Una tragedia difficile anche solo da scrivere: il piccolo Giorgio Trombadore, 4 anni, biondissimo e con occhi azzurri, ha visto vedersi arrivare addosso quel suv maledetto guidato dalla mamma che per un secondo si è distratta o semplicemente pensava che non ci fosse dietro in quella manovra il suo piccolo figlio (ne ha un secondo di 10 anni, ndr). Poi tutta la corsa “inutile” in ospedale e la tragedia consumata nell’annuncio tristissimo che i medici hanno dovuto dare: non solo, come purtroppo è giusto che sia, la Procura di Brescia per poter indagare a fondo su quanto successo e sulle eventuali responsabilità degli adulti coinvolti (va ancora capito chi fosse in casa in quel momento quando Giorgio è saltato fuori dal cortile) ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Secondo la ricostruzione della polizia locale, riportata dal Giorno, «Maria Luisa (la madre) si era messa al volante del suo Suv grigio credendo che il piccolo di casa fosse impegnato a sistemare la bici da tutt’altra parte. La donna, senza pensarci, ha innestato la retro, ha messo in moto, è partita e di colpo ha sentito un tonfo sordo. L’urto di qualcosa di pesante che poi è caduto». Ora per lo choc la donna è ricoverata agli Spedali Civili di Brescia e nelle prossime ore, quando si sveglierà, sarà difficilissimo e davvero traumatico dover “stare” di fronte a quanto successo senza sentirsi in colpa: avrà bisogno della vicinanza del marito farmacista e degli amici. (agg. di Niccolò Magnani)



A MONZA UN CASO SIMILE

Una madre ha ammazzato inavvertitamente il proprio figlio, investendolo. E’ accaduto questa sera, in quel di Brescia, con la donna che stava facendo retromarcia a bordo del suo suv, non accorgendosi del piccolo di 4 anni dietro di lei. Subito sono stati chiamati i soccorsi ma per il piccolo, che ha riportato gravissime lesioni, non c’è stato nulla da fare, e lo stesso è spirato poco dopo agli Spedali Civili di Brescia. Una tragedia simile avvenne due anni fa, il 12 maggio del 2016, a Busnago, in provincia di Monza. In quell’occasione fu la proprietaria dello stesso Suv ad essere investita del suo mezzo, e anche in quel caso fu una vera e propria fatalità. La donna ha posizionato all’inizio della rampa di accesso al garage la propria auto, uno sport utility vehicle della Chrysler, per poi scendere e andare a chiudere la saracinesca. Peccato però, che forse per via del freno a mano tirato male, l’automobile abbia iniziato a scendere, schiacciando la donna di 53 anni contro la serranda del garage. Quando arrivarono i soccorsi non ci fu nulla da fare, perché Romanella L. morì sul colpo, investita in pieno dalla propria automobile. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



UNA MADRE HA INVESTITO IL FIGLIO DI 4 ANNI

Una vera tragedia quanto accaduto quest’oggi in Lombardia, precisamente a Brescia. Una madre ha investito il proprio bambino, morto poi dopo essere trasporto all’ospedale. Il tutto è avvenuto nella periferia della città lombarda, in via Ronchi San Francesco di Paola. La donna, alla guida della sua auto, un suv, stava facendo retromarcia, ma non si è ovviamente accorta della presenza del figlio dietro di lei, un bambino di appena quattro anni. Il povero piccolo è stato quindi investito in pieno dallo sport utility vehicle, che appare quasi gigantesco in confronto alle dimensioni minute di un bambino di quattro anni.



IL DECESSO IN SERATA

I traumi sono stati gravissimi, e quando la madre ha chiamato l’ambulanza, i soccorsi hanno tentato di rianimare sul posto il figlio. I medici hanno subito capito che le condizioni del bambino fossero critiche, e lo stesso è stato trasportato d’urgenza agli Spedali civili di Brescia. La situazione non è però migliorata e nella serata è avvenuto il decesso. Le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire i fatti, per cercare di capire realmente cosa sia successo, anche se non sembrano esservi dubbi circa la fatalità di quanto accaduto. La tragedia è avvenuta questa sera, e inizialmente si sperava per la salvezza del piccolo, ma poi è arrivata la notizia che nessun genitore vorrebbe mai sentire.