Nel tardo pomeriggio tramite il Giornale di Brescia arriva la replica degli Spedali Civili sul caso della piccola Nicole: «Nonostante inizialmente la paziente apparisse vigile e collaborante, con parametri vitali nella norma, l’esecuzione delle indagini neuroradiologiche documentava purtroppo la presenza di un grave ascesso cerebellare», ovvero riferito al piccolo cervelletto della bimba di 4 anni. Di conseguenza, scrive ancora la nota dell’ospedale bresciano tra i centri più prestigiosi della Lombardia, «nella mattinata di domenica 1 aprile, la bambina è stata sottoposta ad un intervento neurochirurgico di evacuazione dell’ascesso e posizionamento di derivazione ventricolare esterna». Le complicanze insomma si sono acutizzate proprio tramite la forma di otite degenerata, con l’ospedale bresciano che difende il proprio operato nella parte finale della nota: «Purtroppo, nei giorni successivi, il quadro neurologico della piccola ha continuato a rimanere di estrema gravità ed ha portato al decesso della piccola paziente. Con un gesto di grande generosità, i genitori hanno deciso di donare gli organi della loro bimba a scopo di trapianto». 



PROCURA APRE FASCICOLO A CARICO DI IGNOTI

La Procura di Brescia ha aperto nelle ultime ore un fascicolo di inchiesta a carico di ignoti e disposto anche l’autopsia sul corpo della piccola Nicole, la bimba di 4 anni morta a causa delle conseguenze di una otite probabilmente aggravatasi e che era stata respinta da due strutture sanitarie prima di essere ricoverata presso gli Spedali di Brescia, dove è deceduta. Al momento, non si conoscono bene tutti i dettagli della vicenda e, anche per questo, la Ministra uscente della Salute, Beatrice Lorenzin, ha deciso l’invio di una task force di ispettori sul luogo per verificare eventuali responsabilità. Infatti, una volta che il caso è diventato di dominio pubblico e ha riacceso il dibattito a proposito di simili casi di malasanità, alcuni pediatri e specialisti di medicina infantile sono intervenuti sui mezzi di stampa e hanno già avanzato l’ipotesi che ci possano essere state delle “negligenze” da parte del personale sanitario che si è occupato della bambina: in realtà, come è noto, non è l’otite la causa della morte in alcuni bambini ma alcune sue complicanze gravi, soprattutto se non trattate adeguatamente. Per questo motivo, in attesa dell’autopsia, si vuole capire se queste complicanze non diagnosticabili dato che, come ricordano alcuni esperti, tali complicanze si verificano in “un caso su mille”. (agg. R. G. Flore)



IL MINISTERO DELLA SALUTE INVIA UNA TASK FORCE

Si è attivato anche il Governo, dopo quanto accaduto a Brescia, precisamente a Gottolengo, dove una bimba di quattro anni è morta per un’otite acuta, dopo essere stata rifiutata da ben due strutture ospedaliere. Come si legge sull’edizione online de IlMessaggero: «A seguito di quanto riportato dagli organi di informazione in merito al decesso di una bambina di quattro anni, inizialmente visitata all’Ospedale di Manerbio e successivamente presa in carico presso gli Spedali Civili di Brescia il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin ha disposto l’invio della task force presso le strutture coinvolte per accertare quanto accaduto. Della Task force fanno parte, tra gli altri, esperti dell’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), carabinieri del Nas e ispettori del Ministero della Salute». Una notizia che ha decisamente sconvolto non soltanto la piccola comunità di Gottolengo, dove risiedeva la piccola, quanto l’intera nazione, trattandosi di una grave negligenza, soprattutto perché trattasi di un bambino. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



GLI AGGIORNAMENTI SULLA BIMBA MORTA PER OTITE

Si chiamava Nicole il piccolo angelo che da qualche ora non c’è già dopo una fatale e acutissima forma di otite non verificata e segnalata in tempo dalle varie equipe di medici che l’hanno visitata: il rischio di far partire subito una condanna già “scritta” contro gli ospedali che hanno avuto in cura la piccola di 4 anni è purtroppo molto alta, come spesso accade in casi del genere che per di più vedono coinvolti bambini innocenti. Proprio per questo però occorre attende i primi esiti e decisioni della Procura di Brescia che dovrà valutare nel dettagli se vi siano stati atteggiamenti negligenti, errori di valutazione o semplicemente una forma di otite degenerata che era di difficile osservazione e che dunque scagionerebbe ogni intervento dei medici di Manerbio e degli Spedali Civili di Brescia. Resta il dramma di una piccola bambina che oggi non c’è più e che i genitori hanno affidato alle preghiere di amici, familiari e scuola che frequentava a Gottolengo. In particolare la parrocchia si sta stringendo accanto alla famiglia e nei prossimi giorni celebrerà i funerali a cui tutto il Paese è invitato per dare un ultimo saluto a Nicole e ai suoi genitori letteralmente distrutti dalla morte improvvisa. 

BIMBA MORTA PER INFEZIONE ACUTA DI OTITE

Terribile notizia che arriva da Brescia, in particolare da Gottolengo dove una bimba di 4 anni è morta per una otite degenerata e peggiorata, con il problema gravissimo per cui due ospedali dopo averla visitata non l’hanno ricoverato e l’hanno invece rispedita a casa. Al momento non si ha ancora la certezza della causa reale della morte, ma secondo le prime informazioni raccolte dal Giornale di Brescia si tratterebbe proprio di una degenerazione dell’infezione acuta che ha colpito la piccola originaria di Gottolengo in questi giorni. In realtà pare fosse da oltre un mese ammalata di otite con febbre alta e dolori al collo: era per questo motivo stata visitata dall’ospedale di Manerbio prima e al Civile di Brescia in un secondo tentativo. In entrambi i casi non era stato ritenuto necessario il ricovero per approfondire i motivi di quel malessere generalizzato e i medici della Poliambulanza e delle due strutture ospedaliere hanno deciso di rimandarli a casa. Il problema è che le condizioni della piccola si sono aggravate in poco tempo sabato scorso fino a che i genitori hanno riprovato a riportarla all’ospedale Civile di Brescia dove a quel punto è stata ricoverata d’urgenza con esito purtroppo tremendo: è morta ieri pomeriggio nel reparto Rianimazione Pediatrica lasciando un vuoto e una rabbia del tutto comprensibili nella famiglia di quel piccolo angelo.

INDAGA LA PROCURA

Proprio così è stata ricordata dalla Scuola d’infanzia che frequentava nella sua Gottolengo con un piccolo messaggio su Facebook apparso tramite una foto di una candela accesa: «ciao piccolo dolce Angioletto». Il caso riportato dal Giornale di Brescia è stato subito segnalato dall’ospedale Civile alla Procura per poter indagare meglio sulle cause che hanno portato a questa degenerazione della malattia e soprattuto al rifiuto del ricovero in ben due occasioni da parte dei medici che l’avevano visitata. I genitori intanto, una giovane coppia molto religiosa e legata alla parrocchia del proprio paese, hanno deciso di donare gli organi della piccola figlia per poter aiutare qualcun altro sparso in Italia che potrebbe beneficiare degli organi intatti della piccola bimba deceduta. Il corpo di Nicole dovrebbe fare ritorno oggi a Gottolengo e i funerali dovrebbero svolgersi tra domani, sabato e lunedì, riporta Repubblica Milano.