Uno scheletro è stato trovato ieri a Milano, nell’ex deposito ferroviario sito fra via Ferranti Aporti a via Sammartini. Impossibile capire a chi appartenevano questi resti, anche se lì vicino è stata trovata una carta d’identità di un uomo. Si tratta di Umberto Barresi, che oggi avrebbe 74 anni, e che è scomparso nel lontano 1991. Originario di Enna ma residente a Milano, dell’uomo se ne era occupato anche la trasmissione “Chi l’ha visto?” nel 2009, che lo descriveva così: «A causa di gravi problemi di schizofrenia manifestati fin dalla giovinezza, non aveva mai lavorato né si era mai formato una famiglia. Frequentemente viaggiava per treno e si sostentava attraverso la pensione dei genitori. Spesso si recava a Milano, dove soggiornava all’istituto Giovanni Ferrara per persone disagiate». Il fatto che viaggiava spesso in treno potrebbe essere un indizio importante, anche se solo approfondite analisi stabiliranno a chi appartengono questi resti. Gli investigatori non escludono comunque alcuna ipotesi, anche che la carta d’identità sia stata gettata lì per caso, e che lo scheletro appartenga ad altri, anche perché quella zona è tutt’altro che accessibile, e soprattutto, è frequentata da molti senzatetto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
AL LAVORO L’EQUIPE DI YARA GAMBIRASO
Questa mattina è stato trovato a Milano, in un ex area ferroviaria, lo scheletro di un uomo. A fianco delle ossa è stato rivenuto un documento di un uomo di 75 anni affetto da problemi psichici, scomparso nel 1991. Era probabilmente un senza tetto, e la polizia scientifica è al lavoro nell’area per provare a ricostruire l’accaduto. Come svelato dai colleghi della redazione di TgCom24, al lavoro sullo scheletro dell’uomo, vi sarebbe anche la dottoressa anatomopatologa Cristina Cattaneo, che ha seguito già numerosi casi in passato, come ad esempio quello dell’assassinio di Yara Gambiraso, la povera ragazzina uccisa nel bergamasco, per il cui omicidio vi è in carcere Massimo Bossetti. Dalle prime rivelazioni effettuate sulla zona del ritrovamento dello scheletro, non sembrerebbero esservi segni di violenza, e di conseguenza la prima ipotesi, che andrà però confermata, dovrebbe essere quella di una morte naturale, nel sonno, magari per il freddo, visto che a fianco del corpo sono stati ritrovati i resti di un rogo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TROVATO UNO SCHELETRO A MILANO
Un macabro ritrovamento effettuato quest’oggi a Milano. Nell’ex deposito ferroviario fra viale Lunigiana e via Sammartini, nel capoluogo lombardo, è stato trovato uno scheletro umano. Difficile stabilire il sesso viste le condizioni in cui sono stati ritrovati i resti, ma accanto alle ossa vi era un documento di identità. Dopo averne accertato le generalità, le forze dell’ordine hanno scoperto che si tratta di un uomo di 75 anni, di cui si era perso traccia nel lontano 1991, 27 anni fa. A fare la terribile scoperta è stata una clochard che cercava riparo proprio nella zona dei resti. Difficile capire come sia morto l’anziano, fatto sta che il corpo è stato ritrovato avvolto in una coperta, con le ossa che erano disassemblate, e poco a fianco vi era la presenza di un rogo.
ERA UN 75 DI ENNE AFFETTO DA PROBLEMI PSICHICI
Non è da escludere che lo stesso scomparso, molto probabilmente un senzatetto della zona, sia morto nel sonno, magari di freddo, a fianco di un piccolo fuocherello. La zona in cui lo scheletro è stato rivenuto era molto battuta dai vari clochard milanesi, e con grande probabilità lo schelestro è stato avvistato in precedenza, ma mai segnalato per evitare l’insorgere di possibili problemi. Il 75enne scomparso aveva problemi psichici ed era originario della Sicilia, precisamente di Enna, ma da tempo risiedeva in Milano. Lo scheletro era in condizioni discrete, ma leggermente disassemblato per via degli animali presenti, nonché per il tempo passato. La scientifica si è subito messa al lavoro per analizzare il luogo del ritrovamento, anche se non sarà semplice trovare eventuali indizi, visto che tutta la zona è ricoperta di polvere, smog e muffa.