Dopo la tragedia avvenuta nella giornata di ieri sul lago di Como al largo di Lezzeno, proseguono le indagini relative alla morte della piccola Maddalena, la bimba di 6 anni morta mentre si trovava in barca insieme al nonno Elio Matteri. La dinamica dell’incidente, con la piccola che è finita nel vano motore (le cui porte erano aperte), è ancora al vaglio degli inquirenti per valutare eventuali responsabilità o se si sia trattato solo di una fatalità. L’uomo infatti è una istituzione nella zona e proprio tra i suoi rinomati cantieri nautici è cresciuta la bambina, tanto che alcune testate locali parlano di una vera e propria “seconda casa”. Forse, proprio perché si trattava di operazioni di routine (il nonno stava ormeggiando) o per eccesso di sicurezza, a causa di uno scossone –è una delle ipotesi al vaglio- la piccola è scivolata nella botola dove era alloggiato il motore battendo la testa. Ora, mentre la comunità è sconvolta dall’episodio, non resta che attendere l’esito dei rilievi sull’imbarcazione (immediatamente sequestrata) e quanto raccolto in alcune testimonianze da parte dei Carabinieri di Bellagio per fare luce sulla tragedia che ha funestato l’ultima Pasquetta. (agg. di R. G. Flore)



ERIO MATTERI E’ SOTTO CHOC

È sotto choc Erio Matteri, il nonno di Maddalena Dominioni, la bambina di appena sei anni che è morta ieri in barca. Chiuso nel suo inconsolabile dolore, il 72enne non è riuscito a ricostruire con lucidità quello che è successo. Stando a quanto riportato da ciaocomo, sarà interrogato dai carabinieri e dal magistrato di turno in Procura, che ha avviato l’inchiesta per la morte della bimba, appena le sue condizioni lo consentiranno. Maddalena è cresciuta tra barche e motoscafi, e anche ieri mattina era con suo nonno, impegnato a ormeggiare un’imbarcazione. Il tragico incidente è avvenuto in località Calvasino, all’interno dei cantieri Matteri. Erano soli, a poca distanza dalla riva. L’uomo stava ormeggiando quando è avvenuto l’incidente: durante la semplice manovra la nipotina sarebbe scivolata, finendo con la testa nel vano motore. La caduta ha provocato ferite gravissime al viso e alla testa. Rapidi i soccorsi, ma sono stati vani i tentativi di salvarla. I carabinieri della stazione di Bellagio e della compagnia di Como hanno raccolto le testimonianze dei presenti per ricostruire la dinamica dell’incidente e l’imbarcazione è stata sequestrata. (agg. di Silvana Palazzo)



PERCHÉ IL PORTELLONE HA CEDUTO?

Aveva aperto e chiuso migliaia di volte i portelloni che proteggono il vano motore, ma ieri lo hanno tradito. Hanno colpito la nipotina di sei anni, Maddalena Dominioni, e l’hanno fatta precipitare sul motore, ancora acceso. Trasportata dall’elisoccorso in condizioni tragiche all’ospedale di Brescia, è morta poche ore dopo. Le ferite alla testa, come riportato da Il Giorno, erano troppo gravi. L’incidente è avvenuto davanti ai cantieri Mostes di Lezzeno, dove Erio Matteri, storico restauratore di motoscafi Riva, stava lavorando su un motoscafo. L’incidente, secondo quanto emerso finora dalle indagini dei carabinieri, sarebbe avvenuto mentre i portelloni erano aperti e bloccati dal picchetto. Non è stato chiarito per quale motivo abbia ceduto, ma ma sta di fatto che la bambina sarebbe stata urtata e scaraventata sul motore. Non si sa se l’incastro abbia ceduto o se sia stata la bambina a colpirlo e farlo sganciare? La sequenza successiva è stata drammatica, l’epilogo tragico. L’elisoccorso è atterrato a Lezzeno poco prima delle 11, i medici hanno stabilizzato la bambina per trasportarla all’ospedale di Brescia, specializzato nell’assistenza ai bambini, ma i tentativi per suturare le ferite e tenerla in vita, proseguiti fino alle 14.30, sono risultati vani. Ora saranno svolti gli accertamenti per chiarire cosa sia accaduto e cosa abbia causato il cedimento del portellone, e se questo ha colpito la bambina, come ricostruito subito. Le indagini sono svolte dai carabinieri della Compagnia di Como, coordinati da Daniela Moroni, il magistrato di turno della Procura di Como. (agg. di Silvana Palazzo)



TRAGEDIA PER IL RESTAURATORE DEI RIVA

Secondo quanto riporta “Leggo” sul portale online, la bimba morta nella tragedia di questa mattina sul Lago di Como era la nipotina di Erio Matteri, un’autentica istituzione nel mondo delle barche e dei motoscafi a Lezzeno e su tutta la sponda orientale del lago. Il nonno era con lei stamattina e stava manovrando l’imbarcazione per portarla all’interno di uno dei propri cantieri nautici di Lezzeno quando è avvenuto l’impensabile: una tragedia con ancora punti oscuri che ha gettato Matteri completamente sotto choc. L’aveva portata mille volte sulle proprie barche l’amata nipotina, non era la prima volta oggi: Erio Matteri era proprietario degli omonimi cantieri nautici e famoso restauratore di imbarcazioni storiche come i motoscafi Riva, gli “Stradivari” delle imbarcazioni a motore. Restano ancora da chiarire numerosi passaggi della tragedia di questa mattina, specie il perché fossero aperti i portelloni del vano motore; l’ipotesi fatta dalle forze dell’ordine è che il nonno volesse testare la barca e a pochi metri da riva aveva azionato l’apertura dei portelloni, ma ancora non è chiaro come la piccola sia riuscita a finirci dentro. Altra ipotesi è che i portelloni si siano chiusi per un guasto e abbiano colpito la testa della bambina di 6 anni, finita poi sotto il vano dove ci sono gli ingranaggi dimostratisi fatali per l’innocente vittima della tragedia di Lezzeno. 

TRAGEDIA SUL LAGO DI COMO

Era una bella gita sul Lago di Como il giorno di Pasquetta e si è tramutata nel giro di pochi secondi una tragedia immane: accade tutto a Lezzeno dove una bambina di 6 anni è morta a bordo del motoscafo dove si trovava assieme al nonno. Dalle primissime ricostruzioni fatte e svelate dai carabinieri ai media locali, l’incidente è avvenuto questa mattina alle 10.30 quando la piccola sarebbe scivolata accidentalmente nel vano motore del piccolo motoscafo picchiando la testa contro gli ingranaggi. Le sue condizioni sono parse da subito molto, molto gravi e il suo piccolo corpicino è stato immediatamente trasferito in elicottero al vicino ospedale di Brescia: purtroppo le ferite erano profonde e il tentativo dei medici di salvarla non è andato a segno. La piccola di 6 anni è morta questo primo pomeriggio, lasciando nella famiglia e in quel nonno che era con lei in quegli attimi tremendi, un vuoto tragico e impossibile da colmare.

ERA IN BARCA CON IL NONNO

La tragedia di Pasquetta sul Lago di Como ha al momento ben poche spiegazioni concrete: non si sa come sia scivolata la piccola bimba, non si sa se vi erano altri passeggeri sulla piccola barca al momento dell’incidente e si vi siano delle responsabilità particolari o se si tratti di un’estrema quanto tragica fatalità. Prima dell’elisoccorso, sul posto era arrivata una ambulanza: il codice rosso è stato subito riconosciuto ma per la piccola ormai stavano scorrendo gli ultimi istanti di vita dopo che le ferite alla testa erano troppo gravi per poter essere bloccate. Le forze dell’ordine ora sono al lavoro per provare a capirne di più sull’origine di questo incidente orrendo capitato al largo di Lezzeno a metà mattinata del giorno di Pasquetta. Secondo quanto riporta l’Ansa, la piccola barca stava effettuando una manovra per approdare ad un cantiere nautico della zona dove presumibilmente il motoscafo veniva conservato; in quella manovra la bimba ha battuto la testa e di fatto non si è più risvegliata.