Una nuova tessera al complesso puzzle relativo alla morte di David Rossi. L’ha data il programma “Quarto Grado”, che ieri sera ha mandato in onda un’intercettazione tra il pm Aldo Natalini, uno dei magistrati che indagava sull’acquisizione di Antonveneta e sulle spericolate operazioni di Mps, e un suo amico d’infanzia, un avvocato che era indagato per estorsione. L’intercettazione risale alle 22.08 del 19 febbraio 2013 ed è alla base dell’inchiesta contro Natalini per rivelazione del segreto d’ufficio, vicenda archiviata poi nell’autunno. Il 19 febbraio è il giorno delle perquisizioni a casa e nell’ufficio di David Rossi, indagini per le quali il responsabile comunicazione Mps aveva mostrato preoccupazione nei giorni successivi. Natalini rivelò all’amico di avere una possibile gola profonda in Mps. «Una gola profonda non ce l’avete?», chiede l’amico al pm, che risponde: «Sì, quello sì». Per “Quarto Grado” c’è un collegamento tra la volontà di David Rossi di andare a parlare con la Procura, palesata via mail a Viola, quindi ipotizza che sia lui la talpa. Il programma condotto da Gianluigi Nuzzi non crede alla pista dei festini, considerata un depistaggio, ma collega la vicenda al sequestro disposto dalla Procura di Siena di 1 miliardo e 666 milioni a carico di Nomura, somma versata da Mps alla banca londinese per il caso del titolo tossico da 220 milioni. La perquisizione e l’interrogatorio a David Rossi avrebbero avuto quindi come obiettivo proprio la ricerca di elementi per procedere col sequestro. (agg. di Silvana Palazzo)



CLICCA QUI PER IL VIDEO SULL’INTERCETTAZIONE

FESTINI A LUCI ROSSE: POLITICI, PRETI E TOGHE PRESTO DAI PM

Anche Quarto Grado torna ad occuparsi di David Rossi, il manager di Mps trovato morto la sera del 6 marzo 2013. Lo ha anticipato Sabrina Scampini nella didascalia al selfie postato su Instagram: «Un po’ di ripasso prima della puntata di questa sera con Il caso David Rossi di @davidevecchi_dv: spiega molti lati oscuri sulla vicenda dell’improbabile suicidio» (clicca qui per visualizzare il post). Il programma condotto da Gianluigi Nuzzi farà il punto della situazione sul caso che nelle ultime settimane ha conosciuto diversi sviluppi grazie all’inchiesta de Le Iene. La novità più importante è stata annunciata dal giornalista Davide Vecchi, autore di un libro (“Il caso David Rossi, il suicidio imperfetto del manager Mps”) che svela molti elementi sfuggiti alle indagini svolte dalla Procura di Siena. I soggetti indicati come partecipanti ai festini a luci rosse saranno convocati e interrogati dalla Procura di Genova: politici, manager, sacerdoti, imprenditori, persino i magistrati di Siena sfileranno davanti al procuratore aggiunto del capoluogo ligure, Vittorio Ranieri Miniati. Le rivelazioni dell’escort intervistato dalla Iena Antonino Monteleone sono finite al vaglio degli inquirenti, che hanno disposto il sequestro del video integrale dell’intervista trasmessa dal programma di Italia 1.



DAVID ROSSI, IL MISTERO SULLA MORTE DEL MANAGER MPS

Cene e festini a luci rosse in diverse ville senesi, in particolare una a Monteriggioni. La conferma arriva da un ragazzo che a Le Iene ha rivelato di essere uno degli escort che vi ha preso parte. Il gigolò ha riconosciuto come partecipanti a quelle serate almeno dieci persone, tra cui due magistrati di Siena, un manager già al vertice di Mps e un importante ex ministro. Le immagini mostrate al ragazzo sono state nascoste da Le Iene per non rendere riconoscibili a tutti i volti delle persone indicate. Ma il procuratore genovese Miniati, come riportato dal giornalista Davide Vecchi sul Fatto Quotidiano, sentirà i giornalisti della trasmissione per individuare l’escort e avere un elenco completo delle persone riconosciute dal 26enne e che poi saranno convocate. Il caso nasce dalle indagini giornalistiche svolte negli ultimi mesi su David Rossi. Queste inchieste hanno evidenziato le lacune delle inchieste condotte dai magistrati senesi sulla morte di Rossi, liquidata frettolosamente con l’archiviazione per suicidio. Ma sulla vicenda sono emerse molte incongruenze. E ora il sospetto – insinuato dall’ex sindaco Piccini – è che le indagini siano state “abbuiate” per evitare lo scoppio di una bomba morale.