La buona notizia è che non vi sono da segnalare nuove scosse di terremoto in Toscana (e neanche nel resto d’Italia): quella invece da tenere sotto osservazione è la situazione nella terra toscana di queste ultime settimane, dove gli episodi sismici sono avvenuti in gran quantità. Nessun danno, anche se per dire la scossa di oggi è stata avvertita nettamente a Siena e provincia, e nemmeno conseguenze negative: eppure i dati INGV producono tra fine marzo e inizio maggio diverse segnalazioni di terremoti avvenuti tra la Val di Cecina e la Val D’Orcia. Coinvolte le provincie di Pisa e Siena: a fine marzo uno sciame sismico ha attraversato la zona della Val d’Orcia tra giovedì 29 e 30 marzo con diverse scosse tra il grado 2 e il 3 sulla scala Richter. L’epicentro fu registrato in Barberino Val d’Elsa, lambendo anche le zone di Firenze; lo scorso 11 aprile invece la medesima area del terremoto di oggi fu protagonista di una scossa sismica di grado M 3.3 sulla scala Richter, senza danni o conseguenze ma con epicentro sempre a Castelnuovo di Val di Cecina e Monterotondo Marittimo. Oggi la terza serie di scosse, più potente ma per fortuna comunque senza alcun danno: resta ovviamente minorata la situazione per capire dove e come eventualmente poter intervenire e prevenire con misure di sicurezza qualora la situazione si rendesse più delicata. (agg. di Niccolò Magnani)



NON CI SONO DANNI

Non ci sono stati danni per la scossa di terremoto avvertita in mezza Toscana questa mattina attorno alle ore 7.20: a Siena, Pisa e Firenze e relative province non si sono avvertite particolari vibrazioni, nonostante il grado di magnitudo non sia certo stato minimo (3.6 Richter). Non vi sono state per fortune nuove scosse o sciami sismici particolari, e la situazione ora in Toscana secondo i dati INGV e le segnalazioni di Protezione Civile e Vigili del Fuoco è del tutto sotto controllo. Continua invece lo sciame sismico in Centro Italia presso le provincie di Macerata e nel resto delle Marche. Nuovi sismi nella notte e in prima mattina di nuovo con Pieve Torina con epicentro: come ieri però, il grado di magnitudo non spaventa (2.2 Richter) e non vi sono da segnalare danni registrati nei comuni vicino all’epicentro, ovvero Muccia, Pieve Torina, Pieveboviglianza, Fiordimonte, Monte Cavallo, Camerino, Fiastra, Acquacanina, Sefro, Visso, Ussita, Pioraco, Caldarola, Serrapetrona, Preci, Cessapalombo, Sellano, Castelsantangelo sul Nera. (agg. di Niccolò Magnani)



EPICENTRO A CASTELNUOVO VAL DI CECINA (PISA)

Un primo maggio con un brusco risveglio per gli abitanti di mezza Toscana, ai quali questa mattina ha dato il buongiorno una forte scossa di magnitudo 3.6 sulla scala Richter. L’epicentro del sisma, come riferito dal consueto report dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), è stato localizzato a 5 km dal comune di Castelnuovo di Val di Cecina, in provincia di Pisa, in corrispondenza del punto di coordinate geografiche pari a latitudine 43.23 e longitudine 10.96. L’ipocentro invece è stato individuato ad una profondità nel sottosuolo di 11 km. Questo l’elenco completo dei centri abitati siutati nel raggio di 20 km dall’origine del movimento tellurico: Castelnuovo di Val di Cecina (PI), Radicondoli (SI), Pomarance (PI), Montieri (GR), Montereotondo Marittimo (GR), Chiusdino (SI) e Casole d’Elsa (SI).



SCOSSA AVVERTITA IN MEZZA TOSCANA

Il terremoto di magnitudo 3.6 sulla scala Richter verificatosi alle ore 7:16 di oggi, martedì 1 maggio 2018, non è stato avvertito però soltanto dagli abitanti di Castelnuovo di Val di Cecina o delle zone limitrofe del pisano. Come riferito anche dalla versione online de La Nazione, infatti, il terremoto ha raggiunto per via della sua intensità praticamente mezza Toscana. Dalla provincia di Firenze fino alle zone del senese e alla Valdelsa. Il dato che deve far rassicurare tutti è che, nonostante il grande spavento, non si segnalano per il momento danni a persone e/o cose. Ciò non toglie che la scossa sia stata avvertita pesantemente sopratutto ai piani alti delle abitazioni e che moltoe persone in preda al terrore abbiano deciso di scendere in strada.