Non ci sono purtroppo novità sulle condizioni di salute di Sabrina Rossellini, la mamma della piccola Bianca Mati morta sul colpo dopo l’investimento e tamponamento di questa mattina a Uzzano. L’intero paese è in silenzio e sotto choc dopo l’orribile scoperta della mattinata; nella sede della Misericordia di Uzzano, dove i soccorritori del 118 hanno fatto ritorno dopo l’incidente, non c’è assolutamente voglia di commentare quanto avvenuto. I colleghi de La Nazione hanno tentato di porre qualche domanda o chiedere qualche breve testimonianza, ma il dolore e il lutto sono altissimi e l’intero paese si è schierato attorno alla famiglia Mati dopo la gravissima perdita della piccola Bianca. Da quanto emerso nei dettagli della Stradale, il padre aveva appena attraversato mentre mamma e figlia erano ancora qualche metro più indietro quando è avvenuto il terribile impatto con la Panda appena tamponata da una Chevrolet arrivata a grande velocità. Lo strazio del padre che ha assistito all’intero incidente ha portato la comunità a stringersi attorno a quell’uomo e quella donna ancora ricoverata in gravi condizioni all’ospedale di Pistoia. (agg. di Niccolò Magnani)
LA MAMMA È GRAVE
La triste notizie della bimba di tre anni, morta dopo essere stata investita da un’auto, ha fatto il giro del web. La povera piccola stava attraversando la strada quando è stata colpita, morendo sul colpo per le gravi ferite riportate. Nell’incidente è stata coinvolta anche la madre, che attualmente si trova ricoverata all’ospedale di Pistoia con lesioni interne e fratture. Una strada pericolosa quella in cui è avvenuto lo scontro fatale, un’arteria poco illuminata e dritta, che spesso e volentieri induce gli automobilisti a pigiare il piede sull’acceleratore. Forse anche per questo il 23enne a bordo della sua Chevrolet, non ha visto la Panda del 72enne, ferma davanti a lui, per far attraversare la famiglia. I carabinieri stanno cercando di ricostruire i fatti, nel frattempo sui social network sono stati numerosi i messaggi di cordoglio. Sul gruppo “Sei un vero uzzanese se…” diversi i commenti, e c’è anche chi non va per le sottili: «Non ho parole! – scrive Betty – sono nel cuore a quella famiglia! Non esiste strazio più grande che perdere un figlio! Si rispettasse il codice della strada simili tragedie non accadrebbero. La distanza di sicurezza c’è per evitare fatti simili!». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MORTA UNA BIMBA DI TRE ANNI
Una bimba ha perso la vita mentre la mamma è rimasta gravemente ferita. Il triste fatto di cronaca è accaduto nella serata di ieri in Toscana. Gli eventi che hanno portato alla morte della piccola, e al ferimento di sua mamma, sono alquanto fatali. Insieme alla bambina e alla mamma vi era anche il padre; i tre si trovavano sulla statale Lucchese, all’altezza dell’ex “Zincheria Toscana”, a Santa Lucia di Uzzano, attorno alle ore 20:30. Erano a piedi e stavano attraversando la strada in un punto dove non vi erano le strisce pedonali. Il padre ha attraversato per primo, quindi ha atteso che sopraggiungessero madre e figlia. Per farle passare, un anziano che sopraggiungeva in quel momento con una Panda, si è fermato, ma poi è successo ciò che non doveva accadere.
I CARABINIERI STANNO RICOSTRUENDO L’ACCADUTO
Un 23enne alla guida di una Chevrolet Cruize, ha tamponato il 72enne a bordo della Panda, con la macchina di quest’ultimo che è stata violentemente spinta in avanti, investendo appunto la bimba e la donna. La piccola di tre anni e mezzo è morta sul colpo per le gravi ferite riportate, mentre la madre, una 42enne di Montecatini, è stata trasportata d’urgenza in codice rosso San Jacopo di Pistoia, dove è stata operata per via delle varie lesioni interne, nonché delle fratture riportate. Attualmente è ricoverata in prognosi riservata, e sta lottando fra la vita e la morte. I carabinieri della stazione di Pescia stanno cercando di capire chi ha commesso l’errore, se l’anziano che ha frenato forse in maniera troppo brusca, se il giovane che giungeva a velocità elevata e non si attendeva l’arresto dell’auto davanti a se, o se la famiglia, che ha attraversato in punto pericoloso.