Una bambina di due anni è morta negli scorsi giorni per una diagnosi sbagliata: portata dai genitori all’ospedale di Rivoli (provincia di Torino), dopo una botta alla testa a seguito di una caduta, i medici hanno diagnosticato alla piccola una gastrite. In realtà, erano già in corsi i sintomi di una grave emorragia cerebrale che nel giro di poche ore ha fatto degenerare le condizioni fisiche della stessa bimba, morta poi presso la struttura ospedaliera del capoluogo piemontese. Le forze dell’ordine stanno indagando per cercare di capire se vi sia stata una qualche negligenza da parte dei medici di Rivoli, e sono stati sequestrati tutti i materiali, esami e cartelle cliniche della piccola. La cosa certa è che è la terza volta nel giro di pochi giorni che l’ospedale in questione si trova invischiato in un presunto caso di malasanità. Il 28 aprile scorso, ad esempio, un parto si è concluso con la morte del neonato, mentre soltanto pochi giorni prima, una ragazza sottoposta ad un banale intervento chirurgico per risolvere il problema del tunnel carpale, ha subito l’amputazione dell’intero braccio. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
APERTO UN FASCICOLO
Una emorragia cerebrale scambiata per mal di pancia: così è morta una bambina di appena due anni, lo scorso sabato, presso l’ospedale Regina Margherita di Torino. Lo ha stabilito l’autopsia eseguita sul corpicino della piccola la quale era stata portata al pronto soccorso di Rivoli per poi essere dimessa con la diagnosi di semplice gastrite. Eppure la madre aveva avvertito i medici di quanto accaduto solo qualche giorno prima, quando aveva riferito quella caduta dal lettino della sua bambina. Le sue condizioni, di fatto, non erano migliorate e dopo un secondo controllo il giorno seguente all’arrivo in pronto soccorso era stata trasferita al Regina Margherita dove però la bimba è deceduta. Sul caso la procura di Torino ha aperto un fascicolo al fine di fare chiarezza sulle eventuali responsabilità. Potrebbe essere l’ennesimo caso di malasanità, quello che ha riguardato anche la piccola di appena tre anni che dopo gli iniziali sintomi sottovalutati dai primi medici che l’avevano visitata, sono sopraggiunti quelli ancora più gravi come bradicardia e comparsa di ematoma vicino al naso. Solo a quel punto la bimba fu trasferita ormai in stato di coma all’ospedale infantile di Torino dove poi è deceduta. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“CURATA CON SALI MINERALI”
Una morte sospetta, forse per malasanità, quanto avvenuto negli scorsi giorni nell’ospedale di Rivoli (Torino), dove una bambina di due anni ha perso la vita. I medici avevano scambiato la sua emorragia cerebrale per una gastrite, sottovalutandone quindi le condizioni fisiche che poi sono degenerate nel giro di poche ore. Significative a riguardo le parole del padre, che intervistato dai microfoni de La Repubblica ha ammesso: «Al pronto soccorso ci hanno mandato via dicendo di dare a nostra figlia dei sali minerali e una terapia che prevedeva il Nausil. L’indomani però siamo tornati in ospedale perché è peggiorata». I genitori sono in attesa di riavere il corpo della piccola di due anni, sottoposto ad autopsia, per poi seppellirla a Bari, in Puglia. Padre e madre della bimba deceduta sono stati ascoltati a lungo dalla Questura di Torino, che nel contempo ha sequestrato tutti gli esami e la cartella clinica della stessa paziente. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SOTTOVALUTATA L’EMORRAGIA CEREBRALE
Un nuovo caso forse di malasanità ci giunge dall’ospedale di Rivoli, cittadina in provincia di Torino. A morire, una bambina di appena due anni, le cui condizioni fisiche sono state probabilmente sottovalutate. Il tutto inizia lo scorso 2 maggio, quando la bimba in questione cade dal lettino e pesta violentemente la testa: le esce una brutta botta, ma la stessa bambina sembra comunque aver assorbito bene il colpo, continuando la sua vita normalmente. La madre, due giorni dopo, decide di portare la figlia all’ospedale per il sopraggiungersi di vomito e inappetenza. I medici di guardia la visitano, diagnosticandole una gastrite virale, con conseguenti dimissioni. Peccato però che il giorno dopo, il 5 maggio, le condizioni della stessa bimba peggiorino.
IN BREVE TEMPO LA SITUAZIONE DEGENERA
I genitori riportano quindi la bambina all’ospedale di Rivoli, dove si accorgono che la stessa presentava tutti i sintomi di un’emorragia cerebrale, maturata dopo la caduta di tre giorni prima. A quel punto viene disposto il ricovero della bambina, che viene poi trasportata d’urgenza presso il vicino ospedale infantile Regina Margherita di Torino: purtroppo però le condizioni della piccola degenerano nel giro di poche ore, con la stessa che è giunta già in coma presso la nuova struttura, per poi morire poco dopo. La Procura di Torino ha aperto un fascicolo per accertamenti su morte a carico di ignoti, e molto probabilmente si saprà di più dopo gli esiti dell’autopsia eseguita questo pomeriggio. I genitori vogliono chiarezza, per cercare di capire se vi sia stata qualche negligenza da parte dei medici di Rivoli.