Era definito negli ambienti della politica come “il cervello più lucido della Dc”: è morto nella sua abitazione di Roma nord Giovanni Galloni, storico rappresentante della Democrazia Cristiana, più volte ministro e anche vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura (Csm). Un addio importante nel mondo della Prima Repubblica, un esponente di rilievo che fece spesso da “tramite” per le varie anime interne della “Balena Bianca” da Andreotti e Moro, profondo uomo di cultura e di fede è stato ed è ancora per tutti gli “eredi” della Dc uno dei maggiori ispiratori. Nei due libri scritti “Trent’anni con Aldo Moro” e “Giuseppe Dossetti profeta del nostro tempo“ Galloni ha saputo raccontare le due anime della Democrazia Cristiana, ovvero la sacralità della Dottrina sociale della Chiesa e insieme il rispetto e il valore della Carta Costituzionale di cui lui fu un grande “estimatore”. «Certamente vengono da lì i valori e le regole di cui abbiamo bisogno per vincere non soltanto la corruzione ma anche la più estesa malattia politica che sta mettendo a dura prova l’Italia», disse di quel libro Beppe Pisanu in una intervista sul Corriere della Sera.
L’ADDIO AI FIGLI NINO E MATTEO
Fu tra i fondatori della corrente di sinistra della Democrazia cristiana, tra i migliori amici di Aldo Moro e più volte ministro dell’Istruzione sia nei governi Goria (dal 1987 al 1988) che nell’esecutivo De Mita (1988-1989); per 4 anni poi fu anche il vicepresidente e membro del Csm, oltre che in epoca più recente (era il 2009) fu tra i fondatori del Movimento Sinistra cristiana-Laici per la giustizia. Nel ricordare più volte l’amico ucciso nel celebre sequestro delle Brigate Rosse, Galloni amava ripetere che «Moro in un discorso una settimana prima del rapimento mi disse che “La mia preoccupazione è questa: che io so per certa la notizia che i servizi segreti sia americani che israeliani hanno infiltrati nelle Br ma noi non siamo stati avvertiti di questo, sennò i covi li avremmo trovati”». Nelle sue lezioni di politica e giurisprudenza, Galloni ripeteva spesso che finita l’epoca dei partiti ideologici (Pci, Dc, Psi ecc) bisognava assolutamente tornare alla cultura politica della Carta Costituzionale o ci saremmo arresi allo stallo e al caos politico. Galloni lascia una famiglia che lo adorava, in particolare modo i due figli Nino (noto e stimato economista) e Matteo, un sacerdote che a Firenze ha fondato anni fa la comunità Amore e Libertà per accogliere bambini poveri, malati e sotto disagio inviati dai Centri Sociali.