Dopo che sembra essere oramai saltata la manifestazione unitaria di domani a Roma, in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile, a seguito della rinuncia da parte della Comunità ebraica capitolina, è arrivata la replica da parte dell’Anci: come è noto è stata la presenza di simboli e bandiere palestinesi a portare alla dura presa di posizione e a scatenare la polemica su un evento sul quale anche il Campidoglio aveva chiesto unità, evitando strumentalizzazioni. “Tutti i partecipanti al corteo accolgano con il dovuto rispetto i simboli di ogni formazione combattente e partigiana” si legge in una nota dell’Anpi che, quindi, ha deciso di non fare alcun passo indietro. Inoltre l’Associazione si è detta pure “sinceramente sorpresa” per la rinuncia da parte degli esponenti delle comunità ebraiche romane a una unità che, in vista della giornata del 25 aprile, era stata faticosamente raggiunta. (agg. R. G. Flore)
EMILIO GENTILE, “OBLIO COLLETTIVO”
Intervistato da Askanews alla vigilia della Festa di Liberazione del 25 aprile, lo storico Emilio Gentile ha provato a “leggere” tra i vari fatti e i vari contrasti di questi ultimi anni attorno a questa data divenuta di colpo, di nuovo, divisivi su molti fronti. «Penso che dovremo leggere i giornali il 26 aprile per capire cosa è successo il 25 aprile. Ormai da anni la celebrazione registra solo gli scontri fra alcuni gruppi di partigiani dell’Associazione nazionale partigiani e gruppi di neofascisti che contestano la celebrazione; ma non abbiamo più, come è accaduto per decenni dopo il 1945, intere pagine dei giornali dedicate alle celebrazioni», spiega il professore attaccando le istituzioni di essersi, negli anni, troppo “dissolte” nella cronaca. Una festa che ha perso la sua radice e carica emotiva, spiega ancora Gentile, «Avrebbe dovuto essere una data fondamentale perché segna la liberazione del paese dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista, la fine della seconda guerra mondiale, e la premessa di quella che sarà dal 1946 la Repubblica italiana. E invece come tutte le solennità civili di questo paese – il 2 giugno, il 4 novembre, il 17 marzo, data dell’Unità d’Italia – anche il 25 aprile sembra si sia dissolto in un oblio collettivo», conclude il professore ai colleghi dell’Askanews, alla vigilia dell’ennesimo scontro tra Comunità Ebraica e Palestinesi nella città di Roma (in passato era già successo ma a Milano). (agg. di Niccolò Magnani)
COMUNITÀ EBRAICA, “NO CORTEO UNITARIO CON PALESTINESI”
Non ci sarà la comunità ebraica a Roma, per i festeggiamenti di domani, 25 aprile. A comunicarlo è stata la stessa, tramite una nota diffusa in queste ore, in cui spiega i motivi della sua assenza. Nella capitale era in programma il corteo unitario, ma per l’occasione ci saranno anche gli esponenti palestinesi che sfileranno con kefieh e bandiere, cosa che ha fatto andare su tutte le furie gli ebrei: «L’Anpi, nonostante gli accordi – sottolinea la Comunità Ebraica – non ha voluto prendere una posizione ufficiale e definitiva in merito a presenze organizzate di associazioni palestinesi e filopalestinesi con simboli estranei allo spirito del 25 aprile». Domani la comunità sarà alle 9:30 alle Fosse Ardeatine, mentre alle 10 sarà in via Tasso per ricordare la liberazione dell’Italia: «L’equidistanza tra i simboli di chi combatteva con i nazisti e quelli della Brigata Ebraica – ha aggiunto la Comunità – é inaccettabile e antistorica e se l’Anpi non ha la forza e la volonta’ di delegittimare la presenza di questi gruppi viene meno il senso di una manifestazione unitaria». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
I FATTI DEL 25 APRILE
25 aprile, Anniversario della Liberazione d’Italia: in programma domani, in tutta Italia, cortei e manifestazioni per celebrare la Resistenza. Festa nazionale della Repubblica italiana che ricorre il 25 aprile di ogni anno: un anniversario fondamentale per la storia del nostro Paese, che assume un significato particolare dal punto di vista politico e militare. La celebrazione infatti è il simbolo della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica attuata dalle forze partigiane nel corso della seconda guerra mondiale a partire dall’8 settembre del 1943, contro il governo fascista della Repubblica Sociale italiana e l’occupazione dei nazisti. Il 25 aprile del 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) proclamò l’insurrezione generale di tutti i territori occupati dai nazisti, ordinando alle forze partigiane del Nord Italia di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendo la resa. L’istituzione della festa nazionale avvenne l’anno successivo, il 22 aprile del 1946, su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi.
25 APRILE, ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE D’ITALIA
Domani 25 aprile 2018 l’Anniversario della liberazione d’Italia verrà festeggiato, come già sottolineato, in tutta Italia ed in particolare a Roma. Le celebrazioni saranno aperte dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: alle ore 9.00 si recherà all’Altare della Patria per la cerimonia di omaggio alla tomba del Milite Ignoto. Come sottolinea Repubblica, il corteo dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) partirà alle 9.30 da via Genocchi e arriverà a Porta San Paolo: si alterneranno gli artisti della Scuola Popolare di Musica di Testaccio, Nicola Alesini al sax e gli attori Eugenio Banella e Livia De Luca. Ma non solo: in programma il 73esimo Gran Premio della Liberazione U23, una gara ciclistica che si sviluppa in sei chilometri. E ancora numerosi appuntamenti: previsto inoltre il terzo GP della Liberazione Pink. Diverse attività per le famiglie: all’Eur torna Sport in Famiglia, mentre a Testaccio si tiene T/Festaccio-Fermenti in t/festa: concerti, mostre, visite guidate, proiezioni e molto altro.