Si continua a parlare del Varicella Party che ha sconvolto il web e che una mamma ha lanciato a Milano. Sono purtroppo molti i no-vax che non si rendono conto di quanto possono essere pericolose le malattie esantematiche. C’è chi con ironia sui social network prova a spiegare quanto accaduto come decisamente pericoloso per la salute, ma provando con dei paradossi a descrivere la situazione. Su Leggo possiamo andare a vedere alcune delle battute più taglienti: “Perché non lo organizzate con il vaiolo?”, “Bentornati al Medioevo, facciamo ammalare i bambini no al vaccino che li salverebbe“. Ovviamente non si dovrebbe scherzare su situazioni tanto delicate, ma è chiaro anche che l’idea di fare un party per contrarre una malattia rimane una pratica obsoleta ed è stato dimostrato essere un problema decisamente serio e da evitare. Purtroppo però quella del party non è una pratica isolata, ma continuano a proliferare le proposte online da parte di utenti che si schierano contro i vaccini a prescindere. (agg. di Matteo Fantozzi)
PRATICA DIFFUSA PRIMA DELLA SCOPERTA DEI VACCINI
Prima della diffusione dei vaccini, era pratica piuttosto comune far contrarre una malattia in modo da sviluppare gli anticorpi, una pratica diffusa ancora pochi decenni fa. E’ la cosiddetta immunità di gregge, pratica che ovviamente i vaccini hanno reso inutile in quanto più efficaci del 90%. E’ a questa pratica che si è ispirata Luana, la mamma che su facebook ha invitato a un Varicella party dove i figli si contagiassero a vicenda proprio per sviluppare gli anticorpi in piena logica no-vax. Un fatto penalmente perseguibile, fra l’altro, come dicono gli esperti, e ancor più grave in quanto la donna in questione, risulta essere titolare ed educatrice di un asili per bambini (Agg. Paolo Vites)
REATO PERSEGUIBILE PENALMENTE
Si continua a parlare del Varicella party lanciato sui social network da una mamma di Milano che ha invitato altri bambini a un contagio di gruppo. La situazione ha portato a numerose polemiche e anche a delle risposte di specialisti che invitano a non seguire queste idee prettamente no-vax. Come riportato da AffariItaliani.it ha parlato il medico Roberto Burioni che ha sottolineato: “Non so come, ma io penso che si dovrebbe fare qualcosa per difendere i bambini dalle scelte dei loro genitori. Spero che sappiate che la diffusione di un’epidemia è un reato penale”. Dietro a una semplice varicella infatti ci sono dei rischi che possono portare alla morte, per questo negli ultimi anni si è insistito molto sui vaccini e sull’obbligo di superare questi problemi prevenendoli e non affrontandoli in maniera superficiale e senza timore delle possibili conseguenze. (agg. di Matteo Fantozzi)
NON SI FERMA L’ALLARME VACCINI
L’allarme legato ai vaccini è sempre più forte in tutta Italia, nonostante siano aumentate le persone che hanno deciso di far vaccinare i figli anche grazie alla legge sull’obbligo per andare a scuola. Nonostante questo sono aumentati del 600% i casi di morbillo nel giro di un anno e la notizia del “Varicella Party” è per questo molto importante. Esporre un bambino molto piccolo a una malattia esantematica è un rischio di cui non si possono calcolare le complicazioni. Nel 2017 sono stati quattro i decessi per morbillo, mentre addirittura il 35% dei casi ha portato a delle complicazioni fino al ricovero. Il Ministero della Salute ha diffuso i dati all’inizio dell’anno, dimostrando come la situazione vada vista totalmente con altri occhi rispetto al passato.
L’ANNUNCIO SU FACEBOOK
Ieri una mamma contraria ai vaccini ha pubblicato un post su Facebook che farà molto discutere. Organizzava per la giornata di oggi quello che lei stessa ha chiamato ”Varicella Party’‘, dando appuntamento a casa sua a Milano. L’idea della donna, condivisa da molti no-vax, è quello di far contrarre ai bambini la varicella in maniera secondo loro più naturale, per far formare gli anticorpi della malattia ed evitando così il vaccino. Non è la prima volta che accade una cosa del genere, ma di certo non ci si può per questo fare finta di niente. TgCom24 racconta anche che l’anno scorso esisteva una pagina sempre su Facebook dal titolo “Gruppo segnalazioni malattie esantematiche” che poi è stato prontamente rimosso. Un rischio gravissimo quello in cui vanno incontro decine di bambini e ai quali vengono sottoposti niente meno che dai genitori inconsapevoli dell’errore che stanno commettendo.