Quatto persone sono state arrestate a Cagliari al termine di una nuova operazione antidroga della squadra mobile. Nel mirino sono finiti i circoli privati del capoluogo sardo. Il blitz ha portato al sequestro di quasi 300 grammi di droga, tra cocaina e hashish. Tra le persone finite in manette anche due minorenni. Il primo blitz c’è stato nel circolo privato Alpha, in viale Monastir. Fermato Roberto Zedda, 37 anni di Cagliari: è stato bloccato mentre lanciava da una finestra una busta che conteneva 200 grammi di hashish. In manette sono finiti anche due minorenni che il 37enne usava per l’attività di spaccio. Nel corso delle perquisizioni sono state sequestrate anche altre 40 dosi di hashish e 10 di cocaina. I “falchi” della squadra mobile hanno poi fatto scattare il controllo all’interno del circolo Number One in via Santa Maria Chiara. In questo caso è stato arrestato Emanuele Zucca, 23 anni. Qui sono state sequestrate 20 dosi di cocaina. Entrambi i club comunque erano dotati di sistemi di videosorveglianza che in questo caso non sono serviti a evitare i blitz della polizia.



CAGLIARI, SPACCIO NEI CIRCOLI PRIVATI: DOPPIO BLITZ

“Droga in Circolo”, questo il nome dell’operazione antidroga con cui prosegue il giro di vite della Questura di Cagliari. Sono stati eseguiti dei controlli mirati in due circoli cittadini dove era segnalato il sospetto di attività di spaccio. Sono stati attivati servizi di osservazione e pedinamento da giorni nei pressi dei due circoli, che ha permesso di verificare un via-vai di tossicodipendenti all’esterno dei due esercizi. I “clienti” dopo l’ingresso nei locali uscivano poco dopo allontanandosi velocemente con la sensazione che stesso occultando qualcosa nelle tasche. Da qui la decisione di procedere con l’irruzione nei locali per sorprendere in flagranza gli spacciatori. In entrambi i casi le pattuglie dei falchi sono riuscite a organizzare un servizio di osservazione senza essere inquadrati dai sistemi di videosorveglianza predisposti da entrambi i locali, riuscendo a superare gli ostacoli posti nel locale attraverso il sistema di una doppia porta d’ingresso finalizzata ad eludere proprio il controllo delle forze dell’ordine.

Leggi anche

Omicidio Santo Romano, i genitori degli amici: "Siamo in guerra"/ "A Napoli serve più sicurezza"Francesco Pio Maimone, il padre: "Quartiere Barra non considerato"/ "In strada è un inferno"