Vermi nella marmellata servita ai bambini a scuola: il caso è scoppiato a Milano, nella scuola primaria San Mamete e in quella speciale Stefanardo. I ritrovamenti sono stati fatti il 5 aprile scorso: subito è scattato il blocco relativo al lotto del prodotto. I due corpi estranei sono stati scoperti in due confezioni di confettura di albicocca: lo ha precisato Milano Ristorazione, che gestisce il servizio mense nelle scuole comunali cittadine. La società ha spiegato che in un caso la contaminazione proviene «dal pieno campo e si è trasferita al prodotto finito», nell’altro invece «è avvenuta probabilmente in fase di stoccaggio del prodotto e si è poi trasferita, durante la lavorazione, al prodotto finito». L’azienda ha poi spiegato che il fornitore ritiene che si sia trattato di un episodio accidentale e «che tali corpi estranei siano pervenuti con la materia prima fresca, all’interno di una drupa di albicocca, sfuggendo, purtroppo, alle numerose fasi di cernita presenti in linea». Il Codacons però ha deciso di presentare un esposto in Procura.
VERMI NELLA MARMELLATA A SCUOLA: ESPOSTO CODACONS
Codacons all’attacco dopo il caso dei vermi trovati nella marmellata a scuola. Un situazione accidentale: così l’ha definita Milano Ristorazione, ma questa ipotesi non ha convinto l’associazione dei consumatori guidata da Carlo Rienzi. «Potrebbe essere considerata attendibile se si trattasse di un caso isolato da parte di un’azienda che ha sempre prestato un servizio efficiente, di qualità, e non è questo il caso», scrive il Codacons in una nota. Nel comunicato si fa riferimento infatti anche ad altri episodi: «La presenza di insetti, capelli e altri corpi estranei nel cibo fornito da Milano ristorazione è ormai un evento a cui le famiglie delle scuole si sono praticamente abituate». L’associazione dei consumatori cita un episodio del 31 gennaio, «giorno in cui i bambini hanno pranzato senza pane perché era stata segnalata la presenza di un “corpo non identificato” all’interno di un panino; oppure i casi di muffa nel budino, blatte nelle crocchette, ragni e altri animaletti nel piatto». Di fronte a quello che considera l’ennesimo episodio il Codacons presenta esposto in Procura. «Non si tratta dei capricci di un bambino schizzinoso, è una questione di sicurezza e igiene che non può essere ulteriormente ignorata».