Una violenta scossa di terremoto ha fatto tremare il Molise e tutta la costa adriatica. Ora c’è paura per la nuova faglia. «Mi sono sentito con un esperto di Napoli, ci preoccupa questa nuova faglia. In via precauzionale nella giornata di domani le scuole in paese resteranno chiuse», ha dichiarato il sindaco di Palata, Michele Berchicci. Sono diversi i Comuni che hanno disposto la chiusura delle scuole. Ad Acquaviva è stata disposta quella della scuola elementare. Lo ha deciso il sindaco Francesco Trolio, «a causa dell’evento per il quale la popolazione è rimasta sensibilmente shockata e che pertanto per poterla tranquillizzare c’è bisogno di vari controlli da parte dell’ufficio Coc, controlli che richiederanno sicuramente tempo». Il Comune di Acquaviva ha deciso di andare «incontro alla paura dei ragazzi in ambienti chiusi, per la pubblica incolumità delle persone, e quindi ha disposto la chiusura della scuola», anche se la scuola elementare «è modernissima, è antisismica, è stata realizzata con i fondi del terremoto 2002 di San Giuliano ed è stata inaugurata una decina di anni fa». (agg. di Silvana Palazzo)



INGV: “RICORDA QUELLO DI SAN GIULIANO DI PUGLIA”

La forte scossa di terremoto di magnitudo 4.2 avvenuta stamane in Molise è stata avvertite anche in alcune zone al confine con la Puglia. Lo afferma la Protezione civile regionale pugliese che ha avviato le verifiche. Alcune persone hanno infatti chiamato i numeri di emergenza per segnalare l’evento, ma la situazione è subito tornata alla normalità dopo qualche attimo di paura. Per il presidente dell’Ingv Carlo Doglioni si tratta di un evento nuovo: anche la faglia segue un comportamento diverso rispetto ai terremoti della sequenza di Amatrice, perché è più profonda e segue un movimento orizzontale. Il terremoto di oggi ricorda invece quello di San Giuliano di Puglia del 2002 con magnitudo 5.7. «Entrambi i terremoti sono stati generati da meccanismi simili e sono stati abbastanza profondi», ha spiegato Doglioni. Un elicottero dei vigili del fuoco, come riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, ha sorvolato il grande bacino artificiale di Guardialfiera, che fornisce acqua a tutto il basso Molise. (agg. di Silvana Palazzo)



ROSSKOPF: “NON COLLEGABILE A QUELLI IN ABRUZZO”

Una scossa avvertita in modo fortissimo, hanno detto gli abitanti del Molise, ma che in realtà è stata generata a 31 chilometri di profondità, piuttosto elevata, cosa che dovrebbe attutire quanto accade in superficie. La professoressa Carmen Rosskopf, contatta da Ilsussidiario.net, geologo dell’università di Campobasso, spiega che la profondità e quanto si è avvertito in superficie dipendono dalla tipologia delle strutture che generano il sisma, attualmente in fase di valutazione. “Si può però dire con sicurezza che il sisma avvertito in Molise non è collegabile con i recenti terremoti in Abruzzo, in quanto non condividono gli allineamenti e le sorgenti sismogenetiche”. Questo sisma, ci ha detto ancora, “fa riferimento agli allineamenti di tipo garganico e alla tettonica di quella zona, anche se al momento si è ancora in fase di ipotesi”. Zona garganica che è anch’essa una zona sismica elevata come praticamente tutta l’Italia che si affaccia sull’Adriatico. La dottoressa Rosskopf ha poi proseguito spiegando che “nonostante si sia in fase di scosse di assestamento di magnitudo minore come sempre in questi casi, questo non esclude il fatto che si possano registrare altri sisma della magnitudo di stamattina”. Un sisma di magnitudo 4.2 che fortunatamente non ha provocato danni a cose e persone: “La profondità del sisma è stata rilevata a molto a fondo, cosa che dovrebbe attutire l’impatto in superficie, ma non è detto perché dipende dalla tipologia delle strutture che lo generano e da come si evolve lo sciame sismico cominciato prima della grande scossa. Come il tutto si sia combinato dovrà essere valutato. E’ chiaro che dipende anche dalla morfologia del territorio, il sisma è avvenuto nel basso Molise, zona basso collinare sui 400-500 metri e valli poco incise, quindi non ci sono fattori che tendono ad amplificare i terremoti, per questo probabilmente non ci sono stati crolli”. (Agg. di Paolo Vites)



SINDACO TERMOLI: “NO DANNI O FERITI”

Per fortuna sembra confermarsi quanto andavamo dicendo pochi minuti dopo il terremoto in Molise con le poche informazioni che avevamo in mano: non ci sarebbero particolari danni e soprattutto feriti dopo la maxi scossa avvertita alle ore 11.48 di stamattina. Il centro nazionale INGV ha rivisto la magnitudo inizialmente espressa dal centro europeo EMSC-CSEM: da M 4.6 ora si è passati al M 4.2, anche se poco cambia nella percezione dei cittadini molisani che si sono subito spaventati e hanno pensato al peggio quando case e oggetti hanno iniziato a pendolare per circa mezzo minuto. «Fortunatamente al momento non ci sono danni. La squadra della Protezione Civile comunale sta girando per la città per verificare questo dato», ha spiegato poco fa il sindaco di Termoli Angelo Sbrocca a Sky Tg24, negli attimi subito successivi alla scossa sismica. «Nel pronto soccorso del nosocomio cittadino non si evidenziano feriti, neanche nei paesi limitrofi che gravitano sul nostro ospedale. Per ora la situazione è abbastanza tranquilla, se si può definire tale una situazione dopo un terremoto della magnitudo di 4.2», conclude il primo cittadino di Termoli. Il boato è stato forte ma per fortuna le conseguenze molto meno: rivisto anche l’epicentro della scossa di M 4.2 Richter, avvenuto vicino ai comuni di Acquaviva Collecroce, Palata, Castelmauro, Tavenna, San Felice del Molise, Guardialfiera, Montecilfone, Mafala, Lupara, Montefalcone del Sannio, Dogliola, Roccavivara, Lucito e Casacalenda. (agg. di Niccolò Magnani)

MAXI SCOSSA M 4.6 IN MOLISE

Violentissima scossa di terremoto avvertita in Molise come epicentro, ma sentita anche in Campania, Abruzzo, Puglia e tutte le zone circostanti: secondo l’INGV e il servizio sismologico europeo EMSC-CSEM si tratterebbe di una scossa di grado magnitudo 4.6 sulla scala Richter. Non si hanno al momento notizie di danni particolari, ma ci sono tantissime segnalazioni su social e siti locali che parlano di gente in lacrime e nel panico che sono subite scese per strada appena avvertita la fortissima vibrazione della scossa sotto il terreno. Trema tutto il Molise in questo 25 aprile e tornano i fantasmi del passato: testimoni a San Giacomo degli Schiavoni sono in lacrime e tutti raggruppati per strada per verificare l’entità del danno: sentita su tutta la costa adriatica, la scossa di terremoto avvenuta alle 11.48 ha avuto epicentro a Gualdalfiera in provincia di Campobasso, con tutti i comuni circostanti coinvolti nelle violente vibrazioni. Sisma avvertito poi fino a Pescara in Abruzzo e fino ai primi centri della Puglia sempre sulla costa dell’Adriatico. Nei prossimi aggiornamenti eventuali dati e notizie su danni e si spera nessun ferito o vittima come pare da questi primissimi minuti confusi post-terremoto. (agg. di Niccolò Magnani)

TERREMOTO NELLE MARCHE, SCOSSA M 3.5

Trema ancora la nostra penisola, ed in particolare, il centro Italia. Nelle scorse ore si è infatti registrata una nuova scossa di terremoto, che ha provocato paura e attimi di terrore, ma fortunatamente, nessun ferito. Siamo precisamente a Muccia un piccolissimo comune di poco più di 900 abitanti situato nelle Marche, in provincia di Macerata. La scossa si è verificata alle ore 3:08 di questa notte, tra Muccia e Pieve Torina, ed ha fatto registrare una magnitudo del valore di 3.5. Secondo quanto rilevato dall’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, il sisma ha avuto un epicentro a 7 km di profondità. Come dicevamo, tanta paura fra la gente, una popolazione che ormai da anni convive con continue scosse, temendo sempre il peggio. Da giorni, in particolare, è in atto una sequenza sismica che giunge quasi sempre di notte, e che non fa dormire sonni tranquilli ai locali.

NESSUN DANNO A COSE E PERSONE

Fortunatamente il terremoto non ha provocato danni, visto che non si sono registrati disagi per le persone, e nemmeno per le cose. Svariate le testimonianze delle persone attraverso l’app di Emsc, il centro sismologico euro-mediterrano, che ha raccolto appunto le prove reali e concrete della popolazione: molti coloro che sono stati svegliati improvvisamente dal terremoto. Come dicevamo, questa zona dell’Italia continua a tremare, e già a inizio mese, durante lo scorso 10 aprile, in zona Pieve Torina si erano verificati diversi sfollati, per una scossa di magnitudo che aveva fatto registrare il valore di 4.6, attorno alle ore 5:11 del mattino.