A breve verrà approvata una delibera nel Comune di Roma, che prevederà fra le altre cose anche il rimpatrio assistito dei nomadi. In poche parole, i cittadini stranieri presenti sul territorio romano, che non hanno una fissa dimora (leggasi in particolare i Rom), verranno aiutati a fare ritorno nel loro paese di origine. Una decisione che ovviamente ha creato polemiche, e come scrive stamane IlFattoQuotidiano nella sua versione online, non è da escludere che tale mossa sia una sorta di mano tesa alla Lega e al suo leader, Matteo Salvini. In realtà, come spiegato da un esponente pentastellato del Comune di Roma al giornale di Travaglio, tale mossa potrebbe invece allontanare il numero uno del Carroccio: «Non penso c’entri molto – ha detto la fonte anonima – anzi, ci diranno che siamo troppo morbidi perché non li mettiamo forzatamente su un aereo. Ci contesteranno da destra e da sinistra. Ma noi andremo avanti perseguendo ciò che riteniamo giusto». Ed in effetti tale provvedimento ha già sollevato un gran polverone, visto che da una parte ci sono gli stessi nomadi scontenti, dall’altra, i gruppi di estrema destra, come Casapound, che pensano che si tratti di una soluzione troppo soft, e c’è poi chi si domanda dove verranno realmente mandati i nomadi, visto che molti di loro sono nati in Italia o hanno la cittadinanza italiana. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



RIMPATRIO ASSISTITO PER I NOMADI DI ROMA

Sono migliaia i rom che vivono in campi abusivi nella capitale, e a breve potrebbero diminuire di molto. La Giunta della sindaca Virginia Raggi, è infatti intenzionata ad approvare nei prossimi giorni, una delibera che prevederà anche il rimpatrio assistito degli stessi rom. Ad affermarlo all’agenzia AdnKronos, è stato il delegato alla Sicurezza, Marco Cardilli, che ha ammesso: «E’ in via di definizione una delibera che amplia le possibilità di estendere i progetti inclusivi del piano per il superamento dei campi rom anche ad altre forme di aiuto, tra le quali il rimpatrio assistito, che inizialmente non era previsto». Come scrive IlFattoQuotidiano.it, non si tratta del classico rimpatrio forzato messo in atto dallo stato italiano verso gli stranieri non accetti, ma di un’assistenza nei confronti degli stranieri che vogliono rientrare nel loro paese.



I NUMERI PREOCCUPANTI

Ovviamente tale provvedimento sta già facendo discutere, da ambo le parti. Al Camping River, campo abusivo da quasi 500 persone, è prevista una doppia manifestazione giovedì 26 aprile: da una parte sfileranno gli esponenti di Casapound, che diranno la loro contro il degrado, e dall’altra ci sarà invece l’Associazione Nazione Rom, che punta ad «opporsi al razzismo e agli abusi di stato e a protestare contro il ‘Piano Rom’ di Virginia Raggi ed il ‘tallone di ferro’ di fascismo e nazismo». Secondo gli ultimi dati, nei sei villaggi ufficiali di Roma, vivono 4.419 persone, ma i rom e i sinti in emergenza nella capitale sono quasi 7000. Di questi, più della metà sono italiani, perché aventi la cittadinanza o nati nel nostro paese.

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