Scoppia nuovamente la polemica fra l’Italia e la Francia. Sul treno che da Ventimiglia era diretto in Francia, alcuni agenti della gendarmeria francese hanno preso con la forza una donna incinta, migrante, trascinandola fuori dal treno. Molti i testimoni presenti sul treno, che hanno appunto sottolineato i modi non proprio ortodossi con cui la polizia francese ha fatto scendere dal vagone la donna in questione. Un caso che ricorda molto da vicino quanto avvenuto soltanto pochi giorni fa a Bardonecchia, in Val di Susa, in un presidio per i migranti. Nell’associazione onlus Rainbow4Africa, alcuni agenti della polizia doganale transalpina, hanno fatto irruzione nella Ong, obbligando un immigrato a sottoporsi al test delle urine. I volontari denunciarono il fatto alle autorità e in breve tempo l’episodio divenne pubblico. In quel caso gli agenti francesi agirono fuori dai confini, mentre in questo caso sono rimasti nelle loro zone, fatto sta che c’è il rischio di una nuova polemica fra le due nazioni confinanti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



ULTERIORI DETTAGLI

I poliziotti francesi salgono sul treno, individuano le persone di colore per controllarle e intimano a tutta la famiglia di scendere dal convoglio al rifiuto dell’uomo di fornire i documenti. L’incidente si è verificato il 16 febbraio scorso, tra Ventimiglia e Mentone, in prossimità del confine italo-francese, è stato ripreso da un gruppo di giovani e condiviso su Facebook. Il video è stato visto quasi 440mila volte, suscitando commenti e polemiche. La prefettura della regione delle Alpi Marittime ha sottolineato però che «la violenza in questo video non è dalla parte della polizia». La Gendarmerie ha puntato invece il dito contro «l’atteggiamento anormale degli arrestati che ha portato gli agenti a fare un uso proporzionato della forza». Intanto l’episodio e il video sono stati segnalati all’Osservatorio Nazionale sulle Violenze. Segue quello, seppur differente, avvenuto venerdì scorso in un centro migranti di Bardonecchia che ha provocato un incidente diplomatico tra Italia e Francia. (agg. di Silvana Palazzo)



“POLIZIA FRANCIA SENZA UMANITÀ”, MA È POLEMICA

È polemica sul video diffuso via social questo pomeriggio: 500mila visualizzazioni su Facebook, 10mila condivisioni e mezza stampa che si è occupata del caso di Mentone, sulla scia della fragorosa vicenda di Bardonecchia. Eppure, la vicenda è comunque diversa e soprattutto vi sarebbero delle forti critiche mosse anche contro il video in questione: ma andiamo per ordine, in primis il commento giunto poco fa dei tre ragazzi che hanno filmato quanto avveniva sul treno partito da Ventimiglia e fermato a Mentone. «Gli agenti sono saliti, hanno individuato le persone nere e le hanno controllate senza alcuna umanità, accontentandosi di applicare il protocollo», hanno raccontato i tre giovani “reporter” che hanno messo in cattiva luce l’azione dei poliziotti francesi. Restano però parecchi dubbi sulla condanna unanime contro l’azione degli agenti, che pure hanno usato un modo e un metodo assai deplorevole: a provare a far luce ci pensa la prefettura del dipartimento Alpes-Maritimes, contattata dal quotidiano francese Nice-Matin. «Se ci sono delle violenze in questo video, non sono state commesse dalla polizia. E’ la reazione fuori misura dei soggetti fermati che ha costretto le forze dell’ordine a un uso proporzionato della forza. Ma non c’è stata violazione dei diritti delle persone». Non solo, secondo la polizia una volta arrivata sulla banchina la donna «ha lanciato un bambino sui binari e le forze dell’ordine sono intervenute per recuperarlo». Qualcuno qui sta mentendo e proprio per questo occorre fare attenzione a giudizi affrettati, né per un lato né nell’altro.



POLIZIA FRANCESE TRASCINA FAMIGLIA MIGRANTI GIU DAL TRENO

Gaspard Flamand, Ulysse Goldman e Philémon Stines sono tre ragazzi giovani del Liceo di Cannes che da poche ore hanno postato su Facebook un video allucinante che ricorda molto da vicino il caso di Bardonecchia: avviene tutto a Mentone, precisamente nella stazione di Garavan, comunque in Francia ma su un treno che proveniva da Ventimiglia in Liguria. Ebbene, nelle immagini già divenuti virali si vedono i poliziotti francesi che trascinano con violenza fuori da un treno una africana migrante per di più incinta. La donna viene presa di forza dagli agenti dopo che le avevano intimato e chiesto di scendere dal treno: secondo la polizia, la donna sarebbe appunto salita sul treno a Ventimiglia assieme alla famiglia e invece sarebbe stata fatta scendere obbligatoriamente a Mentone. Pare che all’origine di tutto vi sia il rifiuto della famiglia di migranti di esibire i documenti: dopo questo fatto, scoppia la bagarre allucinante che le immagini del video hanno ben mostrato.

“NON TOCCATELA, È INCINTA!”

Le voci dei poliziotti sono ben distinguibili come pure quelle dei due migranti africani intimati nel mostrare i documenti: «Dovete scendere, scendete!», gridano gli agenti quanto i migranti fanno resistenza per rimanere sul treno. A quel punto, con la Gendarmerie che passa alle mani riceve le urla della famiglia africana: «Perché mi arrestate? Sono con mia moglie, è incinta. Non toccatela, aspetta un bambino!», grida l’uomo costretto poi a scendere a Mentone. La donna in quel momento accusa un lieve malore ed è anche lei trascinata fuori dal convoglio, davanti alle critiche esterrefatte degli altri passeggeri: «Per favore, ci sono dei bambini…». Nel momento più alto di tensione, addirittura un agente grida alla donna «dammi il tuo bambino!», riferendosi al bimbo ovviamente non in grembo ma quello più grande che accompagnava i genitori. L’episodio richiama molto da vicino la vicenda avvenuta a Bardonecchia pochi giorni fa, quando un giovane migrante venne fatto scendere nella stazione piemontese perché sospettato di essere un corriere della droga, con annesso ingresso non autorizzato nel centro di accoglienza di Bardonecchia. Le immagini sono state girate con il cellulare da quei tre studenti che rientravano da Ventimiglia proprio dopo un reportage sulla situazione dei migranti al confine italo-francese.