A Pasqua è avvenuto un miracolo in Gran Bretagna: in altro modo è difficile da spiegare cosa sia successo al piccolo Dylan e alla sua famiglia, letteralmente “graziati” da qualcosa di inspiegabile che ha rimesso in vita chi sembrava ormai destinato alla spina staccata, e non è un modo di dire. L’evento è di due anni fa ma è stato raccontato in questi giorni nel programma di sensibilizzazione inglese CLIC Sargent’ (che aiuta le famiglie con bambini malati di cancro). In pratica, i genitori del piccolo Dylan hanno raccontato quell’esperienza incredibile che ha portato la fine di una lunghissima battaglia contro il cancro nel modo assolutamente più impensabile: quando infatti ormai avevano preso la decisione drammatica di staccare la spina delle macchine che tenevano in vita il bimbo, il piccolo malato si è svegliato improvvisamente dal coma. Sono passati due anni e lui ora sta bene e vive la sua infanzia assieme ai due fratelli Logan e Bryce in una famiglia letteralmente miracolata: «Non sono molto religiosa ma ho pensato a un miracolo», ha spiegato la mamma Kerry al Daily Mail ammettendo tutto il ringraziamento verso quell’ignoto che ha di fatto guarito il piccolo bambino biondissimo.



LA STORIA E IL RISVEGLIO

A Natale 2015 Dylan, che oggi ha 4 anni, viene ricoverato al ‘Royal Hospital’ di Derby, in Gran Bretagna, con problemi respiratori: secondo quanto riporta Adnkronos, la famiglia del piccolo bimbo è disperata visto che ogni possibile cura e terapia per guarire i polmoni collassati si scontra con la presenza di cisti cancerogene che ricoprono per l’80% i suoi organi. La diagnosi è di quelle terribili che nessuno mai vorrebbe sostenere: «Pulmonary Langerhans cell histiocytosis’ (PLCH)», una polmonite batterica e un cancro, che portano inevitabilmente Dylan in coma tenuto in vita solo dalle macchine. A quel punto i medici, su accordo con i genitori, iniziano ad interrompere i farmaci con la parallela sedazione che dovrebbe portare ad una “dolce” ma comunque assurda morte. Lì il miracolo, con Dylan che riprende ad avere un battito normale: «Abbiamo subito urlato ‘Fermatevi! Combatte ancora’; “I suoi livelli di ossigeno hanno iniziato a salire e lui ha iniziato a tornare da noi. Era la domenica di Pasqua». In seguito il bimbo è stato sottoposto ad una chemioterapia conclusa nello scorso luglio e ora sta incredibilmente bene: ora Dylan è a casa con i due fratelli e i genitori e tutto è cambiato il giorno della Resurrezione di Gesù. Non per forza “bisogna credere” per formalismo, ma quello che è certo è che la famiglia davanti ad un fatto inspiegabile del genere, fa quello che è più umanamente “aderente” alla realtà. «Non sono molto religiosa ma ho pensato a un miracolo», ripete la madre, sorpresa e stupita dal Mistero avvenuto. Per una volta si può essere concordi con Salvini che dall’Italia, colpito in quanto padre dalla vicenda del piccolo Dylan, scrive sui social «Notizie come questa ti fanno capire quanti siano importanti scienza e ricerca, ma evidentemente anche che esiste Qualcuno più su».



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