Dopo la tragedia, sopraggiunta in seguito alla morte di un anziano 78enne travolto da un cavallo, arriva anche il momento delle critiche e della rabbia per quanto accaduto nel corso della tradizionale Corsa dei Buoi di Chieuti, in provincia di Foggia. Francesco Fortinguerra, portavoce della campagna contro la manifestazione promossa da Comitato Europeo Difesa Animali onlus ha commentato, come riporta FoggiaToday: “Siamo stati, purtroppo, facili profeti”. Nel corso degli anni le polemiche su quella corsa vista non positivamente dagli animalisti, non sono mai mancate, fino all’ultimo tragico epilogo. I loro appelli però, come spiega Fortinguerra, non sarebbero mai stati ascoltati dal Prefetto, né da Asl e sindaco. Secondo l’ordinanza del Ministero della Salute del 21/7/2011 sulle manifestazioni in cui vengono impiegati equidi al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati, è previsto che “il percorso deve essere protetto con adeguate paratie, tali da attutire eventuali impatti o cadute”. Dai filmati che immortalano la tragedia, però, è evidente come “fosse assolutamente prevedibile che un cavallo scosso o un incidente con un carro avrebbe potuto creare problemi”. La situazione di pericolo, spiega ancora Fortinguerra era più che certa, così come i maltrattamenti ai buoi. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



MANIFESTAZIONE FINITA IN TRAGEDIA

Un uomo di 78 anni è morto ieri, durante la corsa dei buoi, il tradizionale appuntamento annuale che si tiene a Chieuti, in provincia di Foggia. L’anziano era presente in prima linea per assistere alla manifestazione quando è stato tragicamente travolto da un cavallo lanciato ad alta velocità e che poco prima aveva disarcionato il cavaliere. Una volta finita a terra, la vittima è stata ulteriormente schiacciata da alcuni buoi. Come spiega Il Fatto Quotidiano nel ricostruire il drammatico episodio, il 78enne originario della provincia di Campobasso, Campomarino, sarebbe giunto ancora vivo in ospedale dove però è deceduto poco dopo a causa delle gravi lesioni riportate. Ai Carabinieri spetterà il compito di accertare se sono state osservate tutte le opportune misure di sicurezza e quali sarebbero state le responsabilità della vittima: non si esclude che proprio lo spettatore sia stato fin troppo imprudente nell’avvicinarsi al punto di passaggio di cavalli e buoi. Insieme all’anziano, infatti, anche altri spettatori si sono avvicinati pericolosamente alla corsa. Al vaglio di chi ora è chiamato ad indagare, anche la veridicità sul disarcionamento del fantino.



LA MANIFESTAZIONE: TRADIZIONE E POLEMICHE

La tradizionale manifestazione che prevede la corsa di cavalli e buoi si tiene tutti gli anni in onore di San Giorgio Martire. Come spiega Today.it, tradizione vuole che proprio durante la “Cavalcata dei buoi” ci sia un carro carico di rami di lauro, trainato da quattro coppie di buoi. La gara ha inizio in aperta campagna e dopo aver fatto girare i carri su se stessi, i cavalli li trascinano, galoppando, fino all’arrivo in paese per una distanza di circa 4 chilometri e mezzo. Insieme ai carri, corrono anche i partecipanti alla manifestazione che incitano i propri campioni mentre un gruppo di uomini a cavallo pungolano i buoi con dei bastoni. La corsa, conosciuta come “Carrese”, nei passati anni, come rivela Il Fatto online, era già stata oggetto di polemiche per presunti maltrattamenti degli animali e per questo nei giorni scorsi, il sindaco di Chieuti aveva emesso un avviso alla cittadinanza ribadendo il rispetto “della tutela e del benessere degli animali e della sicurezza pubblica” e condannando “la presenza indisciplinata” da parte di alcuni partecipanti nonostante le ordinanze di divieto di “numerosi motoveicoli non autorizzati circolanti in prossimità della cavalcata e tra i carri e costituenti pericolo per l’ordinato svolgimento della manifestazione”.