INCIDENTE FERRARI, RAIKKONEN INVESTE MECCANICO AI BOX
Clamoroso colpo di scena nel Gran Premio del Bahrain di Formula 1: quando si era al 38esimo giro il pilota della Ferrari Kimi Raikkonen si era appena portato ai box per il cambio gomme rapidissimo. Il problema è che nel ripartire ha mezzo investito il meccanico addetto al montaggio della gomma posteriore sinistra che aveva, vedendo le immagini da vicino, colpevolmente lasciato la propria gamba davanti alla ruota della monoposto n.7. Immediatamente Raikkonen si è fermato pochi metri dopo anche perché nel ripartire cosi veloce e nel incocciare contro la gamba del meccanico, l’operazione della gomma non era conclusa appieno e per questo il pilota finlandese fin lì protagonista col terzo posto in gara si è dovuto ritirare non senza un gesto di stizza avendo buttato via una ghiotta occasione da podio. Le immagini sono alquanto impressionanti, non tanto per le condizioni di pericolo vita – il meccanico da questo punto di vista è fuori pericolo – ma per la possibile rottura della gamba sinistra colpita dalla ruota posteriore di Raikkonen non ancora fissata perfettamente. (agg. di Niccolò Magnani)
UNGHERIA, ELEZIONI E VITTORIA ORBAN?
Viktor Orban dovrebbe ottenere una larga vittoria alle Elezioni in Ungheria in corso per la giornata di oggi: oppure no. Tutto dipende infatti dalla legge elettorale che con un misto di proporzionale e maggioritario (vi ricorda qualcosa?, ndr) rischia di portare scompiglio e non per forza lo scontato esito del terzo mandato consecutivo dell’uomo forte della destra europea “criminalizzato” dai governo di Merkel e Macron. Lo spiega bene l’Agi: «La regola ungherese invece dice: 40 percento con il proporzionale, e solo il 60 con la formula “il primo arrivato vince”. Ragion per cui il pur eccellente 52 percento su scala nazionale può non bastare ad avere la maggioranza in Parlamento. Tutto sta alla distribuzione del voto nei singoli collegi». Orban intanto si dice certo della vittoria e dopo le ultime promesse in campo economico i sondaggi sembrano comunque dargli ragione (è al 52% mentre la seconda forza, il partito “Jobbik”, è al 15%): aiuti alle famiglie, pensioni, sussidi per chi fa figli, sconti in bollette luce e gas, insomma una ricetta iper populista ed efficace lo proietta verso la probabile vittoria, al netto dei numeri in parlamento. «Il Pil è cresciuto del 4,2% nel 2017, il doppio rispetto al 2,1% del 2016. E nel 2018 l’espansione sarà del 4,1%», dice Vanda Szendrei, economista di Oxford Economic. Questa sera i primi exit poll e i probabili vincitori di “Fidesz” forse già incoronati.. (agg. di Niccolò Magnani)
BRASILE, LULA SI È CONSEGNATO
Dopo giorni di misteri e possibili dietrofront, alla fine questa mattina l’ex presidente del Brasile Lula da Silva si è consegnato arrendendosi alla polizia di Curitiba dopo aver viaggiato da San Paolo per tutta la notte. A quel punto è stato trasferito alla Sovrintendenza della Polizia Federale di Curitiba per trascorrere la sua prima notte agli arresti e iniziare a scontare la pena a 12 anni per corruzione che gli è stata comminata, come riporta poco fa il Sole 24 ore. Finisce la “resistenza” durata qualche giorno (in realtà qualche mese, se contiamo le proteste e gli scontri in Parlamento, ndr) dell’ex presidente che aveva fatto sognare il Brasile illudendolo di averlo riportato in un’epoca nuova senza crisi e senza povertà. Tutto è crollato invece, con la situazione che nel Paese è cominciata a decadere proprio con i primi guai giudiziari di Lula; alla fine l’ex presidente ha deciso di non infiammare ulteriormente la popolazione già spaccata per le note vicende politiche sia pre che post Lula, e oggi si è consegnato alla polizia dopo essersi barricato per giorni a San Paolo. Giusto qualche ora fa Lula aveva detto che si sarebbe consegnato ma la folla lo aveva bloccato costringendolo a tornare nel suo edificio, per poi invece “scappare” nella nottata e andare dalla polizia federale: continua a proclamarsi innocente ma continuerà la sua “battaglia” da dietro le sbarre. (agg. di Niccolò Magnani)
CONTINUANO LE SCHERMAGLIE A DISTANZA TRA I PARTITI
Sempre più complicato lo scenario che dovrebbe portare alla formazione del nuovo governo, visto il mancato avvicinamento dei partiti verso quello che potrebbe essere un governo di unità nazionale. Ad agitare le acque oggi un’intervista di Luigi Di Maio nella quale l’esponente pentastellato cerca un avvicinamento col Partito Democratico. Immediata la risposta di Maurizio Martina, il reggente del PD pur apprezzando i toni molto più morbidi di Di Maio continua a sottolineare la distanza tra i due schieramenti. Commenta l’intervista anche Matteo Salvini l’unico esponente politico che fino adesso è sembrato attratto da un governo a matrice Grillina, per il capo del Carroccio un eventuale governo Movimento 5 Stelle-Partito Democratico sarebbe una vera catastrofe nazionale.
TORNA LA PAURA IN GERMANIA
Nuovo attentato terroristico in Germania, dove oggi un furgone si è lanciato tra la folla a Munster, una cittadina della Renania settentrionale. Dalle prime informazioni ci sarebbero almeno 3 morti e una ventina di feriti, alcuni dei quali in condizioni gravissime. Il guidatore del mezzo si è successivamente suicidato sparandosi alla testa. Inizialmente anche per la data, che coincide con l’anniversario dell’attentato di Stoccarda, le autorità avevano parlato di terrorismo, i primi riscontri effettuati dalle forze dell’ordine hanno allontanano questa tesi, stante che il guidatore era un cittadino tedesco con seri problemi mentali, niente in tale contesto farebbe pensare che l’attentatore abbia avuto nel passato legami con l’Isis. La Farnesina ha immediatamente attivato un unità di crisi, allo scopo di appurare se tra i morti e i feriti insistono cittadini italiani.
ARRESTATO IN VATICANO UN MONSIGNORE CON L’ACCUSA DI PEDOPORNOGRAFIA
Eclatante arresto in Vaticano, dove la gendarmeria questa mattina ha ristretto in carcere l’ex addetto alla nunziatura di Washington. L’arresto richiesto dal “promotore di giustizia” ha interessato Monsignor Carlo Alberto Capella, le accuse gravissime vertono sul possesso di un ingente quantità di materiale pornografico, avente per soggetto nella maggior parte dei casi bambini. L’arresto giunge dopo una lunga indagine partita dopo alcune denunce arrivate direttamente dagli Stati Uniti d’America, durante le indagini il Monsignore era stato richiamato in Vaticano ed ospitato presso il collegio dei penitenzieri. L’arresto è stato comunicato al Santo Padre, che ha approvato l’operato della magistratura Vaticana.
SERIE A, LA JUVE VINCE CROLLA LA ROMA
Con un roboante 4 a 2 la Juventus prova a scacciare i fantasmi del Real Madrid e torna ad occuparsi del campionato. La vittoria contro il modesto Benevento al di là del risultato ha fatto vedere una squadra ancora bloccata psicologicamente, da segnalare la tripletta di Dybala autore di due rigori, uno dei quali fortemente contestato dai giocatori di casa. Oggi il Napoli dovrà in tale contesto assolutamente vincere, in caso contrario i bianconeri avrebbero ipotecato in maniera importante la vittoria del settimo scudetto consecutivo. Non è andata altrettanto bene alla Roma di Di Francesco che nell’altro anticipo del pomeriggio ha perso contro la Fiorentina, con la sconfitta odierna la situazione dei giallorossi si complica notevolmente. Terminano con due pareggi gli altri anticipi Spal Atalanta e Sampdoria Genoa.
SERIE A, OGGI TOCCA AL NAPOLI
Dopo la vittoria della Juventus ieri a Benevento ora toccherà al Napoli rispondere, pronto a dire la sua contro il Chievo Verona. Gli azzurri hanno bisogno assolutamente di vincere per rimanere in scia dei bianconeri e presentarsi a -4 anche nella prossima giornata, in attesa dello scontro diretto all’Allianz Stadium del 22 aprile prossimo. Si parte alle ore 12.30 con la gara Torino Inter, i nerazzurri con una vittoria potrebbero superare in classifica la Roma sconfitta ieri dalla Fiorentina. Attenzione poi a Milan Sassuolo che sarà il posticipo di questa giornata. Completano il calendario le gare Crotone Bologna e Verona Cagliari alle 15.00, mentre alle 18.00 Udinese Lazio.