Ha destato grande sgomento il video diventato virale sul web di due poliziotti che fermano un giovane motociclista a Napoli e lo riempiono di schiaffi (oltre che di un pugno e forse di uno sputo) contestandogli il fatto di non essersi fermato all’alt. Ma cosa si dicono durante quello scambio concitato i protagonisti del video? Come riportato da TgCom24, dopo avergli rivolto pesanti ingiurie, uno degli agenti in dialetto dice:”Adesso devi correre, adesso devi correre…”. Il ragazzo prova a discolparsi:”Stavo lavorando, stavo lavorando, per favore..”. Ma il poliziotto non sente ragioni:”Ma quale favore, tu te ne sei scappato”. A questo punto arriva anche uno sputo – o almeno così pare dalle immagini – e mentre il ragazzo continua a ribadire che stava lavorando, scatta una perquisizione per nulla garbata – per usare un eufemismo – con uno dei poliziotti che rovista nella busta bianca tenuta dal giovane mentre al collega chiede di far intervenire una volante. “Sto lavorando, per favore”, ripete il ragazzo, ma l’agente replica: “Non me ne importa, te ne sei andato e adesso sono problemi tuoi”. 



LA RISSA IN STRADA

Preso a pugni e a schiaffi. E probabilmente oggetto anche di uno sputo. Questo il trattamento riservato ad un ragazzo di Napoli, immortalato da un video su YouTube che è già diventato virale, da due poliziotti in motocicletta. Come riferito da Il Messaggero, i fatti si sono verificati non in un quartiere malfamato del capoluogo partenopeo, bensì in via Santa Brigida, ovvero nel salotto buono della città. A quanto pare, la persona finita nel mirino dei poliziotti ha rifiutato di fermarsi all’alt degli agenti. Questi, dopo averlo inseguito e fermato, sono intervenuti con una veemenza che apparentemente eccessiva, soprattutto in relazione all’atteggiamento del ragazzo. Subito sui social è montata la protesta nei confronti delle forze dell’ordine: c’è chi parla apertamente di abuso di potere. Una vicenda che non farà bene ai rapporti tra cittadinanza e agenti e della quale si sarebbe fatto volentieri a meno in un contesto già molto teso come quello napoletano.



LA NOTA DEL QUESTORE

Dinanzi alle polemiche scaturite dal trattamento riservato dagli agenti di polizia di Napoli al giovane che ha rifiutato di fermarsi all’alt, è arrivata la risposta del Questore partenopeo, Antonio De Iesu. Quest’ultimo, in una nota diffusa dalla questura, ha precisato:”Il questore di Napoli assicura che saranno operati rigorosi accertamenti ai fini della valutazione di pertinenti responsabilità disciplinari ed eventualmente anche di carattere penale. Il questore tiene ad evidenziare che comportamenti deontologicamente non corretti non possono offuscare la costante e impegnativa attività di polizia che la stragrande maggioranza delle donne e degli uomini di quest’ufficio svolgono diuturnamente al servizio delle comunità locali“. Come verrà giudicato l’operato dei due agenti finiti nella bufera?