Sant’Anselmo d’Aosta, la storia

Il giorno 21 aprile la Chiesa Cattolica e il mondo cristiano ricordano Sant’Anselmo d’Aosta. Stando alle fonti storiche, Anselmo nacque nel 1033. La sua famiglia era di estrazione nobile, ma era in un momento di grande difficoltà sotto ogni punto di vista, come quasi tutte le famiglie nobili lombarde in quel periodo storico. Sant’Anselmo tuttavia si curava poco di queste difficoltà di natura economica e aveva un atteggiamento decisamente positivo nei confronti della vita, grazie al fatto che fin da giovanissimo si era avvicinato al Signore e avevo scoperto la vocazione cristiana. Sant’Anselo, fin da giovane, dedicò gran parte del proprio tempo alla scoperta e alla comprensione della religione, rimanendo affascinato anche dalla possibilità di scoprire tante cose sul mondo circostante. Le materie nelle quali si impegnò di più furono tra le altre filosofia e teologia. Tuttavia la vita di Sant’Anselmo fu tutto tranne che semplice: basti pensare al fatto che a un certo punto il mondo ecclesiastico si accorse del suo potenziale sotto ogni punto di vista e alla fine divenne cardinale di Canterbury. Tuttavia dovette ben preso fare i conti con un cattivo rapporto con il re d’Inghilterra: alla fine fu costretto ad andare in esilio per non rischiare conseguenze molto negative. Il suo ritorno sul suolo inglese poté coincidere solo con il decesso di Guglielmo, a cui successe Enrico, il fratello. 



L’esilio e la morte

Tuttavia questo mutamento politico non giovò a Sant’Anselmo, il quale si ritrovò nel giro di poco tempo a dover fare ancora i conti con la necessità di allontanarsi dall’Inghilterra per le frizioni con il nuovo re, che erano insanabili così come quelle con quello precedente. Nonostante l’esilio e la impossibilità di fare ritorno in Inghilterra, Anselmo continuò a prodigarsi fino alla morte per la Chiesa e per portare avanti la parola di Dio. Stando sempre alle fonti, la sua vita terrena ebbe termine nel 1109, quando si era ritirato da pochi anni a vita privata. Anselmo venne canonizzato nel 1163[2] e proclamato dottore della Chiesa nel 1720 da papa Clemente XI. La figura di Sant’Anselmo viene ricordata particolarmente in Francia ed Inghilterra. In Italia è particolarmente venerato in Valle d’Aosta, tanto è vero che il 21 aprile in questa regione italiana si svolgono diverse processioni e sagre con cui lo si commemora e ricorda, anche a distanza di così tanto tempo dalla sua morte. Ovviamente questa non è l’unica figura che viene ricordata in questa giornata. Basti ad esempio citare la figura di San Corrado tra coloro che sono stati proclamati santi e quella di Bartolomeo Cervati per quanto concerne coloro che invece sono stati proclamati beati.

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