Nuova tragedia in montagna: 2 morti sulle Alpi bellunesi

Dopo la Svizzera e Chamonix arriva la terza tragedia montagna nel giro di poche ore: sono questa volte le Alpi della provincia di Belluno a divenire triste protagonisti della caduta di due giovani scialpinisti, avvenuta questa mattina attorno alle 8.40. Si tratterebbe di due membri del Soccorso Alpino Dolomiti Bellunesi, tal Enrico Frescura e Tiziano Marengon di 31 e 28 anni: i loro corpi, come riporta l’Ansa, sono stati ritrovati nel canalone Oppel sopra il monte Antelao dai colleghi del Soccorso Alpino e dai carabinieri di Cortina d’Ampezzo. L’allarme era stato dato poco prima da alcuni escursionisti che avevano visto i due scialpinisti in forte difficoltà prima e poi drammaticamente precipitare nel canalone sottostante. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha raggiunto il luogo dell’incidente. I due corpi sono stati recuperati con il verricello e poi trasportati in auto a Pieve di Cadore, riporta il Messaggero prima che il Soccorso Alpino emanasse una breve e tragica nota, «Il Soccorso alpino e speleologico Veneto piange i suoi ragazzi e si stringe alle loro famiglie». 



Tentato stupro nel centro di Milano

Si tratterebbe di un tentato stupro quanto raccontato da una studentessa inglese in Italia per motivi di studio nella notte tra sabato e domenica: la denuncia non è giunta subito, ma in un secondo momento la ragazza di 20 anni ha deciso di presentarsi dai Carabinieri e spiegare la sua versione dei fatti. Secondo la ricostruzione fatta dal Giorno, la ragazza si trovava in Via De Amicis (centro di Milano, zona Università Cattolica) mentre tornava a casa dopo una notte in un locale dove aveva bevuto qualche bicchiere di troppo, come lei stesso ha confessato. Due uomini probabilmente magrebini, così dice la 20enne, le si sono avvicinati e l’hanno buttata per terra, strappandole i vestiti e tentando di abusare di lei. Lei ha cominciato ad urlare e solo l’arrivo tempestivo di un passante ha evitato il peggio: l’uomo ha minacciato di chiamare le forze dell’ordine e i due si sono messi in fuga, non riuscendo a compiere l’indegno stupro. La giovane ha però deciso di non sporgere subito denuncia, salvo poi ripensarci la mattina dopo e recarsi in Caserma. Le telecamere che coprono l’area compresa tra Sant’Ambrogio e piazza Vetra «potrebbero aver ripreso la fuga dei due aggressori, aiutando così gli investigatori a ricostruire il loro percorso quella notte e a individuarne il loro covo», spiega ancora il Giorno. (agg. di Niccolò Magnani) QUI LA NOTIZIA APPROFONDITA



Salvini, pronto al governo?

Dopo il successo elettorale nelle Regionali del Friuli-Venezia Giulia è Matteo Salvini l’uomo forte con maggiori possibilità di porre fine alla crisi di governo. Stando al retroscena riportato da Tiscali.it, infatti, proprio il segretario della Lega sarebbe il maggiore indiziato a ricevere nei prossimi giorni un pre-incarico dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il leader del Carroccio, forte di una forte affermazione del suo partito e del centrodestra unito, avrebbe di fatto sorpassato Luigi Di Maio nelle possibilità di diventare premier e potrebbe decidere di presentarsi in Parlamenento – così come preconizzato anzitempo da Silvio Berlusconi – a chiedere i voti mancanti alle minoranze, con più probabilità agli eletti grillini che temono di non essere riconfermati in caso di ritorno al voto. Non sembra percorribile, al momento, l’ipotesi caldeggiata da Di Maio di un ritorno al voto già a giugno. Per qualcuno quella finestra si è già chiusa, ma sembra comunque difficile, se non impossibile, che Mattarella decida di sciogliere le Camere prima che il Parlamento abbia presentato il bilancio e la manovra finanziaria. (agg. di Dario D’Angelo) QUI LA NOTIZIA APPROFONDITA SULLE REGIONALI IN FRIULI



Scontro Renzi-Martina

Scontro tra Matteo Renzi e Martina nel Pd, scontro Di Maio e Renzi e richiesta da parte di M5S di elezioni anticipate. Infine Matteo Salvini che col centrodestra stravince anche in Friuli Venezia Giulia e si dice disponibile ad andare al Governo. E’ questa in pillole la sintesi della giornata politica. Farà discutere e seguiremo attentamente la direzione del PD del prossimo 3 maggio potrebbe portare alla resa dei conti definitiva il Partito Democratico dopo la pesante sconfitta elettorale. Tra i Dem il malumore per il ruolo dell’ex Premier Renzi, segretario dimissionario ma ancora protagonista della scena politica, è crescente e in molti, a partire dall’attuale segretario reggente Martina, ritengono incompatibili le prese di posizione renziane, col rifiuto di un accordo di Governo col M5S, rispetto al passo indietro compiuto. Il faccia a faccia potrebbe avere nuovi effetti dirompenti sul Partito.

Israele ha le prove del programma atomico iraniano

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu in una conferenza stampa ha affermato che il suo governo è in possesso delle prove del programma atomico iraniano. il presidente del paese con la stella di Davide ha mostrato oltre 55.000 documenti segreti, che secondo lui proverebbero l’intenzione dell’Iran di costruire un ordigno atomico, in barba ai trattati che prevedono la denuclearizzazione. Netanyahu non ha reso noto come il suo paese sia venuto in possesso dei file, ma assicura di voler far visionare i documenti ad esperti super partes per confermarne l’autenticità. Se la tesi di Netanyahu fosse acclarata l’Iran andrebbe incontro a pesanti sanzioni da parte della comunità internazionale. La notizia non è ancora stata commentata dal governo di Teheran.

Sei morti sulle Alpi

Tragedia pesantissima quella che si è consumata sulle Alpi nella zona tra Chamonix a Zermatt sulle Alpi del Canton Vallese. Un gruppo di escursionisti è infatti stato sorpreso dalla notte tra domenica e lunedì mentre cercavano di raggiungere un rifugio ad una quota di oltre 3.000 metri. Il maltempo e l’oscurità unito alle temperature che hanno raggiunto abbondantemente i meno cinque, hanno di fatto decimato il gruppo. Tra di essi si contano sei morti e cinque feriti gravissimi. Gli undici individuati dal soccorso alpino sono stati raggiunti solamente alle prime luci dell’alba, nonostante i soccorsi abbiano lavorato incessantemente tutta la notte. La polizia elvetica che si è occupata del prelievo dei morti non ha ancora comunicato la nazionalità delle vittime.

Si interrompe il dialogo tra Movimento cinque stelle e PD

L’intervista di Matteo Renzi di domenica sera con Fabio Fazio, intervista nella quale l’ex segretario del PD diceva di non volere l’accordo con il Movimento Cinque Stelle, ha di fatto chiuso definitivamente la flebile speranza della creazione di un nuovo governo. Dopo le parole di Renzi è arrivata infatti la risposta di Di Maio, con il politico campano e capo politico del movimento che ormai chiede a gran voce nuove elezioni. La dichiarazione di Renzi oltre a chiudere ogni speranza di accordo ha fatto decollare la polemica interna dei democratici, con il segretario reggente Martina che accusa l’ex sindaco di Firenze di rappresentare quel “signor no” che tanto male fa alla politica nostrana, come se non bastasse per Martina è impossibile guidare il partito in queste condizioni.

Crollo del Movimento 5 Stelle in Friuli

Schiacciante vittoria per il candidato di centro destra nelle elezioni regionali del Friuli Venezia Giulia, con Massimiliano Fedriga che si assesta oltre al 50%, doppiando di fatto tutti gli sfidanti. Nelle consultazioni spicca oltre il voto alla Lega Nord, ampiamente scontato nei sondaggi, il crollo del Movimento cinque stelle rispetto alle politiche dello scorso marzo. I grillini pagando forse lo scotto della mancanza di accordo per il nuovo governo dimezzano i consensi, superando a mala pena la soglia del dieci per cento. Immediate le parole di soddisfazione del segretario del Carroccio Matteo Salvini, per il successore di Bossi le elezioni friulane sono un chiaro segnale di come gli elettori non perdonano la politica ondivaga messa in atto da Luigi Di Maio e dai suoi dirigenti nazionali.

La sconfitta di Firenze ridimensiona le ambizioni scudetto del Napoli

Dopo l’impresa di Torino, Koulibaly è stato ancora una volta protagonista nel Napoli, In questo caso però in maniera negativa con l’espulsione nel match di Firenze che ha lasciato i suoi in inferiorità numerica più di 80 minuti. I partenopei si sono così dovuti arrendere di fronte ad una Fiorentina molto concreta, che ha trovato a sua volta un protagonista assoluto in Simeone, autore di una tripletta, la sua prima in maglia viola. La squadra di Pioli ha conquistato il vantaggio nella prima frazione di gioco, poi le altre due reti sono arrivate nella ripresa contro un Napoli nervoso, che forse aveva pensato troppo presto alla possibilità di scucire lo scudetto dalle maglie bianconere ed era poi rimasto deluso dalla rimonta juventina arrivata negli ultimi minuti a San Siro contro l’Inter. Per il Napoli anche un calo fisico in queste ultime settimane, con Sarri che non ha effettuato un turnover come quello della Juventus, anche per la rosa più corta di quella bianconera.

La città di Verona potrebbe perdere entrambe le sue formazioni in serie A

A tre giornate dalla fine la lotta salvezza in serie A vede coinvolte entrambe le società di Verona, l’Hellas, penultima con 25 punti ed il Chievo, terzultimo con 31 punti, e staccato di un punto dalla Spal, di 2 dal Cagliari e di tre dalla coppia formata da Udinese e Crotone. Per il Chievo è importantissimo lo scontro diretto del prossimo turno contro il Crotone, mentre l’Hellas sembra quasi spacciato, se non per la matematica, e nel prossimo turno affronta fuori casa un Milan bisognoso di punti per confermare la posizione in zona Europa League.

Nel tennis Cecchinato vince a Budapest il suo primo torneo

Il tennista palermitano, Marco Cecchinato, che era entrato nel tabellone finale di Budapest come “Lucky loser”, si è trovato in finale ed ha vinto contro un australiano, Millman, concludendo la sua prova in meno di due ore per 2 set a 0. Con questo successo il tennista italiano fa anche un balzo in avanti importante nella classifica ATP entrando tra i primi 60 al mondo, per la prima volta in assoluto.