E’ morto ieri sera all’età di 93 anni Mario Galbusera, presidente onorario e fondatore dell’omonimo biscottificio di Cosio Valtellino (Sondrio), di cui è stato alla guida per 60 anni. Una passione, quella per i biscotti, che ha caratterizzato tutta la vita di Galbusera, fin da quando giovanissimo figlio di pasticcieri, decise di fare del laboratorio artigianale del padre Ermete una grande azienda. Come riferito dall’Ansa, Mario Galbusera ultimati gli studi da ragioniere e dopo un breve periodo alla Bocconi di Milano è riuscito insieme al fratello Enea nell’impresa di rendere il marchio Galbusera uno dei più celebri nel panorama dell’industria dolciaria. Inoltre nel 2002 era stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro. Come ricorda Lecco Today, Mario Galbusera ha creato due nuove linee di prodotti, che tuttora rappresentano il 40% dell’intera produzione del biscottificio: la linea ‘Speciali salute’ nel 1999 e quella ‘Biologici’ nel 2000. (agg. di Dario D’Angelo)



Governo, mandato esplorativo a Roberto Fico

Oggi il Presidente della Camera Roberto Fico incontrerà le delegazioni del Partito Democratico e del MoVimento 5 Stelle. Toccherà prima ai dem: alle ore 14.30 è previsto l’incontro con la delegazione del Pd. Alle 18 invece è previsto quello con gli esponenti del M5s. Dopo il fallimento col mandato esplorativo affidato al Presidente del Senato Alberti Casellati, il capo dello Stato Mattarella ha conferito a Fico i poteri per provare a formare un governo M5s-Pd. Nessun mandato ampio, come invece si era parlato nei giorni scorsi, ma uno molto definito con una ricerca dei voti a sinistra del Parlamento. Fico dovrà riportare il risultato dei suoi colloqui entro giovedì. L’incarico potrebbe essere il prologo di un governo a matrice Grillina, con l’appoggio insostituibile di Renzi e company. Fico nella la sua prima dichiarazione all’uscita dello studio del Presidente della Repubblica ha sottolineato che bisogna ripartire dai programmi.



Trascritto all’anagrafe il primo figlio di una coppia di fatto

È stato trascritto stamani presso gli uffici comunali di Torino il primo bimbo nato all’interno di una coppia di sole donne. La trascrizione unica nel suo genere in Italia, è stata firmata direttamente dal primo cittadino della città della Mole, Chiara Appendino. Alla registrazione, oltre alla Appendino, erano presenti anche l’assessore alle Famiglie, Marco Giusta, e quella all’anagrafe, Paola Pisano, tutti gli amministratori hanno espresso la soddisfazione di essere il primo comune in Italia ad aver scelto questa strada, e l’augurio che le altre municipalità del bel paese possano seguire il loro esempio. Felicissime com’era comprensibile le due madri, entrambe hanno comunicato che presto faranno istanza per il doppio cognome, parlano di un riconoscimento di uguaglianza e non certo di un privilegio. Subito dopo la registrazione la Appendino ha dichiarato: «Speriamo di aver generato, anche con il supporto del Coordinamento Torino Pride, l’avvio di un percorso che adegui l’attuale sistema normativo all’evolvere della società civile. È una di quelle giornate per cui vale davvero la pena ogni goccia di energia spesa per fare politica».



Il centrodestra unito vince in Molise

Una coalizione formata da ben 9 sigle di centrodestra ha trionfato in Molise, portando il suo candidato il neo governatore Donato Toma a vincere in maniera inequivocabile le elezioni. Le elezioni che servivano a testare la tenuta del partiti ha sottolineato un calo del movimento cinque stelle, che ha lasciato sul terreno oltre un punto percentuale. Mai prima d’ora le elezioni regionali in Molise avevano avuto eco nazionale: ma in questa fase delicata, durante la quale gli equilibri per la formazione di un nuovo governo sono instabili, c’è stato grande interesse per questo voto regionale. Immediata la soddisfazione dei vertici della coalizione vincente, con Berlusconi che reclama la leadership per Salvini per l’incarico di presidente del consiglio. Da parte sua il leader della Lega impegnato in un convegno post elettorale manda un messaggio a Mattarella, consigliando al capo dello stato di fare presto ad individuare una persona che possa assumersi l’onere della creazione di un nuovo esecutivo.

Fiocco azzurro per la casa reale inglese

Ieri esattamente alle 11:01 ora di Londra è venuta alla luce il terzogenito della coppia formata dal principe William e da sua moglie Kate Middleton. Il bimbo che come ha sottolineato un comunicato stampa dell’ospedale, sta benissimo è nato al termine della terza gravidanza della principessa. Il parto al quale ha assistito anche il principe è andato benissimo, e anche la madre non ha avuto nessun tipo di problema, se non quelli normali legati alla gravidanza. I bookmakers inglesi già speculano sul nome del nascituro, nome che dovrebbe ripercorrere le tradizioni inglesi. Alla coppia sono arrivate immediatamente le felicitazioni della regina madre una regina che ieri ha compiuto 92 anni di età, ma che sembra godere ancora di un’ottima salute. Il nuovo principe è ora il quinto nella linea di successione al trono britannico, preceduto dalla sorellina Charlotte, dal fratellino George, dal padre William e dal nonno Carlo. 

La Roma prepara la semifinale di Champions League

Dopo aver espletato facilmente la pratica Spal nell’anticipo di campionato di sabato, la Roma è attesa dalla gara di andata in Champions contro il Liverpool. In campionato gli inglesi sono stati costretti al pareggio dal WBA con il punteggio di 2 – 2. Ad Anfield l’uomo da temere maggiormente sarà l’ex, Salah, che in questa stagione fantastica per lui, ha già segnato 41 reti tra cui una delle 2 dell’ultimo turno di campionato. Di Francesco sa che i suoi uomini lo conoscono bene, ma avrà senza dubbio preparato delle mosse tattiche per fermare o quanto meno rallentare l’egiziano, e punta ad ottenere un risultato utile già nell’andata. Ma il Liverpool comunque non è solo Salah: «Non possiamo basarci su un calciatore solo. Per quanto riguarda la preparazione della gara, abbiamo un’attenzione sui più forti, ma non puntiamo un giocatore solo». Dello stesso avviso a Kolarov: «Non credo che se fermiamo Salah o un altro giocatore vinciamo, sono sicuro che dovremo giocare da squadra per fare grandi cose. Hanno altri giocatori, giocano a ritmo altissimo, dovremo stare attenti a tutti».

La sfida scudetto è del Napoli

Con il successo ottenuto all’Allianz Stadium il Napoli ha riaperto definitivamente la lotta per lo scudetto. La formazione di Sarri ha risolto nel finale la sfida contro una Juve che sembrava volersi accontentare del pareggio per lasciare immutata la distanza di 4 punti in classifica a 4 giornate dalla fine. Il colpo di testa di Koulibaly ha regalato ancora chances ai partenopei che si trovano a – 1 con un calendario più facile rispetto ai rivali nelle ultime 4 gare stagionali. La Juventus ha mostrato per la prima volta la stanchezza, dovuta anche al grande impegno in tre competizioni, e non è mai riuscita ad effettuare un tiro in porta con l’attacco che è risultato spuntato, anche se ha colpito il palo con una punizione di Pjanic deviata dalla barriera. Per il Napoli una partita di grande grinta e la soddisfazione di un ritorno a casa accolto da una moltitudine di tifosi all’aeroporto.  

Nel GP delle Americhe trionfa Marquez

Dopo la retrocessione di tre posizioni in griglia al termine delle prove ufficiali, sempre per motivi disciplinari, Marc Marquez ha confermato di essere il più forte sulla pista di Austin dove ha vinto per ben 6 volte consecutive. Per lui è anche il primo successo stagionale ed ora la classifica della MotoGP lo vede in seconda posizione, staccato solo di un solo punto da Andrea Dovizioso che con la sua Ducati si è classificato invece in quinta posizione. Prima di lui altri due italiani, Valentino Rossi, che ha chiuso al quarto posto, e Andrea Iannone, sul gradino più basso del podio, mentre la seconda posizione è stata conquistata da Maverick Vinales che scattava dalla pole position per la penalizzazione di Marquez. Dopo un avvio combattuto nei primi giri, il piloto spagnolo della Honda è stato bravo ad allungare e la lotta si è trasferita subito dietro con Vinales e Iannone, che ha riportato in alto la sua Suzuki.  

A Montecarlo è ancora Nadal

Undicesimo titolo per Rafa Nadal sulla terra rossa di Montecarlo. Il tennista spagnolo, che in questa settimana va all’assalto anche dello stesso numero di titoli a Barcellona, sempre sulla terra rossa, ha battuto in finale il giapponese Kei Nishikori in due soli set in poco più di 90 minuti. Per il giapponese la consolazione di rientrare tra i primi 30 in classifica ATP. Per Nadal si tratta della vittoria numero 76 in un torneo internazionale e della numero 31 in uno del circuito Master 1000. Nadal, insomma, è tornato. Dopo essersi curato al ginocchio, mentre Roger Federer si prendeva temporaneamente lo scettro di numero 1 del ranking, è risbocciato. Dove può arrivare? A 31 anni, in teoria, potrebbe giocare ancora tanto provando a prendere i record che gli mancano e in particolare quello che Federer detiene negli Slam (20). Ma l’intensità del tennis moderno potrebbe incidere sul fisico.

 

Lazio e Inter rispondono alla Roma

Se la lotta per il titolo è sempre più combattuta tra Juventus e Napoli, anche quella per gli altri due posti in Champions League non accenna a perdere di interesse con la Lazio e l’Inter che hanno replicato al successo della Roma di sabato con altrettante vittorie domenica nelle sfide con la Sampdoria ed il Chievo. In classifica le tre squadre sono sempre racchiuse in un solo punto, 67 per la coppia romana e 66 per l’Inter, e già nel prossimo turno si potrebbero chiarire di più le cose, con l’Inter che ha il compito più difficile, in casa contro la Juventus, mentre la Lazio va a Torino contro i granata e la Roma ospita il Chievo all’Olimpico. Destini incrociati per queste squadre: l’Inter ospita la Juventus, che deve vincere per tenere a distanza il Napoli, ma in nerazzurri devono vincere, perché la Lazio proverà a fare lo stesso contro l’altra squadra di Torino e così la Roma che invece affronterà i clivensi.