Va fatto un appunto dopo l’enorme sequestro di 500 kg di pesce a Catania sui ristoranti giapponesi. Non si può assolutamente fare generalizzazioni, ma bisogna stare attenti e cercare di capire quali sono i motivi per dubitare di quello che ci viene portato in tavola. Tra i segreti c’è a vantaggio della clientela il fatto che il sushi di solito viene preparato a vista nei ristoranti giapponesi, sarà importante valutare il livello di igiene del bancone che spesso risulta avere i taglieri pronti a cambiare colore da quello bianco originario. Il sushi poi una volta che arriva a tavola può essere studiato con attenzione e anche al tatto se risulta essere appiccicoso e non ha un colore vivo potrebbe essere vecchio e riutilizzato. Ovviamente avere confidenza con i luoghi che si frequentano, evitando di correre rischi improvvisi, ci porterà a mangiare con più tranquillità nei posti dove andremo a gustare il nostro piatto di sushi.



SEQUESTRATI 500 KG DI PESCE A CATANIA

Torna l’allarme legato ai ristoranti di sushi in Italia, stavolta la città colpita è Catania dove sono stati sequestrati 500 kg di pesce congelato e scaduto. La Guardia Costiera ha lanciato un’operazione denominata ”Sol Levante” alla quale ha lavorato anche il Dipartimento di Prevenzione Veterinario dell’Unità organizzativa del territorio. I più noti locali di cucina giapponese della città siciliana sono stati considerati non a norma e sono stati soggetto dopo le ispezioni di sanzioni pecuniarie e anche del sequestro della merce con grande preoccupazione per i clienti. In alcuni casi è arrivata anche la denuncia nei confronti dei titolari dei ristoranti in questione. In particolare tra i prodotti congelati scaduti c’erano salmone, tonno pinna gialla, spada, polpi e gamberi. Una notizia che lancia nuovamente l’allarme sui ristoranti all you can eat dove con pochi soldi si possono mangiare quantità importanti di pesce.

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