Nella lettera ha spiegato tutto Norberto: ha spiegato perché ha compiuto quel folle gesto, perché l’ha fatto in questo momento e probabilmente ha lasciato detto alcuni dettagli che solo i familiari sono tenuti, giustamente, a conservare. Fa però specie sapere quanto dramma vi deve essere stato nell’arrivare a questa decisione: una moglie amata e malata da tempo, l’impossibilità per l’età di poterla accudire e la decisione di mandarla in una struttura specializzata. Poi però per motivi ancora poco chiari è stata rimandata indietro, forse perché stava meglio o forse perché non vi era più la possibilità economica di reggere un sostegno del genere. Sta di fatto che Ranaudo poi non aveva più la possibilità di accudire l’amata Luciana, 77enne e ormai in stadio avanzato di Alzheimer: «sono preoccupato per il futuro». Poi lo sparo, anzi il doppio sparo visto che si è ucciso subito dopo non reggendo il peso di quanto appena compiuto tragicamente. Torino purtroppo non è nuova a casi del genere, visto che solo nello scorso marzo prima un ex partigiano aveva ucciso la compagna malata e poi si era tolto la vita e qualche giorno dopo a Rivoli, un 70enne aveva colpito la madre ultracentenaria dopo aver scoperto di avere un tumore. 



OMICIDIO-SUICIDIO

Torino, pensionato spara alla moglie e si suicida: dramma nella periferia nord-est del torinese. Come riporta Repubblica, caso di omicidio-suicidio in via Signorini, situata tra corso Regio e Barriera Stura: la polizia ha rinvenuto nell’appartamento i corpi senza vita di due ottantenni, Norberto Ronauro e Luciana Savonitto. A dare l’allarme è stato un familiare della coppia che, dopo non essere riuscito a mettersi in contatto telefonico con l’uomo dopo la chiacchierata pomeridiana, ha fatto visita alla casa verso le 21.30 dove ha fatto la macabra scoperta. Successivamente il parente ha contattato le forze dell’ordine per informarle dei fatti e la Polizia di Torino, secondo le prime ricostruzioni e i primi rilievi, afferma che si tratta di un caso di omicidio-suicidio. Secondo gli investigatori intervenuti sul posto Norberto Ronauro avrebbe prima sparato alla moglie Luciana Savonitto per poi rivolgere l’arma verso sé stesso e suicidarsi.



TORINO, SPARA ALLA MOGLIE MALATA E SI SUICIDA

La prima ricostruzione delle forze dell’ordine sembra trovare conferma, come sottolinea La Repubblica, da una lettera lasciata dall’uomo sul tavolo della cucina del proprio appartamento: Norberto Ronauro ha spiegato di come fosse preoccupato del futuro della coppia per la malattia della moglie. Un dramma familiare avvenuto nel silenzio: nessuno dei residenti nel palazzo di via Signorini ha sentito alcun rumore. La coppia viveva nel quartiere da ben cinquantuno anni e non aveva figli: sul posto è intervenuto anche il 118 per i corpi senza vita dei due pensionati. L’Ansa rivela che la donna, affetta da due anni dal morbo di Alzhaimer, era ricoverata presso una residenza socio-assistenziale e proprio nel corso della mattinata sarebbe stata riportata a casa. Ulteriori indiscrezioni rivelano che, prima di togliersi la vita, Norberto Ranuro avrebbe ucciso anche il gatto che viveva con loro. La pistola, una Beretta, era stata regolarmente denunciata.

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