La maxi operazione condotta da parte degli uomini della Guardia di Finanza e della Polizia di Latina che ha portato all’arresto di 13 persone rappresenta l’ennesimo capitolo nerissimo per il calcio a Latina: come è noto, i fatti contestati di riferiscono agli anni in cui (ovvero tra il 2013/2014 e il 2016/2017) la società laziale militava ancora nel campionato di cadetteria, prima della retrocessione in Serie C e del fallimento dichiarato il 9 marzo del 2017, con tanto di radiazione da parte della FIGC e “rinascita” avvenuta lo scorso agosto quando alla Serie D fu iscritta la Società Dilettantistica a.r.l. Larina Calcio 1932: le forze dell’ordine hanno infatti sgominato una vera e propria associazione a delinquere a cui vengono contestati i reati di frode fiscale e riciclaggio che, grazie ad alcuni conti e società fantasma in Svizzera, sarebbero serviti per finanziare l’attività della società sportiva che allora si disimpegnava in Serie B. Nella conferenza stampa in cui è stata presentata l’operazione, il procuratore capo Andrea De Gasperis ha parlato anche del suicidio del penalista Fabio Censi che curava gli interessi di due degli imprenditori di Latina coinvolti, vale a dire Paola Cavicchi e suo figlio Fabrizio Colletti. “Forse temevano di essere intercettati e si scrivevano: probabilmente erano a conoscenza delle indagini” ha detto il procuratore, precisando che sul suicidio di Censi le indagini sono ancora in corso: l’uomo infatti si sarebbe tolto la vita a seguito delle pressioni ricevute per la difficoltà a far rientrare in Italia alcuni capitali. (agg. di R. G. Flore)



SOCIETA’ E CONTI IN SVIZZERA

La maxi operazione antifrode ed antiriciclaggio messa in atto da questa mattina dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza di Latina ha portato a diversi arresti esemplari, tra cui spicca anche l’ex deputato di Fratelli d’Italia, Pasquale Maietta e della sua socia Paola Cavicchi, entrambi coinvolti nella gestione del Latina Calcio. In manette anche il figlio della Cavicchi, Fabrizio Colletti, anche lui in passato socio della stessa società, ed altre sette persone tra imprenditori e commercialisti del capoluogo pontino. Gli investigatori, spiega Leggo.it, si sono concentrati in modo particolare sull’esistenza di società e conti in Svizzera e sulle varie attività di riciclaggio del denaro utile a finanziare Latina Calcio. Come riporta Il Messaggero, l’intento dunque era quello di trasformare la società calcistica in una vera e propria “cassaforte” con l’intento primario di riciclare denaro, ancor prima che mandare avanti la stessa società. Già nel 2016 una precedente operazione aveva fatto luce sulla gestione dello stadio e sui raggiri finanziari che ruotavano attorno alla squadra, smascherando una diffusa illegalità. Per Maietta era stato chiesto l’arresto, ma in quell’occasione l’ordinanza era stata annullata. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



LA MAXI OPERAZIONE

Dalle prime ore dell’alba di oggi, lunedì 16 aprile 2018, uomini della Polizia e Guardia di Finanza di Latina hanno avviato un’operazione congiunta mirata a sgominare un’associazione per delinquere finalizzata a frodi fiscali e riciclaggio. A darne notizia è stata lanciata da TgCom24 che ha specificato come siano già stati eseguiti diversi arresti che coinvolgono numerosi commercialisti ed imprenditori, alcuni dei quali già coinvolti in passato nell’amministrazione del Latina Calcio. Le notizie sulla maxi operazione in corso sono ancora scarne ma secondo le prime informazioni oltre agli arresti, le indagini avrebbero portato anche all’individuazione di diversi patrimoni accumulati in modo illecito per un totale di oltre 60 milioni di euro. Sarebbero al momento dieci gli arresti eseguiti nell’ambito del maxi blitz avvenuto questa mattina ma maggiori dettagli saranno resi noti nelle prossime ore in occasione di una conferenza stampa che si terrà a partire dalle ore 11 presso la Procura di Latina.



PASQUALE MAIETTA TRA GLI ARRESTATI

Dalle prime notizie che emergono in merito alla maxi operazione compiuta a Latina e che ha portato all’individuazione dei reati di frode fiscale e riciclaggio, tra gli arrestati ci sarebbero anche due nomi “noti”. Ad essere infatti raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare, tra gli altri ci sarebbero anche l’ex deputato di Fratelli d’Italia, Pasquale Maietta, la sua socia Paola Cavicchi ed il figlio di lei. Lo rivela il quotidiano Il Messaggero online, che specifica come l’ordinanza a carico di Maietta sia stata notificata in una clinica privata dopo un incidente domestico che lo aveva visto vittima. Le altre ordinanze di custodia avrebbero invece riguardato diversi commercialisti e imprenditori di Latina, anche loro coinvolti nell’associazione a delinquere individuata dalla Guardia di Finanza e dalla squadra mobile del capoluogo pontino e finalizzata a imponenti frodi fiscali e al riciclaggio. Nello specifico, l’attenzione degli inquirenti si è concentrata su società e conti in Svizzera oltre che su attività di riciclaggio di denaro che sarebbero servite a finanziare il Latina Calcio.