GERMANIA, ELETTA NAHLES NUOVA PRESIDENTE SPD
Due donne alla guida dei due più importanti partiti di Germania, tra l’altro al Governo insieme nell’ennesima riedizione della Grosse Koalition: Andrea Nahles è stata eletta questo pomeriggio nuovo Presidente della Spd, succedendo al dimissionario Martin Schulz, il vero sconfitto delle scorse Elezioni Politiche. È stata votata dalla plenaria dei socialdemocratici tedeschi con il 66,35% dei consensi, un’autentico successo per la 47enne anima di sinistra del partito: «La solidarietà è quello che più manca in questa società neoliberale globalizzata. Siamo onesti, questo vale anche per l’Spd. La solidarietà è un principio irrinunciabile per i socialdemocratici», sono le prime parole della Nahles dopo l’elezione nella riunione nazionale della Spd. Un partito in crisi che prova a puntare su un’anima non nuova ma comunque inedita alla guida della grande politica nazionale; e soprattutto una donna, per la prima volta nella storia della Spd (se avesse perso, comunque sarebbe stata eletta la sindaco di Friburgo, Simone Lange). Europeista con dei dubbi, forte testimonial di una rivoluzione digitale che «la politica non può ignorare. Voglio promettere di affrontare la sfida della rivoluzione digitate, di voler creare una cornice per una società più digitalizzata». (agg. di Niccolò Magnani)
NICARAGUA: SCONTRI PER RIFORMA PENSIONI, 25 MORTI
È in subbuglio l’opposizione e le manifestazioni sono sempre più tese e pesanti: avviene tutto in Nicaragua dove le ultime notizie che arrivano dal “fronte di guerra” sulle piazze di Managua parla tragicamente di 25 morti, 43 dispersi e almeno 20 arresti (dati del Centro nicaraguense per i diritti umani). Un bilancio tremendo dopo cinque giorni di scontri per la nuova riforma delle pensioni del Presidente Daniel Ortega proposta al governo giorni fa: stante la crisi (e i calcoli del Governo sudamericano), Ortega ha cercato di rilanciare la riforma previdenziale per «pareggiare il bilancio», scatenando l’ira della popolazione scesa subito in piazza con violentissimi scontri con la polizia. Tra le 25 vittime vi è anche un giornalista-attivista che in diretta Facebook stava commentando e mostrando le immagini della guerriglia: mentre si trovava con il suo smartphone vicino ad un bancomat, è stato raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco. Angel Gahona è piombato a terra e i soccorsi sono stati inutili, visto che è morto pochi istanti dopo. Il presidente Ortega ha fatto sapere di poter trattare perché «non ci sia più terrore per le famiglie nicaraguensi», anche se al tavolo per i negoziati siederanno solo gli imprenditori scatenando evidentemente la rabbia di pensionati e studenti. (agg. di Niccolò Magnani)
PRODI VA DAL PAPA E I LADRI LO “COLPISCONO”
Probabilmente i ladri sapevano – lo sapevano in tanti, va detto – che Romano Prodi sarebbe andato a Roma dal Papa con una folta delegazione di importanti personalità della Diocesi di Bologna. Con l’ex premier e consorte, c’erano anche Francesco Guccini, Pier Ferdinando Casini, le altre autorità politiche della città fino a Gianni Morandi che ha anche cantato in Piazza San Pietro per il Pontefice. Lo sapevano quasi tutti e forse per questo motivo i malviventi hanno agito praticamente indisturbati nella notte fra venerdì e sabato portandosi via un bel gruzzolo di oggetti preziosi dall’appartamento prossimo a Piazza Santo Stefano. La porta d’ingresso è stata forzata, elusi i sistemi di sicurezza e ora solo un corretto inventario compiuto a fondo da Prodi e sig.ra Flavia potrà stabilire con certezza cosa è stato rubato e cosa si è salvato. Di sicuro i ladri hanno “approfittato” della casa vuota ma l’ex premier può ben dirsi “salvo” grazie alla visita della folta Diocesi di Bologna dal Santo Padre Francesco. La Digos indaga ma il furto “semplice” sembra ancora l’ipotesi maggiormente sensata e condotta dalla Procura bolognese.
SVALIGIATA LA CASA DI PRODI A BOLOGNA
Romano Prodi e la moglie Flavia per fortuna non erano in casa la notte tra venerdì e sabato quando la loro casa a Bologna è stata svaligiata con un maxi furto che ha portato via la gran parte degli oggetti preziosi presenti nell’appartamento: la notizia data dal Resto del Carlino è arrivata ieri in serata, in seguito alla denuncia divenuta pubblica nel giro di poche ore. I ladri di sono infilati in casa quando nessuno della famiglia Prodi era presente e hanno rubato quadri, orologi di valore, monili e altri oggetti preziosi del valore complessivo di circa 30mila euro. L’ex premier e la moglie si sono “salvati” grazie a Papa Francesco: i coniugi Prodi infatti erano con una delegazione di Bologna in visita al Santo Padre in Vaticano. «La Digos, invece, è intervenuta per verificare se si trattasse di un semplice furto oppure di un atto finalizzato a qualcos’altro, visto che nei primi anni 2000 Prodi, allora al vertice della Commissione europea, finì in più occasioni nel mirino degli anarchici del Fai», spiega il Resto del Carlino. Al netto delle indagini, non vi sarebbero elementi che ricondurrebbero l’episodio criminale ad un’azione sovversiva. (agg. di Niccolò Magnani)
NUOVE PROVE DI INTETA TRA MOVIMENTO 5 STELLE E LEGA
Lo strappo di Berlusconi non è piaciuto sicuramente a Matteo Salvini ma ha permesso a Luigi Di Maio di lanciare dei “segnali d’amore” verso il leader del Carroccio. Oggi il politico campano e capo politico del MoVimento 5 Stelle, parlando con i giornalisti dal salone del mobile ha affermato che con la Lega può essere fatto un ottimo lavoro, prova ne è la convergenza raggiunta per le presidenze di Camera e Senato. Adesso in vista delle nuove consultazioni che probabilmente deciderà il capo dello Stato, tocca a Matteo Salvini decidere se scaricare lo scomodo alleato e affidarsi ad un governo a matrice Grillina. Da parte sua Berlusconi come sovente gli accade puntualizza le affermazioni fatte ieri, sottolineando che con la Lega Nord La sintonia e totale.
SPARATORIA IN ARABIA SAUDITA, COLPEVOLE UN DRONE GIOCATTOLO
Si temeva un golpe yemenita in realtà era solo ed esclusivamente un drone giocattolo che ha portato a una sparatoria davvero incredibile con la decisione di mettere in salvo il re Salman. Ci troviamo a Riad, capitale dell’Arabia Saudita, dove il noto personaggio politico era stato nascosto in un bunker militare protetto per evitare ulteriori ripercussioni. Secondo alcune fonti che arrivano dall’agenzia saudita ufficiale Spa pare che i diversi colpi di pistola siano stati esplosi proprio verso questo giocattolo che si stava avvicinando minaccioso al palazzo reale. Al momento sembrano per fortuna non esserci feriti e nemmeno danni di nessun tipo. Sicuramente ci sarà un’inchiesta su quanto accaduto.
LA COREA SOSPENDE I TEST NUCLEARI
Importante apertura del dittatore della Corea del Nord Kim Jong un, il presidente parlando con un’agenzia di stampa ha affermato che da oggi il suo paese non effettuerà più test nucleari. Per Kim è acclarato ormai la potenza nucleare dello stato da lui presieduto, non servono per questo motivo altri test. In verità l’affermazione è una mano tesa verso gli Stati Uniti d’America che da sempre avevano chiesto, prima di intavolare qualsiasi negoziato, la sospensione dei test nucleari. Com’era prevedibile immediato il tweet di Donald Trump, con l’inquilino dello studio ovale che esulta per quello che di fatto è un riconoscimento della sua politica estera.
PER EPISODIO DI BULLISMO A LUCCA DECISA PUNIZIONE ESEMPLARE
Il consiglio d’istituto del Itc “Carrara” su richiesta del consiglio di classe ha deciso la bocciatura di tre ragazzi facenti parte del gruppo che hanno prima attaccato e poi umiliato un docente in classe. Decisa inoltre per altri due la sospensione fino al prossimo 19 maggio, ma non l’esclusione dagli scrutini, l’ultimo ragazzo stante la sua buona condotta passata è stato invece perdonato. La punizione che vuole essere una punizione esemplare, era stata richiesta direttamente dal ministro dell’istruzione Fedeli. Intanto ieri la polizia di stato ha perquisito l’abitazione dei sei, ponendo sotto sequestro sia gli abiti che si vedono nei video diventati virali, che il casco con il quale uno dei sei aveva ripetutamente colpito il professore, in arrivo probabilmente una denuncia per concorso in violenza privata e minaccia.
SERIE A, SALE L’ATTESA PER JUVENTUS NAPOLI
Una partita che vale una stagione, questa in verità lo scontro diretto al vertice tra La Juventus è il Napoli, scontro che si giocherà domani nella città della Mole. I ragazzi di Sarri sono arrivati a Torino insieme a 2000 tifosi, ben consci che devono per forza vincere se vogliono continuare a sperare nel tricolore. Un eventuale sconfitta potrebbe infatti mettere la parola fine al campionato della massima serie, un pareggio invece non servirebbe a nessuna delle due squadre, che si ritroverebbero invischiati in un finale di campionato ad altissima tensione. Da parte loro gli allenatori ostentano una calma serafica, la partita si terrà alle 20:45, in un Allianz Stadium pieno in ogni ordine di posti.
SERIE A, CLAMOROSO STOP DEL MILAN IN CASA COL BENEVENTO
Il risultato shock di ieri è sicuramente quello che arriva dal posticipo Milan Benevento. I rossoneri erano stati i primi a far fare un punto ai giallorossi nella loro storia in Serie A, tutti ricorderanno infatti il pareggio 1-1 dello scorso dicembre quando fu Brignoli a pareggiare al minuto 95 con uno strepitoso gol di testa. Stavolta però accade qualcosa di ancora più clamoroso, se possibile, e cioè quello della prima vittoria in trasferta della squadra giallorossa. La rete decisiva viene siglata nel primo tempo da Iemmello, nella ripresa inutile l’assedio rossonero che si produce solo nella traversa colpita da Kessie. La giornata di anticipi si era aperta con il 3-0 rifilato dalla Roma allo Stadio Paolo Mazza. I giallorossi avevano aperto la gara con un autorete di Vicari. Nella ripresa poi la squadra di Eusebio Di Francesco era riuscita a mettere i sigilli sul match con i gol di Nainggolan e Schick. Nel pomeriggio il Sassuolo supera la Fiorentina, ancora una volta in dieci per un rosso, grazie a un gol di Matteo Politano.