Torino sarà la prima città italiana in cui si terrà la sperimentazione di autovetture a guida autonoma. La Sindaca Chiara Appendino ha spiegato che l’obiettivo del protocollo d’intesa che è stato firmato è quello di far diventare il capoluogo piemontese “una città laboratorio dove le innovazioni potranno trovare un ecosistema favorevole alla loro crescita e alla naturale evoluzione in termini di ricerca, sviluppo, produzione e distribuzione”. Che tutto questo avvenga nella città che per anni è stata legata all’industria automobilistica nazionale, e in qualche modo lo resta ancora, assume un significato simbolico rilevante. “Quella dell’innovazione è una partita che spesso è più silenziosa di altre ma è estremamente importante in un contesto mondiale in cui la tecnologia sta cambiando il modo di vivere di milioni di persone in tutto il mondo”, ha anche scritto Appendino sul Blog delle Stelle, facendo capire le portata non solo nazionale di questa sperimentazione.



GUIDA AUTONOMA A TORINO, COINVOLTE FCA E GM

La guida autonoma dovrebbe diventare realtà anche in Italia, a cominciare da Torino. Nel capoluogo piemontese è stato infatti firmato un protocollo d’intesa che coinvolge case automobilistiche (Fca e General Motors), aziende (come Italdesign), enti di ricerca, atenei e associazioni di categoria. Il Comune garantirà il nulla osta per sperimentare sul territorio cittadini i veicoli a guida autonoma, fornendo anche il supporto infrastrutturale tecnologico e fisico, grazie a investimenti autorizzati dal recente decreto del ministro dei Trasporti. Open Fiber farà parte del progetto per quel che riguarda il collegamento in rete delle vetture. La stessa cosa farà Tim. La Sindaca Chiara Appendino ha parlato di un’occasione unica per il territorio e le sue aziende. “È una sfida che si vince insieme e possiamo essere da esempio per lo sviluppo di questo settore””, ha aggiunto.



SPERIMENTAZIONE GUIDA AUTONOMA A TORINO

Paola Pisano, assessore all’Innovazione del Comune di Torino, ha spiegato alcuni aspetti pratici dell’intesa. Secondo quanto riporta Ansa, ha in particolare evidenzato che saranno le case automobilistiche a indicare “quali sono i parametri per il testing e noi dovremo condividere le infrastrutture sensoristiche e i dati di traffico”. Altre aziende potranno aggiungersi al protocollo, che mira a cercare di creare un nuovo modello di mobilità, con Torino a fare da apripista. “Come 200 anni fa si era creata la filiera dell’auto, oggi Torino può provare a ripetere quel ‘miracolo’ sviluppando un settore in crescita esponenziale e che può cambiare il nostro modo di vivere”, ha aggiungo Pisano. Vedremo anche quali saranno le ricadute occupazionali di questo accordo, visti i soggetti coinvolti. La Sindaca sembra fiduciosa e non ha nascosto di ritenere che possa nascere un nuovo indotto.



LE PAROLE DI CHIARA APPENDINO

Sul blog delle stelle Chiara Appendino ha voluto anche spiegare i motivi che rendono possibile la sperimentazione della guida autonoma proprio a Torino. “Si tratta di 12 parametri che il nostro contesto urbano soddisfa e che fanno capo, tra gli altri, a: infrastruttura per la connessione in fibra ottica (ricordiamo il recente accordo con Open Fiber per l’estensione della rete), sperimentazione del protocollo 5G, alto livello di interconnessione, i sistemi di monitoraggio del traffico veicolare di 5T, i semafori intelligenti, gli impianti di sensoristica, telecamere smart e rilevatori ottici. Ultimo, ma non per importanza, l’ormai noto know-how tecnologico presente sul territorio, che già in altre occasioni negli ultimi tempi è stato l’ago della bilancia che ha promosso Torino agli occhi di investitori e partner internazionali”.