Non ci sono ancora novità nelle indagini sulla rapina a mano armata effettuata ieri notte in una sala slot di Milano, in via Napo Torriani, probabilmente da due italiani entrati a volto scoperto nell’esercizio gestito dai due titolari cinesi. Stando a quanto riportato da Milano Fanpage, infatti, a rendere più complicate le indagini vi è soprattutto il fatto che i due malviventi hanno asportato l’hard disk delle telecamere di videosorveglianza, con ogni probabilità per impedire un facile riconoscimento facciale da parte degli inquirenti. Stando alla condotta tenuta dai due rapinatori, entrati nella sala slot armati di fucile a pompa, si evince però che il colpo sia stato studiato nei minimi dettagli. Forse i malviventi da tempo studiavano le mosse dei cinesi, immobilizzati con delle fascette e riusciti a liberarsi soltanto alle 8 di questa mattina. (agg. di Dario D’Angelo)



RAPINA A MANO ARMATA

Due giorni dopo il “colpo” a Ravenna, tornano ad essere tristi protagoniste le sale slot: questa volta è Milano ad assistere alla rapina-show in un centro di gioco d’azzardo in Via Napo Torriani, zona Stazione Centrale. I banditi hanno scelto però una modalità alquanto insolita per una rapina: hanno fatto irruzione con dei fucili a pompa e hanno agito nel giro di pochissimi minuti: secondo quanto riportato dal Giorno, una coppia di rapinatori probabilmente italiani e a volto scoperto (come hanno raccontato i titolari della sala slot) hanno attacco il centro di Via Torriani legando subito i due proprietari cinesi con delle fascette di plastica in una stanza, poi chiusa. I due sono riusciti a liberarsi solo questa mattina alle 8 e hanno subito contattato i Carabinieri per denunciare il tutto: pare che i malviventi abbiano portato via anche l’hard disk del sistema di sorveglianza onde evitare che venissero scovati i volti dei due entrati in azione. A verificare il racconto dei titolari della sala slot si occupano i militari della Compagnia Duomo: al momento non sono emerse particolari novità nei primi rilievi effettuati ma sono in corso nuovi interrogatori con altri testimoni della zona in cui è avvenuta la rapina in piena notte alla sala slot.



ANCORA PAURA A MILANO

Il tutto avviene nella zona della Stazione Centrale dove negli ultimi 3 giorni purtroppo si è assistito ad un’autentica mattanza: due marocchini tra giovedì e venerdì hanno causato diversi colpi per strada da poche centinaia di euro (contro uno soggetto psichicamente a rischio davanti alla Stazione, contro una ragazza e contro un barista del Bangladesh). L’esito è stato tremendo, con un morta (il barman) e la ragazza ferita e ricoverata al Niguarda: sono stati bloccati e hanno confessato i due giovani immigrati («non volevamo uccidere, solo rapinare») ma resta l’impressione di una zona e una città che come tutte le principali italiani soffre di un non trascurabile emergenza sicurezza. Al momento non sembrano esserci collegamenti alle aggressioni di 48 ore fa e la rapina di questa mattina, ma saranno le forze dell’ordine a doverlo constatare nelle indagini appena scattate.

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