Sarebbe stato l’odore della carne, o meglio del ragù, a far perdere la testa ad una donna 47enne, vegana convinta, la quale avrebbe minacciato la madre 68enne brandendo un coltello per via di quella pietanza non gradita e che la donna stava preparando con cura, come nella migliore tradizione culinaria. “Se non la pianti di fare il ragù ti pianto un coltello nella pancia”, avrebbe detto la figlia vegana, come si legge dalla denuncia che la madre avrebbe sporto dopo una delle tante liti legate proprio alle diverse abitudini alimentari. In occasione della preparazione del ragù, però, la situazione sarebbe degenerata al punto da portare la 47enne ad assalire l’anziana madre, minacciandola con un coltello. per gli inquirenti si è comunque trattato di una minaccia semplice, dunque un reato minore e sarà ora un Giudice di Pace a porre rimedio, tentando una conciliazione tra le due contendenti. La notizia però, è destinata a sollevare le annose diatribe che vedono protagonisti carnivori e non carnivori. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



SCATTA LA DENUNCIA

La vicenda appare farsesca, ma purtroppo è vera: una mamma a Modena è stata minacciata dalla figlia vegana per un ragù di carne. Lo stava mescolando a fuoco lento, come prevede la tradizione, quando la ragazza, che ha abbracciato la dottrina vegana, ha cominciato a infuriarsi per l’odore che stava invadendo il piccolo appartamento. In un attimo sono arrivate le minacce: «Ci penso io a farti smettere, se non la pianti di fare il ragù ti pianto un coltello nella pancia!», riporta la Gazzetta di Modena, citando la querela della mamma. La donna si è spaventata sul serio, anche perché non sarebbe la prima lite di questo tipo. Per questo ha deciso dunque di denunciare la figlia. Entrambe dovranno presentarsi il prossimo giugno davanti al giudice di pace Nadia Trifirò, a meno che non riescano a risolvere prima i loro problemi. Per ora sono ai ferri corti per due culture alimentari inconciliabili.



MODENA, FIGLIA VEGANA MINACCIA LA MADRE: SCATTA LA DENUNCIA

Da un lato una donna 68enne abituata a cucinare secondo le regole della tipica cucina emiliana, dall’altro la figlia di 47anni, tornata a vivere da lei perché disoccupata e decisa ad evitare qualsiasi contatto con la carne. Da due profili così diversi non potevano che nascere tensioni, spesso scaturite sotto forma di offese e improperi nei confronti della madre carnivora. La legale della parte offesa, che non ha voluto essere citata, ha descritto una situazione familiare che si è complicata a causa delle due culture alimentari differenti. «La minaccia è arrivata dopo alcuni episodi aggressivi, sempre in tema di alimentazione», ha spiegato l’avvocatessa. La lite risale al marzo 2016: c’è già stata la prima udienza dal giudice di pace, la prossima a giugno. La minaccia comunque è per fortuna rimasta solo verbale, altrimenti ora il caso sarebbe finito sulla scrivania di un giudice ordinario. 

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