Un altro colpo delle forze dell’ordine italiane nella lotta alle mafie. Nelle scorse ore è stata infatti arrestata Vincenza Trenta, 62enne compagna del boss Giovanni Buccarella, uno degli ex capi della Sacra corona unita, morto nell’agosto dello scorso anno all’età di 90 anni. I carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo di Brindisi, hanno fermato la donna in questione con le accuse di associazione di stampo mafioso, finalizzata alla commissione di rapine ed estorsioni. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dalla Procura generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Lecce. La condanna si riferisce ad una serie di attività criminali svolte nell’anno 2010 in quel di Tuturano, San Pietro Vernotico, Cellino San Marco, e altri paesi della zona del brindisino. Le indagini sono state condotte dai carabinieri fra il 2009 e il 2010 e portarono all’arresto di quindi persone.



IL COMMENTO DEI CARABINIERI

Le attività riguardavano in particolare il mondo del fotovoltaico, che in quegli anni era stato considerato dalla mafia un ramo molto remunerativo su cui investire il proprio tempo, e non solo. «Le richieste della consorteria mafiosa alle aziende erano sia di denaro – si legge sul comunicato dei carabinieri in merito all’arresto – che l’imposizione degli operai e della guardiana nelle aree dove erano stati allestiti gli impianti di fotovoltaico. Nell’ambito dell’organizzazione un ruolo importante quello ricoperto da Vincenza Trenta, compagna del boss Giovanni Buccarella deceduto all’età di 90 anni nell’agosto 2017. L’arrestata, dopo le formalità di rito è stata associata nel carcere di Lecce». La donna è stata prelevata in mattinata presto dalle forze dell’ordine, e portata dietro le sbarre.

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