Si tinge di giallo la drammatica notizia che oggi ha funestato il mondo delle due ruote: dopo che la campionessa di ciclocross Ilaria Rinaldi è stata ritrovata senza vita nella sua abitazione, è stato deciso nelle ultime ore di non eseguire ancora l’esame autoptico che è stato quindi per adesso rinviato a data da destinarsi. La decisione da parte degli inquirenti è arrivata a seguito del ritrovamento nella sua casa di Gambassi Terme (in Valdelsa) di siringhe e lacci emostatici che, stando alla Procura di Firenze, potrebbero essere compatibili con il ricorso a delle sostanze stupefacenti. Dunque, anche se si tratta di aspetti ancora da chiarire assieme alla causa della morte, potrebbe esserci anche l’ombra dell’abuso di alcune sostanze stupefacenti dietro la scomparsa delle 33enne che in passato era stata campionessa italiana Under 23 di ciclocross. L’atleta, va ricordato, aveva avuto già in passato una sanzione per doping, essendo stata squalificata per due anni dopo aver assunto del testosterone in un gara che risale al 2007. Ora gli esami tossicologici disposti dal pm a verificare se alla Rinaldi sia stata letale un’overdose da oppiacei, come lascerebbero ipotizzare le siringhe rinvenute a casa sua. (agg. di R. G. Flore)



I misteri sulla ex atleta

La Procura di Firenze indaga sulla morte della campionessa di ciclocross uscita dal mondo dei professionisti dopo lo scandalo doping del 2010: proprio questo è uno degli elementi studiati dagli inquirenti visto che non è stato escluso che Ilaria Rinaldi possa aver posto fine alla sua vita con un gesto estremo. Al momento, stando agli elementi forniti dalle forze dell’ordine, l’ipotesi più accreditata è quella di un malore visto che non vi sono segni evidenti di violenze sul corpo dell’ex ciclista trovata morta in casa dal padre; il suicidio però non viene escluso del tutto, come del resto tutte le altre piste fino a che non vi saranno elementi più certi forniti dall’autopsia. Secondo quanto riporta un portale online InBici.net, la storia sportiva della Rinaldi vedeva numerosi successi anche dopo il ritiro nelle prove di Granfondo degli ultimi anni: il momento dello scandalo doping è lontano dunque parrebbe strano che vi fosse una “depressione” sorta per quei motivi. Sulla sua pagina Facebook – cancellata poco dopo la notizia della sua morte – numerosi erano invece i riferimenti alla fine brusca della storia amorosa che fino a due mesi fa legava la Rinaldi con il compagno. Elementi certi comunque non ve ne sono e la storia di Ilaria Rinaldi dal punto di vista indiziario è solo al principio. (agg. di Niccolò Magnani)



Trovata riversa sul pavimento

Iniziano ad emergere maggiori dettagli sulla morte di Ilaria Rinaldi, la ciclista trovata morta a soli 33 anni nella sua casa di via Morandi, a Gambassi Terme. Stando a quanto riferito da La Nazione, la donna è stata trovata riversa sul pavimento: all’arrivo dei soccorsi il suo cuore aveva già cessato di battere. A rinvenire il corpo della Rinaldi è stato il papà, il quale, preoccupato per lo strano silenzio della figlia, che da alcune ore non rispondeva neanche al telefono, si è recato presso la sua abitazione. Immediatamente, trovando in casa Ilaria, l’uomo ha chiesto aiuto: la centrale operativa del 118 Empoli Pistoia ha inviato sul posto un’automedica ma il personale sanitario non ha potuto far altro che constatare il decesso della giovane vittima. Ad indagare sull’accaduto sono i carabinieri della compagnia di Empoli, i primi ad intervenire sul posto per eseguire gli accertamenti di rito. (agg. di Dario D’Angelo)



Le vittorie nelle granfondo amatoriali

La grande famiglia del ciclismo piange Ilaria Rinaldi, l’atleta trovata morta nella propria casa di Pillo di Gambassi Terme, in provincia di Firenze. L’ex ciclista professionista toscana, che da poco aveva compiuto 33 anni, è nota per essersi laureata campionessa italiana Under 23 di ciclocross nel 2007. In seguito a questo successo, però, sempre nel 2007 la Rinaldi era stata squalificata per due anni per doping, dopo essere risultata positiva a un controllo in Germania nel 2006. Una squalifica, questa, che di fatto aveva messo fine alla carriera professionistica della Rinaldi, che aveva ufficialmente lasciato le corse nel 2010. La passione per la bicicletta, però, era rimasta: attualmente Ilaria Rinaldi, si cimentava nelle granfondo ottenendo vari successi di categoria. Sarà l’autopsia a chiarire le cause della morte. (agg. di Dario D’Angelo)

La squalifica per doping

Una tragica notizia ha scosso il mondo del ciclismo. La trentatreenne Ilaria Rinaldi, campionessa italiana under 23 di ciclocross nel 2007, è stata trovata morta nelle scorse ore nella sua abitazione a Gambassi Terme in provincia di Firenze. Nelle prossime ore ci sarà l’autopsia che chiarirà le cause del decesso. Nel 2007 Ilaria Rinaldi aveva vinto il campionato di categoria, per poi essere squalificata due anni dopo i clamorosi risultati dell’antidoping. A determinare la squalifica furono delle tracce di testosterone riscontrate in una gara Elite under 23 a Zeulenroda, in Germania. Dal 2010, quindi, aveva abbandonato le vesti di professionista, sebbene continuasse a gareggiare in via amatoriale raccogliendo consensi.

L’autopsia chiarirà le cause del decesso

Ilaria Rinaldi è stata trovata morta nella sua casa di Pillo di Gambassi Terme. Aveva compiuto 33 anni lo scorso febbraio. La notizia della scomparsa si è diffusa nelle scorse ore, dopo la tragica scoperta da parte della famiglia. I parenti erano andati a trovarla nell’abitazione di Castelfiorentino. Sul luogo, in un secondo meno, sono arrivati i volontari della Misericordia di Castelfiorentino e i carabinieri. Il corpo è stato trasferito nella struttura di medicina legale dell’ospedale fiorentino di Careggi per gli accertamenti di rito disposti dalla procura di Firenze. Ancora sconosciute le cause della morte, ma nelle prossime ore verrà fatta chiarezza. La scomparsa di Ilaria Rinaldi ha scosso il mondo del ciclismo, dal momento che il suo nome è stato spesso protagonista nelle classifiche dei professionisti, con il titolo conquistato nel 2007 nel Campionato Nazionale Cyclo-cross U23 a Lucca. Il 2007 è stato un anno di gioie e dolori per la Rinaldi, che dopo aver vinto il torneo rimediò la famosa squalifica per doping, dopo essere risultata positiva ai controlli anti doping. La passione per il ciclismo, però, non si è mai placata. Ilaria ha continuato a gareggiare a lungo a livello non professionistico.