Bruttissimo weekend di paura per una coppia gay in quel di Roma. I due ragazzi infatti, sono stati brutalmente aggrediti dal branco mentre passeggiavano a Trastevere. L’ennesimo episodio di omofobia quindi, si consuma ancora una volta nel nostro Paese sotto gli occhi della gente che assiste inerme di fronte a brutalità di questo tipo. La denuncia è partita da Gay.it e Imma Battaglia. “Dopo essere stati accerchiati, aver ricevuto calci e pugni, i due sono scappati da questa insensata furia omofoba – denuncia Gay.it – hanno chiamato il 113 e sono corsi in ospedale, con un referto medico che parla di escoriazioni e un orecchio perforato. Domani mattina, passato lo choc, scatterà la denuncia ai carabinieri”. Dopo lo sconforto generale, sono anche arrivate le condivisibili parole della Battaglia: “Che tristezza, una città ‘capitale del degrado urbano’, del razzismo e dell’omofobia, specchio di un paese alla deriva, -scrive sui social – A voi branco di omofobi, dico: noi non vi temiamo, non ci fate paura; noi non ci nascondiamo più e oggi più che mai è tempo di Gay pride!”.
Coppia gay aggredita a Trastevere: lo segno di Battaglia-Cirinnà
Dopo la denuncia, Imma Battaglia parla anche al sindaco di Roma, Virginia Raggi: “Prendi esempio dalla tua collega Chiara Appendino e batti un colpo contro l’omofobia, partecipa al Gay Pride a Roma, condanna questo gesto e convoca subito associazione per un piano contro l’omofobia!”. La sindaca poi, ha detto la sua su Twitter: “A Trastevere vile aggressione ad una coppia gay. Tutto ciò è inaccettabile. Episodi come questi offendono Roma e tutti i suoi cittadini”, ma non ha avanzato alcuna proposta politica a riguardo. E così, mentre attendiamo che il nuovo Governo si formi, casi di questo tipo continuano ad essere brutalmente messi in ombra, di fronte ad una politica che sembra non volersene occupare. Marco e Federico (così si chiamano i due ragazzi aggrediti), sono stati picchiati venerdì sera da un branco composto da dieci malviventi.
Anche Monica Cirinnà nelle ultime ore si è espressa in merito: “Ancora un’aggressione omofoba a Roma. Due persone non possono camminare tenendosi per mano che vengono selvaggiamente picchiate. La legge sulle unioni civili ha portato un riconoscimento legale e sociale alle coppie dello stesso sesso eppure sopravvivono ancora pericolose manifestazioni di grave e violenta regressione culturale. Serve un intervento forte e inequivocabile della cittadinanza e delle massime istituzioni, anche quelle capitoline, perché sia assicurata la sicurezza e venga promossa la cultura della diversità”.