Dovevano mettersi in ginocchio rivolti contro il muro, in fondo all’aula: così i bambini di una scuola elementare di Bologna venivano puniti da una maestra. Quest’ultima è stata sottoposta ad un procedimento disciplinare: le sarebbero contestate azioni punitive, espressioni volgari e omesso controllo. Come riportato dall’Ansa, la maestra li lasciava soli, senza sorveglianza, durante la ricreazione. Altre volte li strattonava o insultava, altre volte ancora li filmava per finta con il cellulare con la promessa di far vedere i video ai genitori per dimostrare quanto si comportano male i loro figli. Questi sono alcuni dei comportamenti di cui la maestra si sarebbe resta protagonista. Gli episodi sono stati denunciati dai genitori quando hanno notato che i loro figli erano diventati più taciturni del solito e che non volevano andare a scuola. Anche dei colleghi della maestra avrebbero confermato comportamenti anomali. Su questi episodi, che risalgono a fine 2017, ci sarebbe anche una segnalazione all’autorità giudiziaria.
BOLOGNA, BAMBINI PUNITI E INSULTATI A SCUOLA
Nei giorni scorsi vi abbiamo parlato di un altro caso di maltrattamenti a scuola, avvenuto a Varedo. Un’insegnante italiana di 47 anni, residente in Brianza, è stata accusata di aver picchiato i suoi alunni. Aveva instaurato una sorta di regime dittatoriale in classe: urla, minacce, offese e intimidazioni. A volte negava i bisogni primari, come quello di andare in bagno o del gioco. Sferrava schiaffi, strattoni e persino qualche calcetto per ristabilire ordine, silenzio e immobilismo in classe. Atti molti sili a bullismo, reiterati quotidianamente, che hanno spinto i carabinieri di Milano a dare esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Monza, Patrizia Gallucci. L’indagine è scattata dopo una denuncia presentata dal dirigente di un istituto scolastico locale, a cui erano pervenute segnalazioni da alcuni genitori di bambini dai 4 ai 5 anni con cui si lamentavano di episodi di maltrattamenti ai danni dei minori.