Altri due lavoratori sono morti in queste ore, due operai edili che sono finiti schiacciati da un muro di contenimento in quel di Crotone. Solamente nelle ultime due settimane si sono verificate diverse morti bianche, i decessi sul lavoro, tenendo conto anche dell’operaio morto travolto da un tir a Marghera, dell’esplosione nell’azienda di mangimi a Treviglio che ha causato la scomparsa di altri due lavoratori, nonché dei due operai morti nel porto di Livorno, e del lavoratore fulminato a Bologna sulla linea ferroviaria. In totale sono 154 le vittime sul lavoro nei primi tre mesi e poco più di questo 2018, numeri davvero preoccupanti, come sottolineato anche dalla Fillea Cgil, i sindacati dei lavoratori edili: «Dall’inizio dell’anno – le parole del segretario generale Alessandro Genovesi, come riporta La Repubblica abbiamo avuto un aumento del 50% di infortuni mortali in cantieri edili rispetto al 2017. C’è preoccupazione per quelle aziende che, negli anni della crisi, hanno puntato a risparmiare su sicurezza e formazione nei cantieri. Non sappiamo se questo è il caso ma se lo fosse la Fillea, come sempre, si costituirà parte civile». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



IL COMMENTO DEL SINDACO

I Vigili del Fuoco hanno scritto attorno alle 11.30 sul loto profilo Twitter che le operazioni di soccorso dei due operai morti a Crotone sono concluse, mentre la messa in sicurezza della zona è ancora in opera di svolgimento: «crolla un muro di contenimento a ridosso della spiaggia sul lungomare di via Magna Grecia, nella periferia cittadina. Recuperati sotto le macerie dai #vigilidelfuoco i corpi senza vita di due operai. Intervento in corso per la messa in sicurezza dell’area», si legge sui social ufficiali dei pompieri di Crotone. Con la duplice tragedia di oggi si arriva purtroppo a 154 vittime sul lavoro nel solo 2018, un numero spaventoso che dovrà essere da monito per il prossimo Governo che si insedierà nelle prossime settimane; intanto, il messaggio della politica locale arriva dal sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, con un breve messaggio su Facebook: «E’ un evento devastante, che mi addolora profondamente.  Provo un dolore immenso, indescrivibile. Una giornata tra le più tristi della storia della città. Una tragedia immane che colpisce tutta la comunità cittadina.Mi stringo al dolore delle famiglie degli operai insieme a tutta la gente di Crotone. Ho già convocato la Giunta Comunale per esprimere pubblicamente il cordoglio della città nelle forme dovute». Si cerca intanto di scoprire anche le cause che hanno portato al crollo improvviso del muro di cinta sul lungomare Magna Grecia con i rilievi della scientifica che nelle prossime ore daranno i primi esiti parziali. 



CROLLA MURO A CROTONE, MORTI DUE OPERAI

Gravissimo incidente sul lavoro avvenuto a Crotone poche minuti fa: un muro di contenimento all’interno di un cantiere è crollato all’improvviso, travolgendo alcuni operai che stavano lavorando fin dalle prime ore del mattino. Il bilancio per ora parziale comunicato da Vigili del Fuoco entrati subito in azione è di due operai morti e un terzo ferito in condizioni molto serie, trasportato nel più vicino ospedale crotonese; il cantiere dell’ennesima strage sul posto di lavoro è in viale Magna Grecia, il lungomare che porta alla zona archeologica di Capo Colonna. Non c’è stato nulla da fare per le prime due vittime, troppo gravi le ferite dopo il crollo di una larga parte del muro interno al cantiere edile: la ditta che stava operando sul luogo era incaricata di alcuni ingenti lavori di ristrutturazione per poter prolungare il lungomare della città calabra verso la bella zona di Capo Colonna. Due morti che si uniscono alla lunga scia di sangue vista in questi ultimi giorni di terribili incidenti sul lavoro come trattiamo qualche riga più sono: al momento non vi è notizia di altri feriti per fortuna all’interno del cantiere, anche se resta la tragedia per due giovani vite spezzate e rimaste travolte da un muro che è crollato ancora non si sa bene per quale motivo e origine.



NUOVO GRAVE INCIDENTE SUL LAVORO

Purtroppo prosegue la lunga scia di sangue nel mondo del lavoro in questo terribile mese di marzo-aprile: il muro di Crotone “segue” le tragedie in Lombardia, in Puglia e poi ancora nei porti di Genova e di Livorno, giusto per citare alcuni dei casi più clamorosi degli ultimi giorni. Non vi sono chiaramente connessioni e andare a fare di tutta un’erba un fascio non è né utile né giusto. Resta però l’impressione di una grave emergenza di cui necessità l’intero Paese: misure più sicure, cantieri più controllati e ritmi di lavoro più umani non possono evitare le fatali tragedie ma possono sicuramente diminuirle. In questo caso le vittime del muro di contenimento sono un italiano e un ucraino che lavoravano per i lavori di ristrutturazione del lungomare che porta a Capo Colonna. Il dolore e la vicinanza vanno verso la famiglie di queste nuove due vittime nel mondo del lavoro: ora i pompieri stanno cercando di mettere in sicurezza l’intera area per evitare che possano succedere altre tragedie come quelle di oggi.