È stata perfezionata in questi giorni la prima trascrizione completa di una bambina nata a novembre con due padri. La Corte di appello di Roma  ha confermato il pieno riconoscimento in Italia di due padri già tali per il Canada e il Comune ha eseguito prontamente l’ordine giudiziario. «Siamo molto felici della trascrizione del certificato di nascita di nostra figlia. Ci auguriamo che anche altri comuni seguano questa via e che presto tutti i bambini con due papà o due mamme vedano riconosciuta la loro famiglia non solo dal punto di vista affettivo, ma anche giuridico», hanno dichiarato i padri, soci delle Famiglie Arcobaleno. Perplesso il senatore del Pd Edoardo Patriarca: «Ricordo che la legge sulle unioni civili non permette l’adozione perle coppie delle stesso sesso. A Roma si è cercato di aggirare la norma. Ora bisognerà capire quali effetti questa avrà». Duro invece il commento del senatore Maurizio Gasparri, Forza Italia: «Dopo Torino anche a Roma vengono registrati all’anagrafe bambini che hanno due padri o due madri, andando contro non soltanto i principi del diritto naturale ma anche contro il codice civile italiano. Si tratta di sindaci grillini che calpestano la realtà della vita, della natura, della legge». (agg. di Silvana Palazzo)



IL WEB SI SPACCA IN DUE

Non è di certo passata inosservata la notizia della bambina registrata con due padri all’anagrafe di Roma, il primo intervento di questo genere per la capitale, nonché uno dei primissimi in Italia dopo quelli simili degli ultimi giorni a Gabbice Mare e a Torino. Ovviamente tale notizia ha diviso in due il web, ed in particolare, gli assidui frequentatori dei social. Basta infatti andare sulla pagina Facebook del Corriere della Sera, e leggere i commenti sotto la notizia in questione, per capirlo. Da una parte c’è ad esempio Lalla, che difende i valori della classica famiglia formata da madre, padre e figli: «Non esistono in natura 2 padri – scrive, ricevendo anche qualche like – un bimbo nasce da un uomo e una donna. Quindi tutti i bambini hanno un padre ed una madre. Tutto l’altro é una pura invenzione, una follia». C’è però anche chi si schiera in favore dei due padri, come ad esempio Francesca, che dice: «I bambini hanno bisogno solo di Amore – altro commento con svariati apprezzamenti – a prescindere da chi sia a donarglielo. Mi scandalizzo di più quando subiscono violenze e soprusi da “sedicenti” genitori, o se non vivono la loro infanzia rinchiusi in istituti». Senza dubbio la notizia della figlia di due padri è una delle più commentate sul web, e sta creando moltissimi dibattiti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



BIMBA FIGLIA DI DUE PADRI

Il comune di Roma ha effettuato una “trascrizione completa e spontanea, cioè senza l’intervento di un giudice”, registrando all’anagrafe una bimba nata a novembre in Canada, riconoscendone i due papà, “tali grazie alla gestazione per altri”.  Una decisione importantissima, quella dell’amministrazione guidata da Virginia Raggi, che segue in linea temporale quella di Chiara Appendino, sindaca di Torino come lei appartenente al M5s, che pochi giorni fa aveva trascritto all’ufficio Stato civile dell’anagrafe gli atti di nascita dei bambini figli di tre coppie omogenitoriali (genitori dello stesso sesso, ndr). Ma è stato l’avvocato Alexander Schuster, lo stesso che ha seguito il caso romano, a sottolineare che “il passo avanti di Roma, così come quello del Comune di Gabicce Mare reso noto ieri (27 aprile), sono tutte decisioni maturate indipendentemente dall’importante svolta torinese di questi giorni”. 



“SVOLTA PER LE FAMIGLIE ARCOBALENO”

L’avvocato Schuster, che ha seguito il caso della bambina registrata all’anagrafe di Roma come figlia di due papà, come riportato da TgCom24, ha ricostruito così la vicenda:”In questi giorni lo studio legale Schuster ha portato a termine la pratica di trascrizione integrale di un atto di nascita canadese di una bambina che indicava due padri sin dalla nascita. Dopo alcuni mesi di confronto con gli uffici comunali e grazie alla sensibilità di tecnici dello stato civile che hanno ponderato tutti gli argomenti pro e contro, senza intervento di alcun giudice, l’esito è stato la piena trascrizione ed efficacia in Italia dell’atto di nascita canadese, realizzata il 6 aprile e conclusasi nei giorni scorsi con gli ultimi adempimenti anagrafici“. La sensazione, dopo i casi di Torino e di Gabicce Mare, che la risoluzione presa dal comune di Roma possa fare da apripista per molte altre coppie omosessuali in Italia ma è, a detta di Schuster, una novità importante soprattutto per Roma, “comune già condannato per il rifiuto opposto al riconoscimento della sentenza francese di adottiva da parte della co-madre (ordinanza 21 giugno 2017), è un momento importante per l’autorevolezza del comune e il numero di famiglie arcobaleno che vivono nella Capitale: da sempre gli uffici romani hanno tutelato i figli arcobaleno e, non a caso, fu la prima città in Italia a riconoscere nel febbraio 2015, senza alcun ordine giudiziario e giudicandolo tecnicamente atto dovuto, un atto di nascita argentino con entrambe le madri”.