Anche la Corte di Strasburgo si è espressa negativamente sulla richiesta da parte di Marcello Dell’Utri affinché possa ottenere una misura provvisoria che consenta di sospendere l’esecuzione della pena a suo carico. Fonti di Strasburgo hanno precisato che la stessa Corte non si è pronunciata sull’ammissibilità e sul merito del caso dell’Utri. Intanto, come spiega BlitzQuotidiano, i legali dell’ex senatore di Forza Italia hanno chiesto con un’istanza al Tribunale di Sorveglianza di verificare se le condizioni del loro assistito siano o meno compatibili con i diritti umani. A loro detta, le condizioni a cui sarebbe sottoposto Dell’Utri starebbero aggravando le sue condizioni fisiche e psichiche, poiché affetto da cardiopatia, diabete e tumore alla prostata e per questo ricoverato dallo scorso 14 febbraio al Campus Biomedico di Roma dove è costantemente piantonato, giorno e notte da due agenti. Era lo scorso 6 febbraio quando anche i giudici del Tribunale di Sorveglianza si erano espressi negativamente sulla sua scarcerazione per motivi di salute. Un nuovo sonoro “no” è quello che arriva ora dalla corte europea dei diritti umani. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



EX SENATORE RESTA IN CARCERE

Dopo la II sezione della Corte d’Appello di Caltanissetta, è quella europea dei diritti umani a respingere la richiesta di sospensione della pena di Marcello Dell’Utri. Un altro no per l’ex senatore di Forza Italia, stando a quanto riportato dall’Ansa che ha citato fonti della Corte di Strasburgo. Condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, Dell’Utri meno di un mese fa aveva incassato il no alla richiesta di sospensione della pena per motivi di salute. Contestualmente era stata respinta dalla Corte d’Appello di Caltanissetta anche la richiesta di revisione. Dell’Utri deve scontare ancora meno di due anni di reclusione. Ora si trova in detenzione ospedaliera all’interno del carcere romano di Rebibbia. Gli avvocati dell’ex braccio destro di Silvio Berlusconi nelle scorse settimane si sono visti respingere per ben due volte dal tribunale di sorveglianza di Roma un’istanza di differimento della pena per motivi di salute. Intanto hanno presentato una nuova istanza su cui il tribunale di sorveglianza si è riservato di decidere.



MARCELLO DELL’UTRI, STRASBURGO: “NO A SOSPENSIONE PENA”

I legali di Marcello Dell’Utri hanno chiesto di verificare se l’attuale stato detentivo presso il Campus Biomedico lede i diritti umani. Affetto da più patologie, tra cui una cardiopatia e un tumore alla prostata, l’ex senatore di Forza Italia è ricoverato dal 14 febbraio scorso, piantonato 24 ore su 24 da due agenti e senza poter incontrare nessuno. Dopo il no delle Toghe italiane per via della sua fuga in Libano, arriva quello dei giudici del Cedu, che però non hanno emesso contestualmente una motivazione. «Dovrebbe rientrare a Rebibbia il 20 aprile prossimo (al termine del ciclo di radioterapia che sta facendo per il cancro da cui è affetto, ndr). Attualmente è costretto in una camera del Campus Biomedico, dove non può nemmeno aprire la finestra perché sigillata e deve dormire con la luce in faccia», hanno dichiarato i difensori Alessandro De Federicis e Simona Filippi, come riportato dal Fatto Quotidiano. Nei giorni scorsi per protestare contro la mancata scarcerazione Dell’Utri aveva denunciato al Csm i sei magistrati di sorveglianza che hanno respinto la sua richiesta di sospensione della pena.

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