Gli investigatori continuano a lavorare per fare chiarezza sull’incendio divampato ieri sera nel capannone della Rykem, una ditta che produce detersivi a San Donato Milanese. «Non ci sarebbero elementi che fanno pensare a un incendio doloso, più probabile che si sia trattato di un incidente», questa la posizione degli investigatori. Non ci sarebbero dunque grossi dubbi sulla natura del rogo che ha distrutto il deposito in via Marcora, provocando la morte di un vigile del fuoco, Pinuccio La Vigna, per il crollo del tetto. Le cause dell’incendio sono ancora da accertare, ma i carabinieri tendono ad escludere l’atto intimidatorio. Le fiamme sono partite circa mezz’ora dopo la chiusura della ditta, troppo in prossimità – secondo gli investigatori – per pensare che si sia trattato di un gesto volontario. Potrebbe essere stato un cortocircuito scaturito da un’auto la miccia che ha fatto divampare le fiamme. Almeno un paio di veicoli, infatti, erano parcheggiati non lontano da bidoni contenenti sostanze chimiche. I lavori di rimozione dei detriti e di perizia cominceranno comunque dopo lo spegnimento delle braci rimaste sotto le macerie. (agg. di Silvana Palazzo)



PINUCCIO LA VIGNA, VIGILE DEL FUOCO MORTO

E’ scomparso un vigile del fuoco questa notte. Si tratta di Pinuccio La Vigna, 48enne pompiere che risiedeva a Milano, ma che era originario di Campobasso. Alle ore 21:00 era entrato in servizio per domare un incendio scaturito nella ditta Rykem di San Donato Milanese, specializzata nella vendita di detersivi e di prodotti per la pulizia, quando il tetto dello stesso stabile è crollato, seppellendolo. «Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco – scrive su Twitter la Direzione Centrale dei Vigili del Fuoco – si stringe alla famiglia di Pinuccio La Vigna, il vigile volontario che ha perso la vita ieri sera durante le operazioni di soccorso». Chi lo conosce bene, come scrive LaRepubblica, descrive La Vigna come un uomo molto appassionato del suo lavoro, e lo si capisce chiaramente anche analizzando la sua pagina personale di Facebook, dove è stata postata di recente una foto con lo stesso pompiere che imbraccia una pompa tagliafiamme, rassicurando però i suoi contatti: «E’ un fucile buono – scriveva – spegne il fuoco». Nel 2016 era finito su un giornale locale perché era stato premiato per l’efficienza dei suoi interventi, insieme ai compagni vigili del fuoco. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



ULTERIORI DETTAGLI

Si è spento l’incendio avvenuto nella serata di ieri a San Donato Milanese, nell’hinterland del capoluogo lombardo, presso la ditta Rykem, specializzata nella vendita di detersivi e prodotti per la pulizia. Dopo diverse ore di lavoro i vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme, ma purtroppo uno di loro non ce l’ha fatta. Come vi abbiamo già spiegato, ha perso la vita il 48enne volontario Pinuccio La Vigna, originario di Campobasso, che è rimasto schiacciato dopo il crollo del tetto dell’edificio. La procura di Milano ha aperto nel frattempo due fascicoli, entrambi a carico di ignoti. Il primo per incendio colposo, per accertare le cause che hanno scatenato il terribile rogo nella serata di venerdì. Il sito è tutt’ora off-limits, e molto probabilmente prima di lunedì gli inquirenti non potranno recarsi sul luogo viste le alte temperature e le sostanze chimiche bruciate. Il secondo fascicolo riguarda invece il reato di omicidio colposo, aperto dopo la scomparsa del povero pompiere di cui sopra. Francesco Ciardi, il pubblico ministero, dovrà verificare che in occasione delle operazioni di spegnimento delle fiamme siano state rispettate tutte le misure di sicurezza standard. Si tratta di un atto dovuto, fanno sapere dalla Procura. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



LA VITTIMA E’ UN VIGILE DEL FUOCO DI 48 ANNI

Un vigile del fuoco è morto nella serata di ieri in seguito ad un incendio divampato in una ditta nell’hinterland milanese, la Rykem di San Donato, azienda specializzata nella vendita di detersivi e prodotti professionali per la pulizia. Il vigile del fuoco che ha perso la vita è Pinuccio La Vigna, volontario di 48 anni che prestava servizio nel distaccamento di Pieve Emanuele. Viveva da anni a Milano, ma era originario di Campobasso, in Molise. Mentre stava collaborando insieme ai colleghi allo spegnimento delle fiamme nell’edificio di via Giuseppe Marcora in San Donato Milanese, è improvvisamente ceduto il tetto, travolgendo appunto lo stesso malcapitato che, a differenza dei compagni, non è riuscito a mettersi in salvo. Stando alle indiscrezioni riportate da TgCom24, pare che alcuni suoi colleghi abbiano tentato di avvisarlo del crollo immediato della copertura, ma un rumore di ferro ha coperto gli avvertimenti, e per Pinuccio non c’è stato scampo. Subito dopo l’incidente è giunta sul posto l’ambulanza del 118 ma per il 48enne non vi era ormai più nulla da fare. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

TETTO CROLLATO

L’incendio che è divampato a San Donato in provincia di Milano ha scatenato grandi polemiche. Secondo quanto riportato da TgCom24 pare che al momento le cause siano ancora in via di accertamento. L’esplosione è avvenuta nel capannone di una ditta di nome Rykem che è specializzata nella vendita di prodotti professionali per la pulizia. Sul luogo sono arrivate anche quattro autobotti dei vigili del fuoco che hanno in poco tempo stemperato le fiamme che erano divampate attorno alle ore 21.00. Al momento non si sa il nome del vigile del fuoco che ha perso la vita all’interno dell’incidente per il crollo, attorno alle ore 23.00, del capannone. Al momento i carabinieri stanno indagando sulla morte dell’uomo anche per capire quali siano state con precisioni le cause dell’incidente che hanno portato a questo incendio. Non sappiamo infatti se si tratti di una situazione dolosa o colposa.

SOCCORSI INUTILI PER IL VIGILE

Ha preso fuoco un capannone a San Donato in provincia di Milano e nell’incidente ha perso la vita un vigile del fuoco. Questi è morto per il crollo del tetto del capannone che l’ha travolto. I soccorsi sono stati tempestivi, ma inutili per le condizioni dell’uomo e hanno constatato solo il decesso. L’esplosione è stata avvertita attorno alle ore 21, mentre il crollo si è verificato un paio di ore dopo. La vicenda ha destato molto clamore sui social network con i cittadini presenti nella zona che hanno postato anche immagini della vicenda creando un certo allarmismo. Il rogo divampato dal capannone di San Donato è stato visibile da molto lontano con il cielo nei dintorni che è stato invaso da una grande nube grigia e da un odore forte visto la presenza di detersivi all’interno dell’edificio. Sembra che questi abbiano contribuito a rendere ancor più copioso l’incendio in questione.