Questa mattina il Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna – Napoli – ha messo a segno un colpo importantissimo contro i clan della Camorra: in un blitz antidroga a Giuliano sono stati arrestati ben 8 “scissionisti” del clan Mallardo appartenenti al gruppo Catuogno-Di Biase. Si tratta nello specifico, spiega il Mattino di Napoli, di «Gennaro Catuogno, Domenico Chiariello, Ernesto Cuciniello, Nello Di Biase, Francesco Di Nardo, Giuseppe Mele e Crescenzo Panico». Secondo le prime informazioni fornite dai carabinieri, le indagini in corso da mesi hanno fatto luce su come il gruppo camorrista traesse dei profitti illeciti dall’intera gestione di alcune piazze di spaccio nelle aree a nord di Napoli e periferia. Il gruppo degli arrestati traeva denaro dalla gestione di aree che erano ancora sotto l’ala del clan Mallardo ma con un “distinguo” che il Nucleo Investigativo del Napoletano ha ben spiegato nel proprio comunicato stampa in cui venivano annunciati gli 8 arresti.
LO SPACCIO E IL BOSS
Complesso ma imporrante il lavoro compiuto dai carabinieri che sono riusciti a risalire all’origine della “scissione” nota nel clan dei Mallardo riconducendo poi le varie scelte criminali nella gestione dello spaccio come un effetto di tale scissione. In sostanza, gli affari erano iniziati senza il placet definitivo del capoclan Ciccio Mallardo – riporta Repubblica – e andarono di fatto avanti fino a quando il boss non uscì dal carcere nel 2014 e impose a quella ala di Giugliano lo stop del traffico di droga. Venne però del tutto ignorato e non rispettato, arrivando fino allo scontro armato tra le due “famiglie” camorriste qualche mese fa: nella sparatoria vennero assassinati Michele Di Biase – detto “paperella” – e uno spacciatore algerino del clan Mallardo, tutto all’interno di un altro agguato teso al figlio di Michele, Aniello Di Biase. Ignorando il diktat di fatto si scompose il clan e nacquero “gli scissionisti”, molti dei quali sono stati arrestati stamattina con l’accusa di spaccio e associazione a delinquere.