Una doppia scossa di terremoto in una giornata in cui lo sciame sismico è tornato “preponderante” nella regione Marche: così avviene oggi in provincia di Macerata, senza per fortuna alcun danno serio generato o qualsivoglia conseguenza negativa per strade, strutture o peggio persone in tutta la provincia del Maceratese attraversata dal consueto e immancabile sciame sismico proveniente direttamente dalle tragedie del 2016. Alle ore 16.23 si è tenuta l’ultima scossa di terremoto di un certo rilievo, con il centro nazionale INGV che ha registrato un ipocentro di 10 km sotto la profondità del terreno e un grado di magnitudo pari al 2.7 sulla scala Richter. Sotto il fronte dell’epicentro invece, i comuni coinvolti nell’ennesima scossa del Maceratese riguardano Muccia, Pieve Torina, Pievebovigliana, Fiordimonte, Serravalle di Chienti, Camerino, Monte Cavallo, Fiastra, Acquamarina, Sefro, Pioraco, Castelraimondo, Ussita, Visso, Fiuminata, Caldarola, Serrapetrona, Bolognola, Gagliole, Belforte del Chienti, Camporotondo di Piastrone.



MARCHE, SCOSSA DI M 2.9 A MACERATA

Sia lungo questa mattinata e sia nel pomeriggio, lo sciame sismico presente nella Regione Marche, precisamente nella provincia di Macerata, ha presentato ben 5 scosse oltre il grado M 2.0 Richter: 2.0, 2.1, 2.3, 2.3, 2.7 e la prima in ordine di tempo, quella più forte, di grado M 2.9 sulla scala Richter. Non ci sono stati danni per fortuna e nemmeno segnalazioni di crolli o semplici “vibrazioni” nel terreno: il centro nazionale INGV ha segnalato i dati principali che non destano comunque preoccupazione. Si tratta di ipocentro a circa 8 km sotto la profondità del terreno come superficie, mentre in ambito epicentro il punto di origine del terremo ha toccato (senza causare danni) i comuni di Pieve Torina, Muccia, Pievebovigliana, Serravalle di Chienti, Monte Cavallo, Camerino, Fiastra, Acquacanina, Sefro, Visso, Ussita, Bolognola, Fiuminata, Castelraimondo, Caldarola, Cessaepalombo e Preci.

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