofferenze della popolazione locale», spiegano ancora i portavoce dell’esercito di Israele. I portavoce militari sostengono poi che nelle ultime due settimane, parallelamente alle manifestazioni anti-Israele sulla Striscia, Hamas avrebbe trasformato la zona prossima ai reticolati di confine in un’area ricca di combattimenti e atti di terrorismo. «Gli scontri violenti avvenuti la’ – conclude il portavoce dell’esercito – sono stati un tentativo di mascherare attacchi terroristici che dovevano avvenire sopra e sotto terra». (agg. di Niccolò Magnani)
UNGHERIA, PROTESTE CONTRO ORBAN
Folla in piazza a Budapest e in mezza Ungheria per protestare contro le elezioni della scorsa settimana che hanno dato una sorta di mezzo plebiscito al Presidente Viktor Orban, autentico incubo dell’Europa “moderna”. L’opposizione ha marciato ieri e anche oggi unita contro i risultati elettorali considerati sotto “brogli”: “Noi siamo la maggioranza”, è il titolo della manifestazione che vede unita l’opposizione politica al partito di destra al potere. Chiedono un riconteggio delle schede elettorali e una maggiore libertà di stampa dopo qualche limitazione negli anni di Presidenza Orban: non solo, la richiesta verte anche sulla nuova legge elettorale promessa e mai avvenuta, e maggiori collaborazione tra le forze di opposizione che non sono riuscite a fornire, prima del voto, un fronte comune anti-Orban per la campagna elettorale. Secondo l’OSCE non vi sono stati violazioni e brogli ma in tanti ritengono che comunque l’opposizione non è stata certo “favorita” durante la campagna, specie con una tv di stato (la Rai ungherese) del tutto schierata pro-orbai. Protesta nonostante tutto pacifica e senza scontri per fortuna: le richieste di maggiore democrazia sono state puntate, ora sta ad Orban valutarle ed eventualmente risponderne. (agg. di Niccolò Magnani)
GUERRA DEGLI ALLEATI USA IN SIRIA
Era piena notte in Italia quando aerei e navi di una coalizione formata da USA, Gran Bretagna e Francia hanno lanciato un centinaio di missili contro la Siria. Ad essere colpiti sono state tre installazioni che a vario titolo contribuiscono allo sforzo chimico del regime di Assad. L’attacco confermato da fonti siriane è stato commentato quasi in diretta dai tre leader occidentali. Negli scoppi le installazioni sono andate distrutte, la precisione dei lanci ha permesso di limitare al minimo le vittime, e a questo momento si contano solamente 3 feriti di cui però non si conoscono le condizioni. Immediata la condanna di Russia e Iran, con Putin che parla di un aggressione senza precedenti. Nelle prime parole seguite al lancio dei missili lo stesso Trump ha giustificato l’azione, dicendo che la coalizione ha cercato di limitare l’uso di quelle armi chimiche che tante vittime hanno fatto tra i civili nelle ultime settimane.
ATTACCO IN SIRIA: LE REAZIONI
Durissima contrapposizione tra Russia e Stati Uniti in seno alla riunione delle Nazioni Unite, convocata su espressa richiesta della Russia dopo l’attacco in Siria. All’ambasciatore russo Vasily Nebenzya che ha attaccato USA, Gran Bretagna e Francia ha replicato con durezza il rappresentante americano Nikki Haley, che ha accusato il paese delle steppe di coprire le continuate aggressioni con armi chimiche di Assad, grazie al potere di veto in seno al palazzo di vetro. Da parte sua Gentiloni pur sottolineando che le basi italiane non sono state concesse agli aerei alleati si è schierato con l’America. L’attacco ha però spaccato il centro destra con Salvini che si schiera contro le bombe e Berlusconi che invece le giustifica a spada tratta. Pieno appoggio da parte della Germania che si è detta pronta ad aiutare la coalizione.
MUORE FOLGORATO MENTRE CERCA DI RUBARE RAME
Tragedia a Pont Canavese un piccolo centro alle porte di Torino, dove stanotte un romeno di 24 anni è morto folgorato mentre cercava di sottrarre rame da una centralina dell’Enel. Per il giovane, di cui non sono state rese note le generalità, era l’ennesimo furtarello, non aveva calcolato però che la centralina era sotto tensione. A dare l’allarme la ragazza dell’uono, anche lei di origini romene, che assisteva al furto. I soccorsi immediatamente giunti non hanno potuto far altro che constatare il decesso.
UN FURGONE CON DUE CHILI DI ESPLOSIVO FERMATO DALLA POLIZIA
La segnalazione parlava di una partita di droga, ma invece dello stupefacenti gli agenti della polizia anno trovato due chili di esplosivo. Tutto è avvenuto venerdì mattina al traforo del monte Bianco, ma la vicenda è stata resa nota oggi, dopo che gli investigatori hanno escluso la pista terrorismo. A finire in manette un bosniaco di 56 anni senza precedenti penali, l’esplosivo era diretto nei Balcani, probabilmente a una banda specializzata a rapine a portavalori. L’arrestato è stato trasferito nel locale carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.
SERIE A, L’INTER SI FERMA ANCORA
L’Inter di Luciano Spalletti si ferma ancora, il pareggio 0-0 contro l’Atalanta sicuramente è uno scivolone che si farà sentire anche perché oggi Lazio-Roma dava la possibilità di recuperare dei punti nei confronti di almeno una delle due in ottica Champions League. La gara dell’Atleti Azzurri d’Italia è stata noiosa con poche emozioni e i meneghini davanti si sono fatti vedere davvero poco. Buona vittoria del Genoa che supera 1-0 il Crotone con un gol di Bessa che permette di ipotecare la salvezza. Stesso discorso vale per il Cagliari che in casa era andato sotto contro l’Udinese, ma grazie ai gol di Pavoletti e Ceppitelli ha ribaltato il risultato assicurandosi tre punti importanti. Termina a reti inviolate la gara tra Torino e Chievo Verona.
SERIE A, MILAN-NAPOLI, LAZIO-ROMA E TANTO ALTRO
La giornata di Serie A ci regalerà tantissime sorprese nella giornata di oggi con due big match di tutto rispetto come Milan Napoli e Lazio Roma. I rossoneri ospitano gli azzurri alle ore 15.00 senza Alessio Romagnoli e Leonardo Bonucci, ma vogliono approfittare del pari dei cugini nerazzurri a Bergamo per rosicchiare dei punti in classifica. Dal canto suo la squadra di Maurizio Sarri, che gioca tre ore prima della Juventus, vuole provare a mettere pressione ai bianconeri. La squadra di Massimiliano Allegri viene dalla doccia gelata contro il Real Madrid e ospita alle ore 18.00 la Sampdoria di Marco Giampaolo. Alle 20.45 si gioca il derby romano con le due squadre che arrivano al match con sentimenti contrastanti. I giallorossi vengono dall’impresa contro il Barcellona, mentre i biancocelesti sono stati clamorosamente eliminati in Europa League dopo che avevano vinto per 4-2 la gara d’andata contro il Salisburgo. Completano il turno Fiorentina Spal, Bologna Verona e Sassuolo Benevento.