All’interno del furgone bianco sospetto con targa francese (che è risultato essere stato rubato) e parcheggiato in via Swinburne a Genova sono stati rinvenuti alcuni recipienti che recavano la scritta “acido cloridrico”, sostanza come è noto altamente infiammabile. È stato questo il motivo che ha portato a una temporanea chiusura della strada prima che fosse riaperta, con tanto di traffico del capoluogo ligure che è andato letteralmente in tilt. Stando a quanto si è appreso nelle ultime ore, il mezzo sarebbe rimasto parcheggiato lì da circa una settimana e sul sedile passeggero era deposita ben quattro telefoni cellulari spenti. Per quanto riguarda invece le tre taniche presenti nel vano posteriore del furgone Peugeot, gli artificieri hanno trovato accanto a queste anche una bottiglietta d’acqua che, secondo gli esperti, poteva servire anche come potenziale “innesco” per l’acido cloridrico che, di solito, viene usato come esplosivo a basso costo da alcuni terroristi. Al momento, le tre taniche sono state consegnate al nucleo NBCR dei Vigili del Fuoco per svolgere le analisi del caso ed eventualmente confermare le prime ipotesi degli inquirenti. (agg. di R. G. Flore)



L’ALLARME BOMBA A GENOVA

È terminato l’allarme scattato dopo mezzogiorno a Genova nella zona di Corso Europa – parte levante del capoluogo ligure – che ha tenuto sotto scacco un intero quartiere per la presenza di un furgone sospetto che avrebbe potuto contenere materiali pericoli o peggio ordigni esplosivi. L’allarme bomba è cessato attorno alle ore 14 dopo che l’intervento degli artificieri ha escluso ogni possibile legame con un pericolo terrorismo che purtroppo in Italia è cresciuto ancora dopo gli ultimi mesi di “allerta silente”. L’intera area di Corso Europa è stata chiusa al traffico per circa un’ora a mezza dalla Polizia Municipale che ha voluto così evitare ogni possibile pericolo per i passanti vicino a quel furgone con targa francese che era stato segnalato come sospetto e abbandonato. Stando a quanto riferito dagli stessi vigili a Il Secolo XIX, il veicolo è risultato rubato ma vi erano comunque sospetti sulla presenza di «materiali pericolosi».



L’ARRIVO DEGLI ARTIFICIERI

A quel punto sono giunti i reparti speciali degli artificieri per verificare a fondo l’entità dell’allarme sul pulmino francese trovato in Corso Europa: l’intervento è durato circa un’ora e mezza con il nucleo Nbcr (Nucleare-biologico-chimico-radiologico) dei vigili del fuoco entrato subito in azione. Dopo i controlli approfonditi è emerso che non vi sono preoccupanti allarmi da lanciare e che dunque l’intera area poteva essere riaperta da lì a pochi minuti. Così è stato, con i Vigili del Fuoco e la Polizia Locale di Genova che hanno riaperto il traffico in entrambi i sensi di marcia rassicurando i pedoni sulla cessazione dell’allarme a questo punto “falso” lanciato poche minuti prima. Stando ad altre verifiche emerse su GenovaToday, il furgone era parcheggiato in quel tratto di Corso Europa da qualche giorno e proprio questo aveva iniziato a far allarmare la popolazione del quartiere che ha poi avvertito la Polizia. Il traffico è rimasto bloccato per poco meno di un’ora: le auto che andavano in direzione levante sono state fatte deviare e tornare indietro dalla polizia municipale, creando inevitabili code e colonne di veicoli ancora presenti nell’area orientale di Genova città.

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