Sospesi i 12 studenti di un liceo scientifico di Milano per aver diffuso un video di una loro amica, all’epoca dei fatti appena 13enne, che la immortalava mentre si spogliava nuda. Ora i 12 studenti mancheranno dalle lezioni per dieci giorni e nel frattempo impiegheranno il tempo per svolgere lavori socialmente utili come la pulizia dei cortili, delle aule e della biblioteca. Un vero e proprio caso di cyberbullismo che ha spinto i genitori della ragazzina, vittima dell’azione sconsiderata dei loro “amici” a sporgere denuncia contro gli studenti coinvolti. Come riporta TgCom24, il pm di Milano, Annamaria Fiorillo, ha commentato l’episodio ed ha colto l’occasione per lanciare un vero e proprio allarme: “Ci capitano un paio di storie al mese di questo tipo”, ha detto. La stessa ha definito l’indagine particolarmente complessa “perché il materiale di fronte alla legge è a tutti gli effetti pedopornografico, ma spesso il procedimento resta a carico di minori di 14 anni, quindi non imputabili”, ha spiegato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
I GENITORI HANNO SPORTO DENUNCIA
I 12 studenti colpevoli di aver diffuso in chat il video di una loro amica, che si spoglia riprendendosi col cellulare (all’epoca delle riprese la ragazzina freuqnatava ancora la scuola media) sono stati sospesi per dieci giorni, in cui dovranno svolgere lavori socialmente utili come ripulire cortili, aule e biblioteche. Il video era circolato la prima volta più o meno un anno fa quando “nella sua cameretta una tredicenne milanese, un po’ annoiata, si spoglia riprendendosi con il cellulare e manda il video al fidanzatino. Per piacergli di più”, riporta il Corriere della sera. Lui, per farsi bello con gli amici dela squadra di calcio, fa circolare le immagini su WhatsApp. All’epoca i genitori della ragazza non avevano sporto denuncia, ma avevano affrontato la questione con il padre e la madre del fidanzatino. Ma quando le immagini sono rispuntate al liceo, il preside ha convinto i genitori a denunciare la vicenda, di cui si sta occupando anche la Procura dei minori. Luca Bernardo, direttore del Centro di coordinamento nazionale cyberbullismo, ha così commentato la notizia: “Il fenomeno dei video hot che finiscono in Rete o nelle chat è in netto aumento tra ragazzine di età compresa tra i 13 e i 15 anni anche se poche volte si arriva alla denuncia”. A quell’età le ragazze, che non hanno ancora rapporti fisici completi, esprimono così la loro sessualità, ma spesso si ritrovano in situazioni più grandi di loro perché i video possono tornare alla luce dopo tanto tempo. (agg. Elisa Porcelluzzi)
12 LICEALI SOSPESI: LAVORI SOCIALMENTE UTILI
Il pm del Tribunale dei Minori di Milano, Annamaria Fiorillo, ha spiegato bene perché le situazioni come quelle del liceo di Milano finito nel mirino della cronaca per la storia della 13enne (all’epoca dei fatti) nuda in chat: «l’indagine è particolarmente complessa perché il materiale di fronte alla legge è a tutti gli effetti pedopornografico, ma spesso il procedimento resta a carico di minori di 14 anni, quindi non imputabili». Pare essere anche questo il caso dei 12 liceali sospesi dopo aver fatto girare in chat una immagina di una loro compagna risalente addirittura all’epoca delle Scuole Medie: «La pena più severa che si ricordi da vent’anni a questa parte», ha commentato un docente dell’Istituto all’Ansa, rimanendo però anonimo. Ma si tratta di un provvedimento disciplinare scolastico, mentre sul fronte d’inchiesta al momento si sta studiano in Procura di Milano il da farsi; per cyberbullismo, «Ci capitano un paio di storie al mese di questo tipo», conferma ancora la pm milanese che ha anche annunciato che i ragazzini sospesi svolgeranno intanto lavori socialmente utili come ripulire cortili, aule e biblioteche. Resta il nodo della contesta, se e come possano essere puniti altri casi del genere per evitare di abbattere un problema che, dal punto di vista personale di chi vi scrive, è un tema primariamente e preminentemente educativo. (agg. di Niccolò Magnani)
VIDEO DELL’AMICA NUDA IN CHAT: SOSPETI LICEALI
In un liceo scientifico di Milano, un gruppo di 12 studenti è stato sospeso per aver pubblicato in rete il video di una loro amica, mentre si spogliava. Si tratta di un filmato riguardante una ragazza che all’epoca delle immagini aveva appena 13 anni. Una storia particolare quella che vi stiamo per raccontare, visto che il video circola ormai da diverso tempo. L’alunna aveva infatti deciso di dare vita ad un gioco “piccante”, inviando un video mentre si spogliava, al suo ex fidanzatino, quando i due frequentavano le scuole medie. Nulla di particolarmente scabroso sia chiaro, anche perché il video sarebbe dovuto rimanere un segreto della coppia. Peccato però, come riportato da Il Corriere della Sera, che il ragazzo destinatario del video, abbia “ben pensato” di far girare lo stesso filmato nella chat di gruppo degli amici del calcetto, forse per vantarsi.
I GENITORI HANNO SPORTO DENUNCIA
La “bravata” era arrivata all’attenzione dei genitori della ragazza, che decisero però di non denunciare l’accaduto, per proteggere la stessa, parlandone però con la madre e il padre del ragazzo. La vicenda sembrava morta sul nascere, peccato che un paio di settimane fa il video sia rispuntato nella chat di classe della giovane, che ora frequenta la prima in un liceo scientifico del centro di Milano. Ovviamente sconvolta la vittima, che pensava di averci messo una pietra sopra, mentre gli studenti coinvolti, tutti 14enni, sono stati sospesi per 10 giorni, con l’obbligo di svolgere in quel periodo lavori socialmente utili come ripulire cortili, aule e biblioteche. Il preside ha deciso di non soprassedere, usando la mano pesante, e invitando i genitori della giovane a sporgere denuncia. E’ così scattato il procedimento penale, di cui si sta occupando il Tribunale dei minori.