Dopo aver visitato Nomadelfia, il papa oggi si è recato in un’altra città speciale, quella “Internazionale” del Movimento dei Focolarini a Loppiano in provincia di Firenze. Tali istituzioni, definite anche “marianoli permanenti” sono diverse in Italia e nascono dall’intuizione che ebbe negli anni 60 Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari. A Loppiano, dove si è recato oggi Bergoglio, esiste uno di questi centri dove si prega ma si lavora e si abita anche. Ad attenderlo monsignor Mario Meini, vescovo di Fiesole, Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, e don Jesús Morán, co-presidente del Movimento. Come prima cosa il pontefice si è recato a pregare al santuario di Maria Theotokos, poi sul sagrato ha incontrato gli aderenti al Movimento, tre dei quali gli hanno rivolto altrettante domande. Tale cittadella, ha detto Francesco, “ho voluto visitarla  anche perché, come sottolineava colei che ne è stata l’ispiratrice, Chiara Lubich, vuole essere un’illustrazione della missione della Chiesa oggi, così come l’ha tracciata il Concilio Ecumenico Vaticano II”.



PAPA A LOPPIANO: “L’UMORISMO AVVICINA A DIO”

Ha sottolineato il coraggio di quanti, da 50 anni a questa parte, sono venuti a vivere qui “lasciando le vostre terre, le vostre case e i vostri lavori per spendere qui la vita e realizzare questo sogno”. A proposito del carisma dei focolari, ha detto come esso non nasce “per starsene tranquilli fuori dal mondo, ma per uscire, per incontrare, per prendersi cura, per gettare a piene mani il lievito del Vangelo nella pasta della società”. Loppiano, ha proseguito, è città aperta, città in uscita dove non ci sono periferie e questo è dimostrato da come “la proiezione su vasta scala di questo promettente impegno» è attestato da «due realtà sorte a Loppiano: il Polo imprenditoriale “Lionello Bonfanti”, centro di formazione e diffusione dell’economia civile e di comunione; e l’esperienza accademica di frontiera dell’Istituto Universitario Sophia, eretto dalla Santa Sede, di cui una sede locale – me ne rallegro vivamente – sarà presto attivata in America Latina”. Il Papa ha anche evidenziato l’importanza dell’umorismo, “l’atteggiamento umano che più si avvicina alla grazia di Dio”. Ma la sfida epocale è dunque costruire una cultura dell’incontro e una civiltà dell’alleanza, sottolineando poi come il metodo per avvicinarsi a Dio è quello dell’umorismo.

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