Secondo fonti della sicurezza tedesca, il principale sospettato della rete “vicina” ad Amri avrebbe voluto compiere un attentato terroristico proprio per vendicare l’autore della strage ai Mercatini di Natale. Un attacco “simile” che avrebbe testimoniato la fidelizzazione della cellula Isis al comando delle operazioni nella strategia di jihad in Germania: tutto ovviamente andrà verificato con pertinenza e calma dalla Procura di Berlino ma intanto quanto è emerso riguardo gli arresti vede la presenza di 6 giovanissimi tra i 18 e i 21 anni fermati dalle forze speciali berlinesi a poche ore da una possibile strage. C’erano 32mila persone alla maratona di Berlino oggi, complice il bel tempo che ha richiamato tantissimi cittadini per una bela domenica all’aperto: per fortuna non è successo nulla ma il rischio di un attacco in “stile Amri” – anche se non erano previsti né ordigni, né camion da lanciare sulla folla – pare fosse realmente probabile. Ricordiamo che giusto a fine marzo in Italia sono stati arrestati altri presunti jihadisti che stavano realizzando un attentato alla metro di Roma e anche loro erano membri della larga cellula islamista che faceva capo ad Anis Amri: a due anni dai fatti di Berlino e Sesto San Giovanni, il cerchio ancora non si è chiuso.. 



VOLEVANO COLPIRE ALLA MARATONA DI BERLINO

Questo pomeriggio la polizia tedesca ha arrestato sei possibili terroristi pronti a compiere un attentato alla mezza maratona di Berlino: secondo quanto stabilito dalla Die Welt, i sei fermati sono sospettati di voler accoltellare spettatori e partecipanti corridori alla mezza maratona che si è tenuta oggi nella capitale di Germania. La notizia clamorosa afferma anche che non vi sono feriti o danni avvenuti all’interno della lunga area recintata della corsa, ma il timore di nuovi attentati il giorno dopo lo strano caso di Munster (pare sia un tedesco con problemi psichici l’autista del furgone lanciato sulla folla, ndr) è evidente ed esistente in tutto il Paese. Le fonti della Die Welt precisano che non vi è mai stato grave pericolo, «perché le forze di sicurezza tenevano da tempo sotto sorveglianza il principale sospetto, nella cui casa sono stati trovati due coltelli affilati». La polizia ha fatto irruzione nell’appartamento attorno alle 10 questa mattina per sventare sul nascere il presunto attentato, con l’ausilio dei cani anti-crimine addestrati per scoprire i possibili ordigni esplosivi: «Faremmo ulteriori verifiche ma c’era poco margine di tempo», ha spiegato un portavoce della polizia al quotidiano tedesco.



FAREBBERO PARTE DELLA RETE DI ANIS AMRI

Secondo la stessa fonte che ha rivelato su Die Welt il possibile attentato in corso oggi alla mezza maratona, i sei arrestati sarebbero coinvolti nella larga rete islamista di Anis Amri: noto autore della strage dei Mercatini di Natale a Berlino, la sua fuga nel dicembre 2016 si fermò con l’uccisione durante un controllo documenti della polizia italiana a Sesto San Giovanni. L’attentato di oggi di quella stessa presunta cellula fondamentalista di Amri, avrebbe dovuto essere compiuto con due coltelli molto affilati in possesso del “capo” dei 6 arrestati braccato nella sua stessa abitazione. La polizia di Berlino fa sapere che uno dei fermati era tenuto sotto stretta sorveglianza da tempo per legami con altre cellule islamiste e alcuni foreign fighters giunti in Germania: lo ha spiegato poco fa la Bild nella sua edizione straordinaria sul caso dell’attentato (per fortuna sventato) di Berlino.

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