E’ stato abbattuto l’accampamento di migranti in quel di Ventimeglia, in Liguria. Sul greto del torrente Roja vi era una tendopoli di fortuna, ma le ruspe sono intervenute quest’oggi, dopo l’avviso di una settimana fa. La decisione delle autorità locali è stata presa sette giorni orsono, e gli stessi migranti sono stati avvertiti dell’intervento futuro tramite i mediatori culturali. Non sarà più possibile allestire una tendopoli vicino al confine con la Francia, e i migranti che vorranno stanziarsi in quella zona, sul greto e sotto i ponti, dovranno farlo senza alcun riparo. Fino ad oggi c’erano ben 110 tende, per circa 180 migranti, che sono stati allontanati. La decisione è arrivata dopo una serie di episodi di violenza, che hanno appunto spinto le forze dell’ordine a intervenire.
“AGGRESSIONI ED EPISODI DI VIOLENZA”
A spiegare la situazione è stato Cesare Capocasa, il questore, che come riporta IlSecoloXIX, ha ammesso: «Il Comitato per la sicurezza ha deciso di ripristinare la sorvegliabilità di questo contesto ambientale. Ultimamente si erano verificate aggressioni e episodi di violenza non visibili a causa delle tende e si era anche venuto a creare un business del posto tenda e quindi era necessario ripristinare una sicurezza interna agli accampamenti». L’abbattimento del campo è avvenuto non senza difficoltà, visto che uno dei migranti, in segno di protesta, ha deciso di dare fuoco alla propria tenda, per non vederla spazzata via dalle ruspe. I vigili del fuoco sono subito intervenuti per domare l’incendio e fortunatamente la situazione non è degenerata in altri episodi di violenza. Parte dei migranti che popolavano il campo si sono diretti verso il centro di accoglienza del Parco Roja, mentre altri in città.