INDIA, BUS PRECIPITA IN UN BURRONE: ALMENO 30 MORTI
Tragedia in India: un autobus è precipitato in un burrone per oltre trenta metri. E trenta sono purtroppo anche i morti finora accertati: ventisette bambini, il conducente del mezzo e due insegnanti. L’incidente è avvenuto nello Stato indiano di Himachal Pradesh: stando a quanto ricostruito dal sovrintendente di polizia Santosh Patyal, l’autobus è uscito di strada nel distretto di Kangra a causa di un errore dell’autista. Tutti i bambini coinvolti erano allievi della Wazir Ram Singh Pathania Memorial Public School e avevano meno di dieci anni. I soccorritori sono ancora al lavoro per cercare di salvare altri passeggeri dalle lamiere, motivo per il quale il bilancio delle vittime è ancora provvisorio. Gli abitanti del vicino villaggio di Gurchal hanno prestato i primi soccorsi: hanno estratto alcuni corpi in attesa dell’arrivo dei soccorsi ufficiali. Jairam Thakur, governatore dello Stato di Himachal Pradesh, ha annunciato la concessione di 500mila rupie a ciascuna delle famiglie delle vittime. (agg. di Silvana Palazzo)
TELECOM, IL FONDO ELLIOTT SALE ALL’8,8% DEL CAPITALE
Il fondo Elliott aumenta notevolmente la propria “presenza” in Telecom Italia, raddoppiando di fatto il peso delle sue azioni: a oramai pochi giorni dalla fatidica data del 24 aprile (giorno in cui saranno depositate le azioni per l’assemblea), il fondo è salito quasi al 9% (precisamente all’8,8%( in collaborazione con JP Morgan e ha anche opzionato azioni ordinarie per circa un altro 5%. La mossa, in base alla documentazione presentata alla Sec, porterebbe così Elliott a detenere un pacchetto quantomeno potenziale di azioni attorno al 14%: insomma, lo scopo pare essere quello di dare una piccola spallata al controllo francese della società italiana di telecomunicazioni. Il fondo creato da Paul Singer ha già presentato delle sue candidature per Telecomo e ha pure già intercettato dei potenziali investitori esponendo loro quelle che sono le potenzialità dell’azienda, ritenuta “unica per il suo posizionamento nel mercato italiano”: la soluzione verso cui si sembra procedere a grandi passi è quello di un management fatto di personalità indipendenti rispetto al passato. (agg. di R. G. Flore)
UE, “VITTORIA ORBAN NON È UN PERICOLO PER LA DEMOCRAZIA”
Dopo la vittoria di Orban arriva il primo commento dall’Unione Europea sul contenuto e il messaggio che il popolo ungherese può aver dato all’intera Europa nel votare quasi al 50% un leader che è da sempre molto critico con le politiche europee specie su confini, immigrazione ed economia. «Il popolo ungherese si è espresso ieri. L’Unione europea è un’unione di democrazie e di valori: il presidente Juncker e la Commissione pensano che la difesa di questi valori e principi sia un dovere comune di tutti gli Stati membri senza eccezioni», lo spiega il portavoce della Commissione Ue, Margaritis Schinas. In sostanza, per l’Ue non vi è un pericolo democrazia imminente dopo il voto ungherese, tanto che domani lo stesso Juncker scriverà a Orban per congratularsi della vittoria e per discutere i prossimi temi in agenda. Resta però di sottofondo, tra Macron e Merkel, una certa diffidenza verso il collega di Budapest visto che in tutti i Paesi Ue Orban sta divenendo un simbolo di un altro tipo di Continente e con altri principi (attuali) da affermare. «obbiamo semplicemente guardare agli altri popoli europei che difendono le proprie aziende, i propri lavoratori, i propri studenti, il proprio futuro e i propri confini», lo scrive Salvini dopo la vittoria di Orban, esemplificando indirettamente quel “timore” che nelle stanze dei bottoni di Parigi e Berlino si diffonde da tempo. (agg. di Niccolò Magnani)
UNGHERIA, “DIFENSORI CONTRO INVASIONE ISLAMICA”
Viktor Orban ha vinto le Elezioni, anzi le ha stravinte dopo aver puntato tutto nella campagna elettorale sulla continuazione di un’economia fortemente “ungaro-centrica” e sulla difesa dei confini contro «l’invasione islamica». Nello specifico, il primo ministro eletto per la terza volta consecutiva alle Elezioni in Ungheria, ha riproposto con ancor più forza la sua immagine di difensore strenuo della nazione, della cultura cristiana e occidentale contro «l’invasione islamica dall’Africa e dal Medio Oriente». Con questi temi, Orban è riuscito a convincere gli ungheresi che la minaccia davanti è “gravissima”, con «l’arrivo di migliaia di migranti musulmani e con il ricollocamento obbligatorio voluto dall’Ue». Una vittoria storia con un’affluenza altissima per il Paese, pari al 69,2% con diversi seggi elettorali in tutta Ungheria che sono rimasti aperti dopo l’orario di chiusura per consentire gli elettori ancora in coda di poter votare. (agg. di Niccolò Magnani)
UNGHERIA, ORBAN VINCE LE ELEZIONI
Si sono tenute ieri, in Ungheria, le elezioni parlamentari per il rinnovo dei 199 componenti dell’Assemblea nazionale, e che si sono concluse con la vittoria di Viktor Orban che ha raccolto quasi il 50% dei voti. Il primo ministro uscente puntava sin dall’inizio al suo quarto mandato (il terzo consecutivo) ed alla fine così è stato: il popolare e carismatico premier ha ottenuto il 49,5% dei voti. “Questa è una vittoria decisiva, in futuro saremo in grado di difendere la nostra madrepatria”, ha commentato a caldo, subito dopo aver appreso il risultato. Enorme, dunque, il successo per Orban che ha così conquistato il suo terzo mandato consecutivo, essendo al potere dal 2010. Alle sue spalle si è piazzato il partito Jobbik con il 20% delle preferenze, mentre al terzo posto l’alleanza socialisti-verdi con 12%. In occasione della chiamata alle urne, si è registrata un’affluenza record. L’intera giornata è stata caratterizzata da lunghe cose davanti ai seggi elettorali e proprio la grande partecipazione dei cittadini aveva fatto ben sperare in una buona affermazione delle opposizioni che avrebbero potuto far perdere la maggioranza assoluta al partito di governo Fidesz, cosa che di fatto non è accaduta. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
CENTRODESTRA RIMANE UNITO: SALVINI CHIUDE AL PD E RINCORRE DI MAIO
Una vera e propria doccia gelata per il Movimento Cinque Stelle, visto che dopo il vertice di Arcore il centrodestra conferma la sua compattezza, rivendicando il ruolo di presidente del consiglio. I tre leader, Salvini, Berlusconi e Meloni, hanno emesso al termine dell’incontro una nota congiunta, dove oltre alla rivendicazione del ruolo di premier affermano che la loro coalizione è e rimarrà unita. Da parte sua il capo politico dei grillini, Luigi Di Maio, da Ivrea afferma che non è disponibile a “governi ammucchiata” e consiglia Salvini a scegliere il cambiamento rappresentato dal suo partito, girando le spalle a quel “marciume politico” rappresentato da Berlusconi, stante che da Arcore non potrà mai arrivare nessun cambiamento per gli italiani. In serata arriva però la nota dello stesso Salvini, che dice di avere fiducia in un eventuale esecutivo a 5 stelle.
OLTRE 100 MORTI IN SIRIA
In un attacco dell’esercito regolare siriano ci sarebbero stati oltre cento morti tra i ribelli che insistevano nella zona del Ghouta orientale. Tutto è nato quando alcuni combattenti hanno rifiutato di lasciare la città per non abbandonare i familiari, al diniego è intervenuto l’esercito siriano, che forse facendo uso di armi chimici, ha decimato le milizie avverse al governo di Assad. Il nuovo attacco ha riacceso la guerra diplomatica tra America e Russia, con il presidente americano che ha chiesto nuovamente a Putin di revocare il sostegno “all’animale Assad”. Sugli scontri di oggi è finanche intervenuto Papa Francesco, con il pontefice che durante l’Angelus odierno ha chiesto nuovamente di deporre le armi.
SVENTATO ATTENTATO ALLA MEZZA MARATONA DI BERLINO
La polizia tedesca ha reso noto di aver arrestato 6 persone che stavano preparando un attentato durante la mezza maratona di Berlino. I sei a quanto sembrerebbe ruotavano attorno alla cellula che nel dicembre del 2016 organizzò un attentato nei mercatini di Natale sempre nella capitale tedesca. Dalle prime indiscrezioni i sei arrestati avevo un età compresa tra i 18 e 21 anni e volevano attaccare gli spettatori a colpi di coltello. La polizia ha sottolineato che è il principale presunto attentatore era tenuto sotto costante sorveglianza dalle forze dell’ordine, la magistratura ha però disposto l’arresto nell’imminenza della grande manifestazione sportiva di oggi. Agli investigatori arrivati il plauso del cancelliere Angela Merkel che ha sottolineato la grande attenzione delle forze dell’ordine verso i presunti terroristi.
SERIE A, IL NAPOLI SI SALVA SUL GONG. KO INTER, PARI MILAN
Dopo la vittoria della Juventus di sabato contro il Benevento era il Napoli a dover rispondere. Sembrava un pomeriggio maledetto per la squadra di Maurizio Sarri, in svantaggio fino al novantesimo a causa del gol siglato da Stepinski dopo un clamoroso errore della coppia Kalidou Koulibaly-Lorenzo Tonelli. Negli ultimi minuti però gli azzurri siglano una clamorosa rimonta che potrebbe alla fine risultare anche decisiva nella corsa Scudetto, perché nel giro di pochi minuti si ritrovano da -7 a -4 grazie alle reti di Milik e Diawara. Male l’Inter che non approfitta del ko della Roma e subisce una sconfitta esterna a Torino, decide l’ex Ljajic. Non approfitta dei due stop il Milan che in serata viene fermato sul risultato di 1-1 dal Sassuolo, di Matteo Politano e Nikola Kalinic le reti. Benissimo la Lazio che aggancia la Roma in attesa del derby, superando in rimonta con i soliti Ciro Immobile e Luis Alberto dopo essere andati sotto per il gol di Kevin Lasagna tornato titolare con l’Udinese dopo mesi di assenza. Ecco tutti gli altri risultati di ieri: Crotone Bologna 1-0, Verona Cagliari 1-0.
F1, BIS FERRARI GRAZIE A SEBASTIAN VETTEL
La Ferrari non viveva una partenza così incredibile in un Mondiale di Formula 1 davvero da tantissimi anni. Incredibile doppietta di Sebastian Vettel che vince anche il Gran Premio del Barhein e si porta in testa alla classifica generale dei piloti. Bene anche la Mercedes che tallona la Ferrari occupando gli altri due posti del podio con Vlatteri Bottas e Lewis Hamilton. Sfortunatissima la Red Bull che invece è costretta a veder chiudere presto la gara ai suoi due piloti per problemi alla monoposto: Max Verstappen e Daniel Ricciardo. Non arriva in fondo nemmeno Kimi Raikkonen pilota dell’altra Ferrari, costretto a interrompere la sua gara per un problema alla ruota. Sicuramente è stata però per la Ferrari un’altra giornata di gloria con Sebastian Vettel che ora diventa uno dei favoriti per la vittoria finale anche se siamo solo alla seconda gara.
MOTO GP, SUCCESSO CRUTCHLOW
La MotoGp regala una domenica di grandi emozioni con la gara di Termas de Rio Hondo in Argentina. A vincere è il britannico della LCR Honda Carl Crutchlow, bravissimo a dire la sua contro avversari di grandissimo livello. Giornataccia per Marc Marquez e Valentino Rossi che con le loro Honda e Yamaha chiudono appaiati in diciottesima e diciannovesima posizione. Incredibile risposta di Alex Rins, il classe 1995 con la Suzuki si posiziona sull’ultimo gradino del podio. Molto bene ancora anche Johann Zarco che raggiunge il secondo posto con la Yamaha. Male Jorge Lorenzo che chiude quindicesimo, poteva andare meglio anche agli italiani Andrea Iannone e Andrea Dovizioso che con Suzuki e Ducati arrivano rispettivamente ottavo e sesto.